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Chi può andare in pensione nel 2024 e quali sono i requisiti da rispettare? La guida con le ultime novità previste dalla Legge di Bilancio
Sono diverse le novità da tenere a mente per i lavoratori e le lavoratrici prossime alla pensione.
Anche per il nuovo anno sarà necessario rispettare una serie di condizioni per poter uscire anticipatamente dal mondo del lavoro ed evitare di maturare i requisiti previsti dalla legge Fornero.
La Legge di Bilancio 2025 conferma i principali canali per la pensione anticipata: Quota 103, Opzione Donna e Ape Sociale con gli stessi requisiti restrittivi introdotti dal 2024.
Novità per la pensione dei più giovani, interamente nel sistema contributivo che potranno sfruttare la rendita dei fondi complementari.
Di seguito in dettaglio i requisiti anagrafici e contributivi per andare in pensione nel 2025 con le novità della Legge di Bilancio.
Chi può andare in pensione nel 2025: requisiti e novità
I requisiti per la pensione anticipata con Quota 103
Con il nuovo anno lavoratori e lavoratrici prossimi alla pensione si domandano quando potranno lasciare il lavoro e ricevere l’assegno pensionistico spettante.
Le risposte arrivano, come ogni anno, dalla Legge di Bilancio che per il 2025 prevede una serie di conferme ma introduce anche alcune novità.
Le conferme riguardano gli strumenti per l’accesso alla pensione anticipata. Neanche il 2024 è stato l’anno dell’attesa riforma delle pensioni e quindi anche nel 2025 andare in pensione utilizzando Quota 103 al raggiungimento dei requisiti previsti:
- 62 anni d’età;
- 41 di contributi.
Come lo scorso anno si tratta però della versione con penalizzazioni introdotta dalla Legge di Bilancio 2024. La misura è infatti stata confermata senza alcuna modifica.
L’importo dell’assegno sarà quindi calcolato interamente secondo il sistema contributivo.
Oltre a ciò resta fissato il tetto massimo al valore lordo mensile dell’assegno, il quale non può essere superiore a quattro volte il minimo indicato dall’INPS (2.394,44 euro per il 2024, da rivalutare per il 2025).
L’importo spettante e adeguato all’inflazione nel corso degli anni viene erogato al raggiungimento dell’età di vecchiaia (67 anni almeno fino al 2026).
A questo si aggiunge anche la conferma delle finestre mobili dilatate. Il tempo che deve trascorrere tra la maturazione dei requisiti e la pensione con Quota 103 è infatti fissato a 7 mesi per i dipendenti privati e a 9 mesi per quelli pubblici.
Viene poi confermato e potenziato il bonus Maroni, dedicato a chi decide di rinviare l’uscita e restare al lavoro.
Pensione | Età | Anni di Contributi | Altro |
---|---|---|---|
Quota 103 | 62 | 41 | Finestra di 7 mesi per i dipendenti privati
Finestra di 9 mesi per i dipendenti pubblici Tetto massimo al valore lordo mensile dell’assegno Calcolo con metodo contributivo |
Confermate Opzione Donna e Ape Sociale
La Legge di Bilancio 2025 confermata anche il canale di uscita dal lavoro dedicato alle donne e la prestazione di accompagnamento al trattamento di vecchiaia in favore di specifiche categorie di lavoratori e lavoratrici (Ape sociale).
Anche quest’anno le lavoratrici appartenenti alle specifiche categorie individuate dalla Manovra 2023 potranno andare in pensione anticipatamente con Opzione Donna al rispetto di precise condizioni.
Possono accedere a questo specifico strumento di anticipo pensionistico le lavoratrici:
- licenziate o dipendenti in aziende con tavolo di crisi aperto presso il Ministero;
- con disabilità pari o oltre il 74 per cento;
- che assistono, da almeno 6 mesi, persone disabili conviventi, con disabilità in situazione di gravità in base alla legge 104 del 1992.
Anche nel 2025 si applicano le restrizioni introdotte l’anno scorso per cui il requisito anagrafico è fissato a 61 anni. Il requisito contributivo resta confermato a 35 anni.
Confermate anche le riduzioni sui requisiti anagrafici per le lavoratrici madri: scende di un anno se si ha un figlio, di 2 anni se si hanno due o più figli. Due anni in meno anche per lavoratrici della prima categoria.
Pensione | Età | Anni di Contributi | Altro |
---|---|---|---|
Opzione Donna | 61 | 35 | 60 anni d’età con un figlio
59 anni d’età con 2 o più figli oppure se licenziate/dipendenti di aziende in crisi |
Nel 2025 è confermato senza modifiche rispetto al 2024 anche l’Ape Sociale, trattamento che, ricordiamo, viene riconosciuto a:
- dipendenti che svolgono mansioni gravose (al momento della domanda la professione deve essere stata svolta per almeno 7 anni negli ultimi 10 o per almeno 6 anni negli ultimi 7);
- invalidi civili al 74 per cento;
- disoccupati che hanno esaurito il trattamento di di NASpI (o equivalente);
- caregivers che assistono da almeno 6 mesi.
