Vip e non in mezzo all’inferno di fuoco e vento in California

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Le fiamme assediano Los Angeles in uno scenario apocalittico. Il bilancio di dieci morti è destinato ad aumentare, gli sfollati sono saliti a 180 mila mentre ad altre 200 mila persone è stato intimato di tenersi pronte: l’ordine di evacuazione potrebbe arrivare da un momento all’altro. Migliaia di edifici sono in cenere, tra cui molte ville multimilionarie: vip come Billy Crystal, Diane Warren e Paris Hilton sono tra quelli che hanno perso la casa.

La Mecca del cinema è in ginocchio

Nella notte i roghi hanno lambito la scritta ‘Hollywood’ e devastato l’iconico Sunset Boulevard. La mecca del cinema è in ginocchio con ripercussioni sulla grande politica, in un nuovo duello tra il futuro presidente Donald Trump, la Casa Bianca di Joe Biden (che ha annullato il viaggio di tre giorni in Italia) e i dem della California, in prima battuta il governatore Gavin Newsom e la sindaca Karen Bass, che si trovava in Ghana per l’insediamento del nuovo presidente John Mahama e che solo ieri è tornata al suo posto. A Trump, che già in passato ha minacciato di tagliare i fondi a Newsom in caso di incendi, si è unito un coro di voci Maga: da Richard Grenell, futuro inviato della Casa Bianca per le missioni speciali che ha accusato, dalla sua casa di Manhattan Beach invasa dal fumo, i dem del Golden State di “averci letteralmente ridotto in cenere”, a Elon Musk.

E Musk collega la catastrofe alle politiche sui reclutamenti dei vigili

Rilanciando su X messaggi di scetticismo sulla realtà del cambiamento climatico, il grande alleato del tycoon ha collegato senza prove l’entità della catastrofe alle politiche di diversità nei reclutamenti dei vigili del fuoco a Los Angeles e a una “cattiva gestione a livello statale e locale che ha portato a una carenza d’acqua”. Il patron di SpaceX oggi ha messo a disposizione gratis i terminali di Starlink alle aree devastate dagli incendi. Oggi è andata meglio ma la situazione è comunque orribile, l’aria pesante e per molti irrespirabile. Aggiornando i media sulla tragedia in corso, la sindaco Bass ha espresso fiducia che la lotta ai roghi, assistita da un ritorno della possibilità di combattere il fuoco dal cielo per il calo dei venti, sia a un punto di svolta, anche se i principali incendi sono “ancora totalmente fuori controllo”.

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L’apocalisse su Pacific Palisades

Se il Sunset Fire che aveva minacciato le Hollywood Hills e edifici iconici come il Dolby Theater dove si svolgono gli Oscar è quasi del tutto contenuto e i residenti autorizzati a rientrare “con cautela”, l’apocalisse su Pacific Palisades è ancora in pieno furore: “E‘ il peggior disastro naturale nella storia della città”, ha detto la capo dei pompieri Kristin Crawley costretta a mobilitare, assieme ai suoi vigili del fuoco, 395 detenuti addestrati al controllo delle fiamme. Resta intanto in vigore, almeno fino a domani, l’allarme rosso che scatta quando un cocktail di bassa umidità, forti venti e alte temperature aumentano il rischio incendi.

95 mila persone ancora senza luce

Con i residenti in fuga, una ventina di persone sono state arrestate per saccheggi mentre a Malibu e Santa Monica ieri notte è stato decretato il coprifuoco. Si fa intanto il bilancio delle perdite: sono bruciati 10 mila ettari, l’equivalente di 20 mila campi di football. Con le reti idrica, elettrica e dei trasporti “significativamente danneggiate”, 95 mila persone restano ancora senza luce, mentre i residenti di aree come Pasadena sono stati messi in guardia dal bere l’acqua dei rubinetti. Le assicurazioni si preparano a 10 miliardi di perdite “dato l’elevato valore delle case e delle attività nelle aree colpite”, stimano Moody’s e JP Morgan.

Slittano le nomination degli Oscar e non solo

Ma al di là dei costi immediati, uno dei problemi “esistenziali” che inizia a emergere è chi assicurerà la ricostruzione visto che alcune grosse società tra cui Allstate e State Farm hanno di recente già deciso di non garantire più nuove case in California a causa della severa regolamentazione sull’aumento dei prezzi che rende difficile coprire le perdite. Ci sono poi, in piena stagione di premi, i costi per l’industria del cinema. La Disney ha chiuso il quartier generale di Burbank e la Universal il suo parco a tema, mentre eventi come le nomination degli Oscar e i Critics Choice Awards sono slittati e le produzioni di popolari show come Grey’s Anatomy, NCIS, The Price Is Right e Hacks sospese.

Le celebrità filmano le fiamme a due passi dalle loro ville

La fuga dal quartiere dei vip non è facile: le strade che collegano le ville sono strette, tortuose e si inerpicano lungo i canyon avvolti dalle fiamme. L’unica arteria che permette di defluire verso ovest o verso Santa Monica, a sud, è la Pacific Coast Highway, che però si è subito intasata costringendo molti ad abbandonare l’auto e fuggire a piedi. I soccorritori hanno dovuto usare bulldozer per accatastare i veicoli ai lati dell’autostrada e aprirsi il cammino tra le case e i ristoranti che bruciano uno dopo l’altra. L’attore James Woods ha postato un video su X che mostra le fiamme che inghiottono alberi e cespugli vicino a casa sua: “È come perdere una persona cara”, ha detto prima di andarsene.

L’inferno di fronte alle star

Molti i divi di Hollywood che vivono in questo quartiere che offre privacy e viste mozzafiato: Billy Crystal, Adam Sandler, Bradley Cooper, Kate Hudson, Dr Dre, Tom Hanks. E a Hollywood, ancora salva dalle fiamme, sono stati rinviati i Critics Choice Awards, e così le premiere del biopic di Robbie Williams, Better Man, del film horror della Blumhouse, Wolf Man, e del film Unstoppable con Jennifer López. Anche il suo ex marito e produttore Ben Affleck ha dovuto lasciare la sua casa da scapolo. Divorati gli arbusti attorno alla Getty Villa, il museo che raccoglie parte della collezione d’arte della famiglia di petrolieri. Le scuole sono chiuse nelle aree colpite e circa 200 mila persone sono senza luce: la corrente viene staccata per evitare che il vento faccia cadere i tralicci, provocando scintille. Rinforzi stanno arrivando dalla California del nord e dall’Arizona; i vigili di Los Angeles stanno richiamando personale in pensione, cosa che non succedeva da 19 anni.





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