Venerdì 10 gennaio, rassegna stampa della settimana.
È iniziato il 2025. Ma come? Il 2025 è cominciato col “botto”.
Il Tesoro italiano ha ingranato la marcia con il “bot”: battuto ogni record all’inizio dell’anno nuovo con 275 miliardi di ordini sui BTp.
E poi le notizie “bomba”.
Le autorità italiane avrebbero discusso con la SpaceX di Elon Musk un accordo da 1,5 miliardi di euro per la fornitura di un sistema crittografico di alto livello per i servizi telefonici e telematici a disposizione del governo. Lo riporta l’Internazionale su fonti anonime.
“Secondo alcune persone a conoscenza dei fatti, l’Italia starebbe completando una trattativa con l’azienda SpaceX di Elon Musk per mettere al servizio del proprio governo un sistema di telecomunicazioni sicuro.
Se fosse conclusa, l’operazione sarebbe la più vasta operazione del suo genere in Europa. Le fonti, che hanno chiesto di mantenere l’anonimato, hanno rivelato che il dialogo per un contratto quinquennale è ancora in corso e che per il momento non è stato raggiunto un accordo finale, ma il progetto sarebbe già stato approvato dai servizi di informazione nazionali e dal ministero della difesa”. La notizia non è stata confermata dal Governo italiano. Su Internazionale di D. P. Mancini, Daniele Lepido, Bloomberg, Stati Uniti.
Oggi sul Sole 24 ore scrive Lina Palmerini “Nuova agenda, in primo piano gli esteri più che il premierato. Più politica estera, meno riforme si direbbe dopo aver ascoltato le risposte di Meloni alla conferenza stampa di ieri”. Molte domande sulla liberazione di Sala e poi su Trump e Musk.
Oggi sul Financial Times l’editoriale di Robert Shrimsley spiega perché’ la politica ha bisogno di un nuovo programma, le democrazie devono adattarsi all’era X: “Musk’s grooming onslaught shows politics needs a new playbook. Online distortions obscure the true nature of public outrage – democracies must adapt to the age of X”.
Oggi su MF l’apertura in prima pagina sugli avvertimenti della Bce rispetto ai pericoli dell’era Musk.
Da giorni il tycoon campeggia sulla stampa internazionale. Tra i primi a dargli ampio “Spazio” i media tedeschi, spagnoli, francesi. Segnaliamo, tra i tanti, Le Monde di ieri:
“En Italie, un possible contrat de communication avec SpaceX divise”. “Alors que Giorgia Meloni affiche sa proximité avec Elon Musk, Rome pourrait confier à la société du milliardaire la fourniture d’un système de communication destiné aux autorités italiennes et aux forces armées en Méditerranée” Par Allan Kaval (Rome, correspondant).
Ieri invece in apertura di prima pagina del prestigioso quotidiano spagnolo El Pais:
“El salario mínimo interprofesional (SMI) español, que perciben en torno a 2,5 millones de trabajadores, ha crecido un 54% desde 2018, mucho más que los precios en el mismo periodo (19%), lo que se traduce en una enorme ganancia de poder adquisitivo”. Emilio Sánchez Hidalgo
“Los expertos de Trabajo aconsejan una subida del salario mínimo de hasta 50 euros, 1.184 euros al mes La comisión, compuesta por analistas universitarios, sindicales y del propio Gobierno, propone dos opciones: subidas del 3,4% o del 4,4%”.
Tutti sbagliano. Anzi: tutti sbagliamo.
Così lo ha fatto anche la Commissione europea. Il Tribunale dell’Ue ha certificato la violazione del regolamento del 2018 sul trattamento dei dati personali nell’ambito della Conferenza sul futuro dell’Europa, il Tribunale Ue condanna la Commissione per violazione della privacy.
Il sito internet della Cofoe, gestito dall’esecutivo comunitario, ha inviato dati personali negli Stati Uniti in modo automatico attraverso gli accessi via Facebook. Lo riporta Eunews.
Le big tech, davvero un tema caldo
X, Meta, Tik Tok: stanno tutti sotto la lente d’ingrandimento di Bruxelles per violazione delle leggi europee sul digitale.
“Modération des contenus: Meta ouvre les hostilités contre l’UE”.
“La vidéo sidérante de Mark Zuckerberg annonçant l’abandon de toute modération rigoureuse des contenus sur les réseaux sociaux de Meta (Facebook, Instagram), est à la fois un signe d’allégeance à Donald Trump et Elon Musk, et un ralliement à la croisade du nouveau pouvoir américain contre la régulation de l’Union européenne”.
“Facebook e Instagram cambiarán su sistema de control de publicaciones inspirada en X de Elon Musk, poniendo en duda el trabajo de los verificadores independientes”. “Meta cambia la verificación de datos por las notas de comunidad: en qué consisten ambos modelos”.
