In Scadenza La Trasmissione Della Certificazione Per Il Credito ZES Unica – Studio Pizzano

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La data cruciale per L’invio della certificazione ai fini del credito d’imposta per gli investimenti nella ZES unica si avvicina. Chi ha acquistato beni senza fattura elettronica o tramite locazione finanziaria è tenuto a trasmettere la relativa documentazione entro l’11 gennaio 2025. Tale termine, stabilito in base all’ultimo provvedimento del 12 dicembre 2024, suscita interrogativi riguardo alla sua eventuale proroga, poiché cade di sabato. In questo articolo analizzeremo nel dettaglio le modalità di trasmissione, i riferimenti normativi e l’impatto di un eventuale slittamento della scadenza, così da offrire un quadro chiaro sia ai non addetti ai lavori sia a chi opera già nel settore.

Origine del termine e obbligo di trasmissione

Con riferimento a quanto stabilito al punto 4.3 del provvedimento direttoriale n. 350036/2024, la parte del credito d’imposta relativa a quegli investimenti nella ZES unica che non possono essere provati con fatture elettroniche (come gli immobili acquisiti da privati) e/o immobili ottenuti tramite contratti di leasing, può essere utilizzata a partire dal primo giorno lavorativo successivo alla ricezione della comunicazione dell’Agenzia delle Entrate, la quale attesta la possibilità di fruire del credito d’imposta dopo il controllo documentale svolto dal Centro Operativo Servizi Fiscali di Cagliari.

Per questo, il beneficiario deve inoltrare entro 30 giorni dalla data di pubblicazione del provvedimento previsto all’articolo 1, comma 2, del D.L. 113/2024, la relativa certificazione tramite PEC all’indirizzo: creditoimpostazes@pec.agenziaentrate.it.

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Il provvedimento in questione è il n. 446421, emesso il 12 dicembre 2024 dal Direttore dell’Agenzia delle Entrate, che ha fissato la percentuale di maturazione del credito d’imposta per investimenti nella ZES unica al 100% di quanto risulti dalla comunicazione integrativa validamente trasmessa non oltre il 2 dicembre 2024.

Da ciò risulta che l’invio destinato al Centro Operativo Servizi Fiscali di Cagliari deve avvenire entro l’11 gennaio 2025 (ossia 30 giorni dopo l’emanazione del provvedimento del 12 dicembre 2024). Il mancato rispetto dell’adempimento preclude la possibilità di utilizzare la quota di credito d’imposta.

La questione del sabato e le implicazioni pratiche

Occorre notare che l’11 gennaio 2025 cade di sabato. A tale proposito, l’art. 1, comma 1, lett. h), del D.L. 70/2011, stabilisce che “i versamenti e gli adempimenti, anche se effettuati in via telematica, che scadono di sabato o in un giorno festivo, slittano sempre al primo giorno lavorativo successivo”. Il concetto di “adempimento”, per come è rilevante in questa circostanza, potrebbe essere inteso in senso estensivo, cioè qualsiasi dichiarazione, domanda o comunicazione rivolta all’Agenzia delle Entrate. Quindi, il termine potrebbe considerarsi rinviato a lunedì 13 gennaio 2025.

Tuttavia, per evitare potenziali contestazioni di invio tardivo, è preferibile provvedere all’invio entro l’11 gennaio 2025.

Controlli documentali e ricevuta di conferma

Va ricordato che, secondo il provvedimento, il credito risultante dalla comunicazione di attestazione della realizzazione degli investimenti nella misura prevista dall’articolo 1, comma 2, del D.L. 113/2024, è utilizzabile a partire dal giorno lavorativo successivo alla data di pubblicazione del provvedimento n. 446421/2024. Le imprese, tuttavia, possono fruirne soltanto dopo aver ricevuto una seconda ricevuta che conferma l’autorizzazione all’utilizzo del credito d’imposta.

In seguito all’emissione di questa seconda ricevuta, il credito è visibile nel cassetto fiscale dell’impresa beneficiaria.

Chiaramente, se il beneficio supera i 150.000 euro, l’utilizzo del credito è subordinato alle verifiche previste dal D.Lgs. 159/2011 (cd. “codice antimafia”). L’Agenzia delle Entrate, in tal caso, comunica il via libera all’uso del credito una volta accertata l’assenza di elementi ostativi. Come per il credito investimenti nel Mezzogiorno, si prevede la concessione di un’autorizzazione provvisoria soggetta a condizione risolutiva (circolare del Ministero dell’Interno del 3/7/2018)

Considerazioni finali

Chi intende beneficiare del credito d’imposta per gli investimenti nella ZES unica dovrebbe pianificare l’invio della certificazione con largo anticipo, tenendo presente la scadenza dell’11 gennaio 2025. Pur riconoscendo la possibilità di uno slittamento al lunedì successivo, si raccomanda comunque di rispettare il termine originario, così da non correre il rischio di vedersi contestare eventuali ritardi.

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L’adempimento nei tempi previsti permette di avanzare con sicurezza verso l’utilizzo del credito, purché, ovviamente, sia in linea con le altre condizioni previste dalla normativa in materia.



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