Stop a nuove trivellazioni, Biden pronto ad alzare gli scudi sulle coste statunitensi

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Mancano due settimane esatte all’insediamento di Donald Trump alla Casa Bianca, e Joe Biden sembra intenzionato a riempire l’agenda del ri-eletto Presidente repubblicano di impegni per abrogare le sue ultime leggi a tutela dell’ambiente e contrarie alla lobby dell’Oil&Gas. Il Presidente uscente, secondo quanto riportato da Bloomberg, starebbe per annunciare il neo-approvato divieto per nuove trivellazioni lungo le coste statunitensi; la decisione della Presidenza dem dovrebbe essere annunciata questa settimana.

BIDEN METTE I BASTONI FRA LE RUOTE A TRUMP



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Se è chiaro che ognuna delle leggi pro-ambiente e pro-rinnovabili approvate da Joe Biden potranno essere abrogate da Donald Trump, è altrettanto palese che il futuro Presidente repubblicano dovrà dedicare parecchio tempo a questa attività, rallentando l’entrata in vigore delle normative promesse durante la campagna elettorale.

La strategia di Biden per i suoi ultimi giorni di Presidenza (come anticipato, l’insediamento del tycoon è previsto per il 20 di gennaio) è quindi lasciare al suo successore diversi grattacapi, posticipando (anche) la liberalizzazione di nuove trivellazioni, salvaguardando quanto più a lungo possibile l’eredità rinnovabile che il 46esimo Presidente USA si lascia alle spalle.

Secondo quanto riportato da Bloomberg (che ha ricevuto queste informazioni in via anonima da una persona vicina alla Presidenza dem), Biden è intenzionato a mettere sotto tutela assoluta 625 milioni di acri di costa (all’incirca 2.500.000 di km²) da nuove trivellazioni offshore per il settore petrolifero (quindi per la ricerca di giacimenti di petrolio e gas naturale).


La decisione, attesa per questa settimana in modo ufficiale, andrebbe a creare una gigantesca area protetta, compresa fra la costa dell’Alaska (Mare di Bering, che divide gli Stati Uniti dalla Russia) e il Golfo del Messico orientale, coprendo de facto tutta la costa atlantica e la costa del Pacifico, da Washington alla California.

Questo divieto ha come fondamenta l‘Outer Continental Shelf Lands Act, una legge emanata il 7 agosto 1953 che pone sotto la tutela e l’amministrazione del Segretario degli Interni degli Stati Uniti tutte le terre sommerse che si trovano “al largo delle acque costiere dello Stato (3 miglia al largo)”.

L’atto conferisce al Segretario piena autorità decisionale in ambito di concessioni locatarie di diversa natura (fra cui, chiaramente, le trivellazioni), ovvero il potere di concederle “al miglior offerente responsabile qualificato sulla base di offerte competitive sigillate e a formulare regolamenti necessari per attuare le disposizioni dell’atto”.

NUOVE TRIVELLAZIONI, I ‘NO’ DI DEM E REPUBBLICANI



Conto e carta

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Biden ha giocato questa carta con grande maestria, andando a toccare alcune aree naturali che entrambi i partiti (democratico e repubblicano) hanno storicamente posto sotto tutela, sebbene non in modo cosi definitivo. La maggior parte del territorio costiero che il Presidente dem sembra intenzionato a mettere sotto una campana di vetro non ha mai sollevato grande interesse da parte dell’industria petrolifera, che invece ha da diverso tempo adocchiato l’area del Golfo del Messico, che si ritiene contenga grandi riserve di petrolio.

Dal momento che però questa zona confina con le acque della Florida, l’ipotesi di nuove trivellazioni è stata storicamente osteggiata da entrambi i partiti, che si sono fatti carico di proteggere l’economia della penisola, basata soprattutto su turismo e pesca, da eventuali danni ambientali. Persino Trump aveva posto un veto a nuove esplorazioni dell’Oil&Gas, proibendo, nel 2020, la concessione di nuovi permessi fino al 2032.

Questo particolare potrebbe, forse, rendere ancora più difficile per il tycoon abrogare in toto il divieto del suo predecessore, perché a quel punto sarebbe necessario promuovere una legge “ad hoc” a tutela delle coste della Florida e di altri eventuali Stati federali. A tale proposito Jenny Rowland-Shea, direttrice presso il think tank di sinistra Center for American Progress, ha dichiarato:

Queste sono aree in cui le trivellazioni non sono popolari e queste persone vogliono vedere le loro economie costiere protette, la loro fauna selvatica protetta. Troverei piuttosto improbabile che i repubblicani possano entrare e decidere di aprire tutti questi luoghi in cui non ci sono state trivellazioni in passato per nuove trivellazioni e nuove vendite di concessioni senza incontrare una seria resistenza.

Di contro, l’industria petrolifera ha previsto che la domanda di greggio e gas naturale per i prossimi anni aumenterà significativamente; impedire nuove trivellazioni significherebbe lasciare carta bianca ad altre Nazioni, che potrebbero non rispettare standard ambientali e di sicurezza severi come quelli statunitensi. Dustin Meyer, vicepresidente senior di politica, economia e politica normativa presso l’American Petroleum Institute, ha commentato:

Gli elettori hanno espresso chiaramente le loro opinioni sull’importanza dell’energia americana, ma l’approccio fuorviante dell’amministrazione Biden continua a minare il vantaggio energetico della nostra nazione.



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