Agevolazioni fiscali 2025 per l’assegnazione di beni ai soci

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Legge di Bilancio 2025: cosa prevede

La Legge di Bilancio 2025 introduce un regime fiscale vantaggioso per le società che desiderano assegnare beni ai propri soci. Grazie a una tassazione ridotta e procedure semplificate, questa normativa offre un’opportunità importante per ottimizzare la gestione patrimoniale delle società e dei soci. Le scadenze per l’adeguamento alle disposizioni previste dalla legge sono fissate al 30 settembre 2025, un termine che le società interessate devono tenere ben presente per poter usufruire delle agevolazioni fiscali. Vediamo in cosa consistono gli sgravi fiscali e come è possibile usufruirne dal notaio.

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Agevolazioni fiscali per assegnazione beni ai soci

La Legge di Bilancio 2025, entrata in vigore il 1° gennaio, introduce nuove agevolazioni fiscali per le società che decidono di assegnare beni ai propri soci, offrendo un regime fiscale semplificato e vantaggioso. L’articolo 1, commi 31-36, della legge stabilisce i criteri, le condizioni e i benefici fiscali applicabili a queste operazioni, purché effettuate entro il 30 settembre 2025.

Chi può beneficiare delle agevolazioni

Le agevolazioni fiscali per l’assegnazione di beni ai soci sono riservate a diverse tipologie di società. In particolare, la normativa si applica alle società in nome collettivo (snc), alle società in accomandita semplice (sas), alle società a responsabilità limitata (srl), alle società per azioni (spa, alle società in accomandita per azioni (sapa), e alle società con oggetto esclusivo o prevalente nella gestione di beni non strumentali, che decidano di trasformarsi in società semplici entro il 30 settembre 2025.

Come usufruire delle agevolazioni

Per poter usufruire della normativa, è necessario che tutti i soci risultino iscritti nel libro dei soci alla data del 30 settembre 2024. In alternativa, i soci devono essere iscritti entro 30 giorni dall’entrata in vigore della legge, con un titolo di trasferimento avente data certa anteriore al 1° ottobre 2024.

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Agevolazioni fiscali 2025 per l'assegnazione di beni ai soci

Cosa può essere assegnato ai soci?

L’oggetto dell’assegnazione o della cessione dei beni deve essere limitato a due categorie principali. Innanzitutto, possono essere assegnati beni immobili che non sono utilizzati come strumenti per l’attività d’impresa, come indicato nell’articolo 43, comma 2, primo periodo, del TUIR. Ciò significa che non possono essere inclusi nella cessione immobili destinati all’esercizio dell’attività commerciale o professionale. In secondo luogo, è possibile assegnare beni mobili iscritti in pubblici registri, a condizione che non vengano utilizzati come beni strumentali nell’ambito dell’attività d’impresa.

Imposte e tassazione: come funziona l’agevolazione fiscale?

La normativa prevede una imposta sostitutiva per l’assegnazione dei beni ai soci, calcolata sulla differenza tra il valore normale dei beni e il loro costo fiscalmente riconosciuto. L’aliquota dell’imposta è pari all’8% in caso di beni ordinari. Tuttavia, se la società non è operativa per almeno due dei tre periodi d’imposta precedenti a quello in corso, l’aliquota dell’imposta sostitutiva sale al 10,5%. Inoltre, se durante l’assegnazione vengono annullate riserve in sospensione d’imposta, si applica un’imposta sostitutiva del 13%.

Determinazione del valore dei beni

Una particolare attenzione deve essere riservata alla determinazione del valore dei beni, poiché questo influirà direttamente sull’imposta dovuta. Per i beni immobili, il valore normale può essere determinato secondo il metodo previsto dal TUIR, che stabilisce l’uso di rendite catastali e moltiplicatori specifici per calcolare il valore di mercato. Questo valore deve essere applicato nella valutazione fiscale dei beni immobili. Inoltre, se il corrispettivo di vendita di un bene è inferiore al valore normale (inteso come valore di mercato o catastale), il valore utilizzato per il calcolo fiscale non potrà essere inferiore a uno di questi due valori.

Vantaggi fiscali aggiuntivi

Oltre all’imposta sostitutiva, la Legge di Bilancio prevede altre agevolazioni, come la riduzione delle imposte di registro, che saranno dimezzate rispetto alle aliquote ordinarie. Inoltre, le imposte ipotecarie e catastali saranno fissate a 200 euro in misura fissa. Questa riduzione delle imposte rappresenta un altro beneficio importante per le società che intendono assegnare beni ai soci.

Modalità di pagamento dell’imposta

L’imposta sostitutiva dovrà essere versata in due rate. La prima, pari al 60% dell’imposta dovuta, dovrà essere pagata entro il 30 settembre 2025, mentre il restante 40% dovrà essere versato entro il 30 novembre 2025. Il pagamento deve essere effettuato tramite il modello F24, come per altre imposte fiscali.

Implicazioni in caso di contenzioso o rimborsi

In caso di contenzioso fiscale o richieste di rimborso, le disposizioni relative alle imposte sui redditi si applicano anche all’imposta sostitutiva. Pertanto, le stesse procedure e tempistiche previste per le imposte ordinarie sui redditi si applicano anche per l’imposta sostitutiva in caso di controversie o di richiesta di rimborso da parte dei contribuenti.

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Perché usufruire di queste agevolazioni fiscali?

Le agevolazioni previste dalla Legge di Bilancio 2025 offrono una possibilità concreta per le società di estromettere dal regime d’impresa beni che non sono più necessari o che non generano reddito, con una tassazione decisamente più favorevole rispetto a quella ordinaria. Questo tipo di operazione può risultare vantaggiosa per i soci che desiderano liquidare o cedere beni non più funzionali all’attività aziendale.

Inoltre, l’assegnazione ai soci a condizioni fiscali agevolate consente di trasferire il patrimonio della società a costi inferiori rispetto alle procedure ordinarie, evitando così l’imposizione più pesante che si applicherebbe in caso di vendita o liquidazione completa. Questo consente alle società di razionalizzare il proprio patrimonio e di ottimizzare la gestione delle risorse.

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In conclusione, per tutte le società che detengono beni non strumentali e desiderano alleggerire il loro carico fiscale, la Legge di Bilancio 2025 rappresenta un’opportunità da valutare attentamente, con il supporto di un notaio specializzato per garantire la corretta applicazione delle norme fiscali. Per avere un preventivo notarile gratuito senza impegno, è possibile richiederlo mediante la piattaforma di NotaioFacile, in pochi semplici passaggi, senza alcun tipo di intermediazione.



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