Anche per il nuovo anno dunque l’accesso alla misura è riservato a chi matura 63 anni e 5 mesi d’età. Restano invariati i diversi requisiti contributivi già individuati e attualmente in vigore (da 30 a 36).
Pensione | Età | Anni di Contributi | Altro |
---|---|---|---|
Ape Sociale | 63,5 | 30/32/36 | Cumulabile solamente con redditi da lavoro autonomo occasionale nel limite di 5.000 euro
Per le madri riduzione del requisito contributivo di 1 anno per ogni figlio (massimo 2 anni) |
Pensione anticipata nel contributivo più facile con la previdenza complementare
Per quanto riguarda la pensiona nel sistema contributivo, ricordiamo che dal 2024 sono in vigore i nuovi importi minimi per l’accesso al trattamento.
Per la pensione di vecchiaia ora è sufficiente un assegno di importo almeno pari all’assegno sociale (534, 41 euro nel 2024, da rivalutare per il 2025). Per la pensione anticipata è invece in vigore la nuova soglia: 3 volte quello dell’assegno sociale (2,8 per le donne con 1 figlio e 2,6 per le donne con 2 o più figli).
Queste le conferme. La Legge di Bilancio 2025 introduce però anche delle novità che, come anticipato, riguardano soprattutto i giovani che si trovano interamente nel contributivo, quindi chi ha iniziato a versare contributi dal 1° gennaio 1996.
In questo caso è possibile utilizzare l’eventuale rendita della pensione integrativa per raggiungere la soglia limite necessaria per accedere alla pensione anticipata con 64 anni d’età e 20 di contributi.
Per chi utilizza questo strumento, però, è previsto anche l’aumento del requisito contributivo che sale da 20 a 25 anni di versamenti alla previdenza. Dal 2030 salirà ulteriormente a 30 anni di contribuzione. Dal 2030 si prevede poi anche un ulteriore innalzamento dell’importo soglia, che passa da 3 a 3,2 volte l’importo dell’assegno sociale.
Pensione | Età | Anni di Contributi | Altro |
---|---|---|---|
Pensione di vecchiaia sistema contributivo | 67 | 20 | Importo almeno pari all’assegno sociale |
Pensione di vecchiaia sistema contributivo | 71 | 5 | Senza requisito di importo |
Pensione anticipata sistema contributivo | 64 | 20* | Importo almeno 3 volte l’assegno sociale (2,8 per le donne con 1 figlio e 2,6 per le donne con 2 o più figli) |
*25 anni se si utilizza la rendita dei fondi pensione
Novità infine anche per la pensione di vecchiaia delle lavoratrici con 4 o più figli. Per questa particolare categoria, ricordiamo, è previsto un anticipo sull’età pensionabile rispetto al requisito ordinario.
Tale anticipo è pari a 4 mesi per ogni figlio per un massimo di 12 mesi. Ebbene la Legge di Bilancio 2025 incrementa il limite massimo portandolo a 16 mesi.
Nella tabella seguente un riepilogo dei principali strumenti per l’accesso alla pensione nel 2025 e i requisiti necessari, con le novità della Legge di Bilancio.
Pensione | Età | Anni di Contributi | Altro |
---|---|---|---|
Quota 103 | 62 | 41 | Finestra di 7 mesi per i dipendenti privati
Finestra di 9 mesi per i dipendenti pubblici Tetto massimo al valore lordo mensile dell’assegno |
Ape Sociale | 63,5 | 30/32/36 | Cumulabile solamente con redditi da lavoro autonomo occasionale nel limite di 5.000 euro
Per le madri riduzione del requisito contributivo di 1 anno per ogni figlio (massimo 2 anni) |
Opzione Donna | 61 | 35 | 60 anni d’età con un figlio
59 anni d’età con 2 o più figli oppure se licenziate/dipendenti di aziende in crisi |
Pensione anticipata sistema misto uomini | 42 anni e 10 mesi | ||
Pensione anticipata sistema misto donne | 41 anni e 10 mesi | ||
Pensione di vecchiaia sistema contributivo | 67 | 20 | Importo almeno pari all’assegno sociale |
Pensione di vecchiaia sistema contributivo | 71 | 5 | Senza requisito di importo |
Pensione anticipata sistema contributivo | 64 | 20* | Importo almeno 3 volte l’assegno sociale (2,8 per le donne con 1 figlio e 2,6 per le donne con 2 o più figli) |
Pensione precoci | – | 41 (almeno 1 prima dei 19 anni d’età) |
*25 anni se si utilizza la rendita dei fondi pensione
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