in arrivo la finale per l’oscar dell’innovazione femminile nell’ortofrutta

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Il Premio Danila Bragantini è giunto alla sua fase finale e promette di mettere in luce l’imprenditoria femminile nel settore ortofrutticolo. Quest’anno, il concorso si concentrerà su un tema cruciale: il cambiamento climatico. La scelta della tematica sottolinea l’importanza di affrontare le sfide ambientali attraverso progetti innovativi e sostenibili. L’evento di premiazione si svolgerà il 14 gennaio a Bologna presso Palazzo Re Enzo, nell’ambito dell’appuntamento “Protagonisti dell’Ortofrutta Italiana”.

Un tributo all’imprenditorialità femminile

Il Premio Danila Bragantini è organizzato dall’Associazione Nazionale Le Donne dell’Ortofrutta e celebra l’eredità di una figura emblematiche nel settore. Giunto alla settima edizione, il contest si propone di dare visibilità a progetti e iniziative guidati da donne nel campo dell’ortofrutta. Il premio è un’iniziativa che non solo onora una grande protagonista, ma cerca anche di incoraggiare l’innovazione e la responsabilità ambientale tra le imprenditrici del settore. Carola Gullino, presidente dell’associazione, ha sottolineato come il cambiamento climatico stia impattando profondamente l’industria, rendendo essenziale una maggiore consapevolezza e azione.

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Temi di sostenibilità e innovazione

Ogni anno, il premio si concentra su un argomento specifico; quest’anno, la call for projects ha attratto idee dedicate a mitigare l’emergenza ambientale attraverso pratiche sostenibili. Le candidature possono riguardare campagne di comunicazione, progetti di sensibilizzazione del pubblico sulla sostenibilità, politiche aziendali per migliorare l’efficienza energetica, e innovazioni nel settore produttivo. Questi progetti non solo affrontano le problematiche dirette legate al cambiamento climatico, ma mirano a implementare strategie a lungo termine che possano beneficiare l’intero comparto.

Progetti in gara per il premio 2025

La finale del Premio Bragantini vede in competizione cinque progetti distinti, ciascuno con un approccio unico alla sostenibilità. Le votazioni interne all’associazione chiuderanno il 10 gennaio, e i risultati saranno noti durante la cerimonia di premiazione.

Il progetto “L’energia della Terra”

Il progetto guidato da Adriana Lo Monaco e Nuccia Alboni, “L’energia della Terra”, propone un modello per una produzione agricola sostenibile. L’approccio integrato prevede la combinazione di agricoltura, energie rinnovabili e tecnologia. Sotto l’ombreggiatura di pannelli fotovoltaici, le coltivazioni non solo beneficiano di una riduzione delle emissioni di CO2, ma promuovono anche la biodiversità. La logistica è ottimizzata grazie a soluzioni innovative, rendendo il progetto non solo ecologico ma anche economicamente competitivo.

L’apicoltura sostenibile con “Appi.Ar”

Maria del Carmen Garcia Ferroni, attraverso il suo progetto “Appi.Ar”, integra tecnologia e apicoltura sostenibile. Con uno sguardo alla valorizzazione delle api come custodi dell’ambiente, la piattaforma sviluppata traccia la salute e la produttività degli alveari. L’azienda Beemore, fondata nel 2018, ha radici solide e punta non solo a innovare il settore, ma anche a coinvolgere donne e giovani in un campo storicamente dominato dagli uomini.

Daiki: l’agricoltura di precisione

Maria Luisa Cinquerri presenta Daiki, un progetto che punta sull’agricoltura di precisione. Questo approccio si avvale di tecnologie avanzate, come sensori IoT e software per la gestione delle risorse. L’obiettivo è un’ottimizzazione dei consumi idrici e l’uso di pesticidi. Daiki si è già diffuso tra oltre 500 aziende nel Sud Italia, promettendo un’agricoltura più sostenibile e resiliente.

La sfida della diversificazione colturale con “Cambia-Mente Climatica”

Valentina Colucci di Top Fruit porta un progetto volto a promuovere nuove abitudini alimentari. “Cambia-Mente Climatica” si propone non solo di diversificare le colture, ma anche di educare i consumatori a prediligere prodotti locali e di stagione. In un’era di cambiamenti climatici, la proposta di coltivazioni alternative è fondamentale per affrontare la desertificazione e mantenere un ecosistema sano.

Piante officinali e agrivoltaico: l’iniziativa di Laura e Monica Dimauro

Infine, “Coltivazione di piante officinali con metodo agrivoltaico dinamico”, a cura di Laura e Monica Dimauro, presenta un approccio innovativo nella coltivazione di piante da cui si ricavano cosmetici naturali. Utilizzando pannelli solari, il progetto cerca di massimizzare l’uso della luce solare e ridurre il consumo di acqua. Questo sistema offre un esempio concreto di come l’innovazione possa coniugarsi con una gestione responsabile delle risorse.

Ultimo aggiornamento il 7 Gennaio 2025 da Armando Proietti

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