Effettua la tua ricerca
More results...
Mutuo 100% per acquisto in asta
assistenza e consulenza per acquisto immobili in asta
Whatsapp, lo facciamo ogni giorno ma pochi sanno che questa abitudine può rischiare multe pesanti: ecco di cosa si tratta e perché stare attenti
C’è stato un tempo in cui comunicare significava attendere giorni, settimane o addirittura mesi. Lettere, telegrammi e telefonate intercontinentali rappresentavano le uniche opzioni, spesso costose e limitate. Poi, è arrivato WhatsApp. Con oltre due miliardi di utenti attivi in tutto il mondo, questa piattaforma ha letteralmente rivoluzionato il modo in cui ci relazioniamo, rendendo possibile restare connessi con un semplice tocco sullo schermo.
Pensaci: quanti messaggi hai inviato già oggi? Quanti gruppi, promemoria o foto condivise? Un tempo tutto a pagamento – e non a poco – e con attese spesso snervanti. WhatsApp è diventato così il fulcro della nostra vita, digitale e non solo. Dalla chat con amici e parenti, alle comunicazioni di lavoro, questa piattaforma ha abbattuto barriere geografiche e linguistiche. Oltre alla comodità, ha permesso di creare un dialogo immediato, che sia per confermare un appuntamento, organizzare una riunione o semplicemente inviare un emoji per esprimere un’emozione.
Dalla chat con amici e parenti alle comunicazioni di lavoro, WhatsApp ha infatti abbattuto muri, unendo persone che, in passato, avrebbero avuto difficoltà persino a sentirsi. Oltre alla comodità, ha permesso di creare un dialogo come istantaneo rivoluzionando ogni contesto possibile e inimmaginabile. E anche la giuridica si è dovuta necessariamente riadattare a questo nuovo potentissimo strumento, il quale però spesso sottovalutiamo sul piano legale.
Whatsapp: il gesto comune ma potenzialmente rischioso
Tra le tante abitudini nate con WhatsApp, infatti, fare screenshot delle conversazioni è diventata una pratica quasi automatica. Ma è anche molto pericolosa, potenzialmente. Che si tratti di condividere un messaggio divertente, una discussione accesa o un’informazione pratica, inviare una schermata ad altri sembra innocuo. Del resto questa può trasformarsi in un’azione legalmente discutibile.
Secondo la normativa italiana, condividere contenuti privati senza il consenso delle parti coinvolte può configurarsi come una violazione della privacy o, in certi casi, un vero e proprio reato. L’articolo 15 del Regolamento Generale sulla Protezione dei Dati (GDPR) protegge il diritto alla riservatezza, e la condivisione non autorizzata di dati personali, anche sotto forma di chat, può comportare sanzioni.
Condividere screenshot di una chat privata su WhatsApp può quindi costituire un reato, come la violazione della corrispondenza o della privacy, a seconda delle circostanze. Condividere contenuti di una chat privata senza il consenso delle persone coinvolte può violare l’articolo 616 del Codice Penale italiano. Questo reato si applica a chi:
- prende conoscenza illecitamente della corrispondenza altrui;
- divulga contenuti di comunicazioni private senza autorizzazione.
Pene previste:
- Multa: può variare da alcune centinaia fino a migliaia di euro, in base alla gravità del danno.
- Reclusione: addirittura fino a 1 anno, con aggravanti se la divulgazione avviene tramite strumenti pubblici, come i social media.
Screenshot Whatsapp: cosa si rischia per legge
In Italia il Regolamento Generale sulla Protezione dei Dati (GDPR) tutela i dati personali. Divulgare screenshot di una chat può costituire trattamento illecito di dati personali, soprattutto se contiene:
- informazioni sensibili;
- dettagli identificativi, come nome, numero di telefono o foto.
Sanzioni previste:
- Per privati: multe che partono da 1.000 a 10.000 euro per violazioni lievi, ma possono salire in caso di danni significativi.
- Per aziende: multe fino a 20 milioni di euro o al 4% del fatturato annuale globale, in caso di gravi violazioni.
Diffamazione (art. 595 c.p.)
Se lo screenshot contiene messaggi diffamatori, chi lo condivide può essere accusato di diffamazione, soprattutto se la divulgazione avviene in pubblico o con l’intento di danneggiare la reputazione di qualcuno.
Pene previste:
- Multa: da alcune centinaia di euro a oltre 10.000 euro, a seconda della gravità del contenuto e della sua diffusione.
- Risarcimento danni: la persona offesa può richiedere un risarcimento in sede civile, spesso superiore alla multa penale.
Cosa può fare chi ha “subito” uno screen Whatsapp
Chi subisce la divulgazione non autorizzata di uno screenshot ha diversi strumenti legali a disposizione:
- Denuncia: può rivolgersi alle autorità competenti per far valere i propri diritti.
- Risarcimento danni: è possibile chiedere un risarcimento per danni morali o materiali in sede civile.
Chat condivise: occhio alle eccezioni
La condivisione di screenshot potrebbe non configurare reato se avviene:
- con il consenso esplicito di tutte le parti coinvolte;
- per finalità di giustizia, ad esempio come prova in un procedimento legale.
Esempi pratici di sanzioni per screen Whatsapp
- Condivisione in un gruppo ristretto (es. amici): multe ridotte, generalmente poche centinaia di euro.
- Condivisione su piattaforme pubbliche: sanzioni più severe, che possono salire a migliaia di euro, specie se il contenuto provoca danni significativi.
- Contenuti sensibili o intimi: sanzioni molto elevate, con multe che superano i 10.000 euro, oltre al risarcimento danni.
Condividere screenshot di chat private su WhatsApp senza autorizzazione può avere conseguenze legali significative, ed è sempre meglio evitarlo se non si tratta specificamente di amici. Scherzare col datore di lavoro, con una collega con cui non si ha un rapporto personale o con qualsiasi altra persona che potrebbe non apprezzare nel caso venga a sapere potrebbe tramutarsi in un grattacapo non indifferente.
***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****
Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link