David Carretta – Struzzi a Bruxelles – Il Foglio. Che siano le minacce di Donald Trump contro la Groenlandia o la campagna di Elon Musk di destabilizzazione di alcune democrazie europee, la Commissione di Ursula von der Leyen ha scelto la strategia dello struzzo.
Abbiamo letto nei giorni scorsi
L’8 gennaio
World Economic Forum: 78 milioni di nuovi posti entro il 2030.
Banca centrale europea: la Penisola al settimo posto per le riforme e al secondo per investimenti.
In Italia ci sarà un graduale aumento dell’inflazione verso la soglia del 2% per tutto il 2025.
Caso SpaceX
L’Ue indaga sul social di Musk. Starlink, l’allarme di Forza Italia (Stampa). Starlink, l’Europa apre al patto con Musk (Giornale). Musk rilancia: «Patto con l’Italia? Sarebbe grandioso» (Messaggero). Stati Uniti, parla Steve Bannon. «Elon deve essere cacciato. Pensa solo ai suoi affari». (Corriere).
Economia
I dati Istat: mai cosi pochi disoccupati (Messaggero, Sole, Corriere). Bce: se Roma saprà usare bene i fondi del Pnrr spinta al Pil fino al 2031 (Sole). Nell’Eurozona l’inflazione sale al 2,4% a dicembre. Per l’Italia +1% nel 2024 (Sole). La scuola si svuota. Persi alle superiori 50mila studenti (Messaggero). Cartelle, aiuti a chi è in difficoltà. La rateizzazione sale a 10 anni (Giornale). Stellantis si allea con Musk per inquinare senza multe.
Disoccupazione ai minimi storici su tutti i quotidiani
Per l’Istat, il numero di lavoratori è in crescita rispetto a un anno fa, tasso sceso al 5,7%, creati 328mila posti; sale il tasso di disoccupazione giovanile al 19,2%, ingrassato da un +1,4%.
Tornano le tasse, titola La Stampa a pagina 20 “Sono quasi 300mila le Partite Iva che devono scegliere come pagare gli acconti rinviati, il saldo entro il 16 gennaio oppure cinque rate fino a maggio”.
Sul Sole24Ore a pagina 6, se l’Italia utilizzerà al meglio i prestiti e le sovvenzioni del dispositivo per la ripresa e la resilienza del Next Generation EU, lo stimolo fiscale sarà tale da aumentare in via permanente, il Pil italiano nello scenario migliore dell’1,9% fino al 2026 e dell’1,5% fino al 2031 rispetto a un Pil senza questi speciali sostegni post pandemici.
Il 7 gennaio
Dicembre si era chiuso con il caro prezzi nell’eurozona. Su Eunews.
Allarme per l’Energia e le riserve di gas: Ue ai minimi da 7 anni pesa l’inverno rigido. Temperature medie più basse di 4 gradi fanno schizzare i prelievi dopo lo stop ai gasdotti russi (Repubblica pagina 22). Nel frattempo, riferisce il Corriere della Sera (pagina 39), negli Stati Uniti il prezzo del gas ieri è balzato fino a un massimo del + 10,7% in un solo giorno.
In evidenza sul Sole24Ore (in prima e pagina 4), l’avanzata dei grandi fondi nel settore del credito alle imprese che, sottolinea il quotidiano, mette a rischio fino a 50 miliardi di dollari di ricavi delle banche.
“People using at least half of a working day for communications” (Eurostat, 2022) I dati Eurostat mostrano che le comunicazioni, online o di persona, occupano almeno metà della giornata lavorativa di milioni di lavoratori dell’Ue. Dedicare alle comunicazioni interne ed esterne almeno la metà del tempo al lavoro è la norma per il 46 per cento dei lavoratori dell’Unione europea. I più oberati? Maltesi, francesi e austriaci, mentre le percentuali più basse sono state registrate in Slovacchia, Grecia e Lettonia.
Le Monde Diplomatique di dicembre 2024: “Un senso della fatica, ma quale?”. “Svegliarsi, trangugiare un caffè, precipitarsi in macchina, su una metropolitana o su un treno. Attaccare, arrivare a fine giornata, tornare a casa, ricominciare tutto da capo… Perché? Per chi? E se il disagio causato dal lavoro riflettesse in realtà la speranza di un’attività umana emancipatrice?”.
Concludiamo citando l’economista Carlo Cottarelli “Sei punti chiave da cui ripartire” editoriale sull’Espresso di questa settimana.
Anche se ormai il 2025 è iniziato da qualche giorno, facciamo il punto su qualche buona idea.
Buon fine settimana.
Rassegna a cura di Tiziana Benini
Postproduzione podcast di Kim Valerie Calingasan Vilale
La Rocca e Associati
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