Con l’inizio del nuovo anno il calendario degli eventi del mondo del vino inizia a proporre i primi appuntamenti. Si comincia con MillèsimeBIO, la più importante fiera mondiale dei vini biologici, che si terrà a Montpellier dal 27 al 29 gennaio, per proseguire con i due grandi appuntamenti internazionali di WineParis (12-4 febbraio) e ProWein (16-18 marzo), prima della grande kermesse di Vinitaly (6-9 aprile). Un calendario sempre più fitto e ricco, che rischia di creare competizione tra le varie manifestazioni. Se Vinitaly e MillesimeBIO conservano il loro primato grazie a una precisa identità, ProWein sembra essere la fiera che ha maggiormente risentito della concorrenza di WineParis. Dopo 30 anni di vita per la fiera di Düsseldorf è tempo di bilanci e di pensare alle prospettive future.
La nascita di ProWein
La manifestazione è nata nel 1994 come naturale sviluppo di un piccolo evento dedicato ai vini francesi dell’anno precedente. La prima edizione si tenne il 23 e il 24 febbraio 1994 in un solo padiglione della Fiera di Düsseldorf. In omaggio alle sue origini, all’inizio conservò il nome di ProVins e accolse 321 produttori provenienti da Germania, Francia, Grecia, Italia, Colombia, Austria, Portogallo, Spagna e Ungheria. Dedicata esclusivamente agli addetti ai lavori, produttori, buyer, giornalisti e operatori del mondo Horeca, la fiera ospitò circa 1.500 visitatori, principalmente provenienti da Germania, Francia e altri Paesi europei. La seconda edizione raddoppiò gli spazi espositivi, con la presenza di 532 produttori. La vera svolta è avvenuta negli anni successivi. Nel 1996 è stato introdotto il format di tre giorni e nel 1997 il nome è diventato definitivamente ProWein.
Gli anni del successo
Nel corso degli ultimi decenni, ProWein si è affermato come il più importante appuntamento internazionale del mondo del vino. Il suo programma è stato arricchito con un’Area Degustazione, la Champagne Lounge, la Sezione Same but different, dedicata ai prodotti artigianali, Masterclass, Seminari ed Eventi. Le edizioni 2018 e 2019 hanno decretato il massimo successo di ProWein con quasi 7.000 espositori, di cui circa 1.700 italiani. La superficie espositiva è passata dai 2.914 metri quadrati iniziali a oltre 70.000 m² e i visitatori sono cresciuti fino ad arrivare a 60.000 presenze in rappresentanza di 133 Paesi. Il successo di ProWein si deve ad alcune caratteristiche fondamentali: è stata la prima grande Fiera europea dal respiro internazionale ed è sempre stata dedicata solo ai professionisti del settore, garantendo un ambiente ideale per il business. Sull’onda del successo, ProWein ha valicato i confini tedeschi ed oggi organizza anche eventi esteri, in particolare dedicati ai mercati emergenti del continente asiatico: ProWine China a Shanghai, ProWine Asia a Singapore e ProWine Asia ad Hong Kong.
WineParis, un nuovo concorrente
Tutto è cambiato nel 2019 con l’avvento di WineParis. La nuova fiera francese è nata dalla fusione di ViniSud di Montpellier, dedicata ai vini del bacino del Mediterraneo e di VinoVision Paris, un Salone Professionale Internazionale riservato ai vini provenienti dalle regioni del nord della Francia: Valle della Loira, Borgogna, Beaujolais, Alsazia e Champagne. Dopo un avvio in sordina e lo stop dovuto al Covid, le ultime due edizioni di WineParis sono state un continuo crescendo, sia per quanto riguarda il numero degli espositori, sia degli addetti ai lavori presenti durante i tre giorni della manifestazione. Il grande impegno messo in campo dall’organizzazione di Vinexposium, unita alla naturale capacità attrattiva di Parigi, sia in termini di comodità di trasporti, che di offerta ricettiva, hanno generato un’inevitabile rivalità tra WineParis e ProWein. Tutte e due le manifestazioni sono indirizzate a un pubblico professionale, hanno un respiro internazionale e si svolgono a poche settimane di distanza l’una dall’altra. L’impatto della fiera parigina si è fatto subito sentire subito su ProWein. Il numero degli espositori è sceso nel 2022 a 5.734 rispetto ai 6.905 del 2019. Nelle ultime edizioni il calo è continuato, con 5.764 espositori nel 2023 e 5.282 nel 2024. Nel giro di pochi anni ProWein ha perso ben 1.623 espositori. Un andamento che riguarda anche la partecipazione delle cantine italiane, che è passata dalle 1.736 del 2018 alle 1.198 del 2024. È chiaro che molti produttori hanno ormai scelto Parigi abbandonando Düsseldorf. Anche i buyer, soprattutto extraeuropei, difficilmente possono programmare due trasferte così vicine nel tempo per due fiere simili. La scelta degli ultimi anni sta premiando Parigi e non si vedono avvisaglie di una prossima inversione di tendenza. La Ville Lumière si sta ormai affermando come la vera capitale mondiale del vino e l’edizione di quest’anno è pronta a battere tutti i record. Se ProWein vorrà conservare un ruolo di rilievo nel panorama delle fiere internazionali e non essere relegata a un evento principalmente tedesco o nord europeo, dovrà pensare a una diversa collocazione nel calendario o a un cambiamento di format e di identità per differenziarsi da WineParis.
I numeri di ProWein dal 1994 al 2024 (Anno – Numero totale espositori – Numero espositori italiani)
- 1994 – 321 – 29
- 1995 – 532 – 66
- 1996 – 647 – 82
- 1997 – 1.061 – 207
- 1998 – 1.448 – 273
- 1999 – 2.081 – 571
- 2000 – 2.455 – 642
- 2001 – 2.709 – 718
- 2002 – 2.851 – 788
- 2003 – 2.809 – 739
- 2004 – 2.693 – 640
- 2005 – 2.773 – 645
- 2006 – 2.934 – 639
- 2007 – 3.058 – 657
- 2008 – 3.160 – 690
- 2009 – 3.176 – 575
- 2010 – 3.395 – 718
- 2011 – 3.635 – 727
- 2012 – 3.981 – 812
- 2013 – 4.792 – 1.102
- 2014 – 4.830 – 1.194
- 2015 – 5.981 – 1.463
- 2016 – 6.257 – 1.534
- 2017 – 6.615 – 1.630
- 2018 – 6.872 – 1.736
- 2019 – 6.905 – 1.654
- 2022 – 5.734 – 1.519
- 2023 – 5.764 – 1.467
- 2024 – 5.282 – 1.198
*Fonte Ufficio Stampa ProWein
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