Zls Toscana, c’è (finalmente) il Dpcm attuativo

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Dopo un’attesa durata oltre quattro anni, e una serie di stop and go, Roma ha completato il procedimento per l’istituzione della Zona logistica semplificata in Toscana: il Dpcm pubblicato sul sito del Dipartimento per le politiche di coesione e per il sud, che porta la data del 25 novembre 2024, stabilisce in sette anni, prorogabili per ulteriori sette anni, la durata della Zls, che coinvolge le 4 aree portuali della costa (Livorno, Piombino, Marina di Carrara, Portoferraio), l’interporto toscano Amerigo Vespucci di Guasticce a Livorno, l’aeroporto di Pisa e l’interporto Toscana centrale di Prato. Si attende ora la definizione della governance e l’insediamento dei vari organismi previsti dalla disciplina nazionale.

Le Zone logistiche semplificate, insieme alle Zone economiche speciali (Zes), sono due strumenti introdotti dal governo nel 2018 che danno la possibilità alle Regioni di individuare delle zone funzionali basate sulle infrastrutture portuali, in cui si applicano condizioni incentivanti e amministrative particolarmente favorevoli alle imprese. Con le Zls “si sviluppano così aree a forte capacità produttiva – spiega la Regione Toscana -, in cui si instaurano regimi economico-giuridici favorevoli in deroga alla normativa ordinaria, strettamente connesse con i principali poli logistici (porti, interporti). In tali aree opera inoltre il credito di imposta a sostegno investimenti previsto dall’art. 13 del decreto legge 60/2024”.

Soddisfazione bipartisan per il via libera, ma…

“La Toscana si farà trovare pronta – dichiarano il presidente della Regione Eugenio Giani e l’assessore a economia e turismo Leonardo Marras – per cogliere tutte le opportunità che potranno derivare dall’istituzione della Zls, in particolare per le aree della zona costiera, con le aree di crisi industriale complessa di Livorno e Piombino, e l’area di crisi industriale della Provincia di Massa-Carrara. Faremo la nostra parte per recuperare il ritardo con la convocazione a breve di tutti gli attori del sistema, per dare seguito all’istituzione degli organi politici e tecnici della Zls e per avviarne l’operatività”.

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Il via libera alla Zls viene accolto in Toscana con gioia bipartisan, ma gli schieramenti opposti non rinunciano a scambiarsi accuse per il ritardo maturato. Per Emiliano Fossi, segretario del Pd Toscana, e Francesco Gazzetti, consigliere regionale e responsabile Infrastrutture e trasporti del Pd Toscana, la nuova Zls è “una novità importantissima, frutto di un pressing che come Partito Democratico abbiamo portato avanti a tutti i livelli”, e “apre una nuova fase ricca di opportunità e possibilità di sviluppo per i nostri territori”. Invece, ribattono l’eurodeputato di FdI Francesco Torselli e il capogruppo in Regione vittorio Fantozzi, l’istituzione della Zls “è una vittoria per la Toscana ed avviene non certo per merito del Pd”, perché “dopo aver accusato il governo di essere in ritardo, oggi scopriamo che la Regione non era pronta il 4 di marzo con il proprio piano di sviluppo necessario all’attuazione della Zls! E dopo quasi un anno, hanno pure il coraggio di festeggiare perché finalmente sono riusciti a redigerne uno?”.

“Il Governo garantisce alla Toscana un ruolo da protagonista nel circuito internazionale della logistica”, affermano il deputato della Lega Andrea Barabotti e la capogruppo in Consiglio regionale della Toscana Elena Meini. “Si aprono ora potenzialità di sviluppo innovative – aggiunge Barabotti – che riguardano investimenti in infrastrutture, riqualificazione di siti industriali dismessi, il recupero di aree inutilizzate e il potenziamento delle connessioni ferroviarie e portuali, per ottimizzare i flussi logistici e favorire l’intermodalità. Grazie alla Zls particolare attenzione è dedicata alle agevolazioni fiscali e agli incentivi economici, con la previsione di misure anche in materia di semplificazioni burocratiche”.

“Il governo Meloni, firmando il Dpcm, ha garantito alle potenzialità dei territori della nostra regione di potersi finalmente esprimere maggiormente”, affermano il deputato e vice coordinatore regionale toscano di Fratelli d’Italia Francesco Michelotti e il deputato apuano Alessandro Amorese. “Un’area come quella di Massa – aggiungono -, per fare un esempio su tutti, lotta da almeno trent’anni con problemi occupazionali e sociali. L’istituzione della Zls è quindi un’opportunità di sviluppo focale e strategica che, se colta da tutti gli attori, dalla politica all’imprenditoria, si tradurrà, per i territori, in crescita ed incremento dell’occupazione”.

Oltre quattro anni di stop and go

La Regione Toscana ha inviato la prima proposta tecnica di istituzione a luglio 2020. Pochi mesi dopo, novembre 2020, la risposta dal Governo contenente alcune osservazioni recepite e inserite nella seconda versione, inviata a febbraio 2021. Si arriva quindi a giugno dello stesso anno, con un’altra richiesta di ulteriori modifiche e con l’invio, a fine novembre 2021, della terza versione. Quindi, dopo aver apportato ulteriori modifiche previste a livello europeo, l’invio della quarta proposta, a giugno 2022. Trascorsi quasi due anni si è arrivati alla quinta proposta che ha recepito alcune modifiche richieste dal Ministero dell’economia e delle finanze.





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