Bonifica Crotone, la Regione torna allo “scontro” con Eni Rewind

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IL CASO

Definito «senza efficacia e validità» del dipartimento Ambiente regionale il decreto del Mase dello scorso agosto

Pubblicato il: 06/01/2025 – 8:47

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CROTONE «Esiste la possibilità mai considerata da Eni – attraverso l’utilizzo delle discariche per non pericolosi idonee al conferimento di rifiuti pericolosi stabili non reattivi e i siti esteri già individuati – di una volumetria complessiva sufficiente ad evitare il conferimento a Columbra e a rispettare il vincolo della destinazione fuori regione». Lo mette nero su bianco il dirigente generale del dipartimento Ambiente della Regione, Salvatore Siviglia, in una nota indirizzata lo scorso 31 dicembre al Mase.
Secondo quanto riporta Gazzetta del Sud, infatti, la Regione Calabria ha definito un «atto senza efficacia e validità» il decreto del Ministero dell’Ambiente e della sicurezza energetica che lo scorso agosto aveva autorizzato Eni Rewind ad avviare la bonifica dell’ex area industriale di Crotone, con la possibilità di smaltire i rifiuti pericolosi, privi di Tenorm e amianto, nella discarica di Columbra.
Il Mase, dunque, è stato sollecitato a ritirare il provvedimento perché, si legge nella nota «sono venuti meno i presupposti che, cinque mesi fa, l’hanno portato ad approvare il progetto stralcio presentato dalla società del gruppo Eni per rimuovere la discarica fronte mare ex Pertusola e risanare le zone interne ex Pertusola ed ex Agricoltura». Una richiesta – riporta ancora Gazzetta del Sud – basata sulla comunicazione dell’azienda risalente al 29 novembre scorso nella quale aveva reso noto di aver individuato quattro discariche tra la Germania e la Svezia, siti dove poter trasferire i rifiuti pericolosi dei siti contaminati. Quindi, secondo Siviglia esistono «almeno due siti esteri per una volumetria complessiva di 130 mila metri cubi» a fronte «di un unico sito italiano ritenuto idoneo».

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