Energeering Srl: imprenditori grazie al miracolo della manualità

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Tre amici al bar, una birra, tante idee e un progetto: così nasce dieci anni fa la Energeering Srl di Cardano al Campo. Oggi, i soci Andrea Bottini, Guglielmo Caruso e Davide Morosi hanno trentanove anni. E di questa creatura che opera in un «B2B ristretto che è la nicchia della nicchia», realizzando boccole e rondelle autolubrificanti per gli impianti petrolchimici (in alcune un uomo ci può passare attraverso senza doversi chinare), sono l’anima e il motore. A renderli unici e motivati sono le loro diversità: Andrea si è laureato in Giurisprudenza e la sua passione è il Codice Penale, Guglielmo è laureato in ingegneria meccanica al Politecnico di Milano, Davide ha un diploma in Grafica pubblicitaria. Nessuno di loro ha alle spalle una famiglia di imprenditori e la meccanica, ad esclusione di Guglielmo, l’hanno imparata sul campo. Verrebbe da chiedersi quale sia stato il collante che ha appiccicato fra loro inclinazioni solo all’apparenza distanti: la curiosità e l’entusiasmo nei confronti della manualità possono fare miracoli.


L’ANELLO CHE UNISCE ENERGIA A INGEGNERIA

In questa azienda, che tra soci e collaboratori conta sei persone, tutto è stato pensato e realizzato nei minimi dettagli. Il logo, per esempio: «Energeering è una commistione tra le parole energia (il settore Oil & Gas), ingegnerizzazione (gli studi e i processi che stanno alla base dei nostri prodotti) e ring (le boccole sono a forma di anello). Affascinato da sempre dal mondo delle imprese, per fondare la Energeering ho rinunciato all’esame di Stato per l’avvocatura. I miei genitori? Agli inizi ci sono rimasti un po’ male, ma da sempre rispettano le mie scelte e supportano le mie inclinazioni. Dopo averli tranquillizzati si sono ricreduti, e io rifarei tutto da capo», dice Andrea Bottini.  Guglielmo Caruso, invece, dopo alcune esperienze lavorative, e sentendosi limitato nel lavoro da dipendente, in quel 2015 decide di «portare qualcosa di nuovo nella mia vita. Nell’Oil & Gas la provincia di Varese offre numerose opportunità ed è un settore molto interessante proprio per i giovani. Il lavoro c’è e, anche se non si può generalizzare, potrebbe spostare l’economia su un’ottica green». Stesso discorso per Davide Morosi, che con questa scelta ha cambiato la sua quotidianità: «Essere imprenditore è sfidante e stimolante perché in corso d’opera capita di dover adottare spesso nuovi piani d’azione».

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IL CORE BUSINESS: LA BOCCOLA FA LA DIFFERENZA

Una sfida continua di cui parla nuovamente Andrea Bottini: «I nostri prodotti sono a basso costo, ma ad alto valore tecnologico: una boccola del costo di cento euro fa la differenza perché a questo particolare si dà, spesso, la responsabilità di un impianto che grippa. E’ per questo che in azienda è sempre più alta l’attenzione all’uso di materie prime selezionate (Kevlar, acciaio al carbonio, materiali “esotici”) rivestite con PTFE, il polimero che si usa per rendere antiaderenti le pentole e particolarmente adatto al contatto con agenti corrosivi: le nostre boccole, con dimensioni che vanno dai 12 ai 600 millimetri di diametro, resistono a -196 gradi (sono criogeniche) così come ad un riscaldamento di ottocento gradi». Utili investiti in azienda e tecnologie all’avanguardia hanno portato la Energeering Srl a diventare leader nell’Oil & Gas: «In Italia il settore è florido e in nostri prodotti sono molto apprezzati all’estero: vendiamo regolarmente ai valvolieri di Spagna e Belgio, a volte in Germania, occasionalmente in Arabia e Thailandia».

COME LA FILIERA CAMBIA IL LAVORO

Il lavoro in filiera? «Le grosse aziende chiedono sconti, i tempi di consegna sono sempre più ristretti, comanda l’urgenza. Così, per renderci autonomi e sempre più tempestivi abbiamo acquistato da poco una Bodor cinese per il taglio laser dopo aver investito in un centro di lavoro austriaco e in una calandra italiana». Ma la sostenibilità, con tutto il corredo di certificazioni e norme standard, bussa alla porta. Ancora Andrea Bottini: «Qui i prodotti sono tutti su misura e con una scelta di novantasei combinazioni tra le materie prime a disposizione dei clienti. Per quanto riguarda la sostenibilità, da un lato alcune aziende ci chiedono quale è la percentuale di plastica riciclata utilizzata negli imballaggi, dall’altro il 99% dei clienti non vuole lo strato di bronzo, anche se autolubrificante, tra l’acciaio e il PTFE. Siamo certificati ISO 9001:2015, e per il momento questa basta perché la Engeneering Srl non fa uso di materiali tossici o altamente inquinanti».

DIVENTARE IMPRENDITORI: OBIETTIVI CHIARI E DETERMINAZIONE

Con un aumento costante del fatturato di circa il 30% di anno in anno, i tre soci – che non nascondono una certa soddisfazione – puntano ad una «gestione economica dell’impresa per controllare un markup del prodotto sempre più ristretto e per poter riuscire a produrre componenti che siano sempre più apprezzati dai clienti». Non è facile, perché giorno dopo giorno i fattori da tenere sotto controllo sono numerosi: «Le complessità burocratiche, la formazione continua, il controllo della concorrenza, la ricerca delle commesse. Per tenere testa al mercato bisogna fidelizzare i clienti e quando decidi di diventare imprenditore devi avere le idee chiare da subito», dicono Andrea, Guglielmo e Davide. A loro, che hanno dato il via a questa avventura quando avevano ventinove anni, facciamo un’ultima domanda: quale consiglio ai giovani che vorrebbero seguire le vostre orme? «Concentrarsi su quello che si vorrebbe fare, porsi un obiettivo, perseguirlo, fissarlo nel tempo e credere in sé stessi. Perché non si diventa imprenditori senza aver maturato un proprio percorso».



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