Grande attenzione alla cultura, con le Grandi Mostre ai Musei San Domenico, giunte quest’anno al 20esimo anno di attività, ma anche alle esigenze del territorio in tema di sanità, università, sviluppo territoriale e categorie più fragili, in primis giovani e anziani.
C’è tanta carne al fuoco nel DPP 2025, il Documento Programmatico della Fondazione Cassa dei Risparmi di Forlì, presentato alla stampa questa mattina, nei sontuosi spazi del Palazzo del Monte di Pietà, in pieno centro cittadino. Presenti il presidente della Fondazione, Maurizio Gardini, il suo vice, Gianfranco Brunelli e il segretario, Andrea Severi.
“La fondazione è in buona salute – ha ribadito Gardini – e siamo molto attenti a conservare e implementare il suo patrimonio, che consideriamo un bene intergenerazionale di cui ci sentiamo custodi provvisori”. Patrimonio che, risorse immobiliari a parte, ammonta dal punto di vista finanziario a 540 milioni di euro in valore nominale, che salgono a 730 in quanto a valore di mercato.
Il 2024, come sottolineato dal presidente, è stato un anno molto positivo in cui la Fondazione è riuscita ad erogare circa 13 milioni di euro di risorse, oltre ai fondi straordinari, destinati al tema dell’alluvione, per il ripristino di alcune realtà, come nel caso dell’Università.
A maggio 2025 è previsto il rinnovo degli organi di indirizzo della Fondazione e da parte del presidente Gardini è stata offerta la disponibilità a proseguire nel mandato, nel caso sia richiesto.
CULTURA
Il presidente ha sottolineato il grande successo della mostra sui Preraffaeliti del 2024, premiata da prestigiosi riconoscimenti e considerata nel settore dell’arte la più grande mostra sul tema al mondo. “Non è semplice bissare un simile kolossal – ha commentato – ma il nostro impegno sulla cultura resta alto”. Perchè Forlì “non ha le ricchezze di Ravenna, non ha la storia di Ferrara, ma siamo riusciti a costruire un sistema culturale che porta enorme ricchezza al territorio e questo è il nostro valore aggiunto”.
Mentre si prepara l’apertura della prossima Grande Mostra, “Il ritratto dell’Artista”, in programma dal 23 febbraio al 29 giugno di quest’anno, c’è già fermento per l’allestimento del 2026, i cui lavori sono già in cantiere.
Accanto a questo, l’impegno è andato anche a sostegno di tanti altri progetti, cosiddetti “minori” e diffusi sul territorio.
SOSTEGNO AL TERRITORIO
Oltre al Bando di Distretto, che nel triennio 2024-26 mette a disposizione 1 milione e 400 mila euro per i progetti a sostegno dei Comuni del territorio forlivese, è già in cantiere, anche per i prossimi anni un impegno a fianco dei sindaci del territorio, per progetti costruiti insieme dai 9 comuni di crinale. Su questi, esiste già un primo finanziamento di 5 milioni e mezzo di euro che andrà attuato entro il 2029.
Inoltre, sono già stati stanziati 2 milioni di risorse per ripensare il territorio in funzione della sicurezza idrogeologica, a disposizione della struttura commissariale per la ricostruzione post alluvione. Fino ad ora non c’è stata la possibilità di utilizzarli, ma i contatti con il nuovo commissario Curcio sono già in essere.
UNIVERSITÀ: MEDICINA
Qui l’impegno pluriennale della Fondazione cuba 14 milioni di euro per la facoltà di Medicina, che sta ricevendo grande apprezzamento e la città è diventata una prima scelta degli studenti, ma “è necessario proseguire con azioni di sistema – precisa Gardini -, servono aule adeguate, contigue agli spazi dell’ospedale, affrontare il tema dei tirocini e dare risposta alla criticità degli affitti”. Attualmente gli iscritti sono a quota 130, con l’obiettivo di portarli a 150.
Entro il 2026 è stata annunciata l’inaugurazione di un nuovo studentato, frutto di una ristrutturazione immobiliare, che offrirà 120 posti letto in più. La progettualità va nella direzione di creare un vero e proprio Polo di formazione scolastica sanitaria, che contenga la preparazione delle figure mediche, di quelle infermieristiche e degli operatori sociosanitari.
POLO AEROSPAZIALE
È stata poi annunciata una svolta nella realizzazione del Polo tecnologico aerospaziale: a breve è attesa la formazione di una cabina di regia che metterà insieme le varie realtà che sul territorio lavorano in questo settore. A livello amministrativo, locale e nazionale, c’è convergenza in questo senso, ora si tratta di costruire la rete territoriale.
SANITÀ
Il presidente ha parlato anche di un “investimento straordinario di portata eccezionale” per portare al Morgagni-Pierantoni un macchinario tecnologicamente molto avanzato “presente in due sole altre sedi del territorio regionale”, che promette di migliorare significativamente l’operatività del Pronto Soccorso. Per vederlo disponibile forse servirà tutto il resto dell’anno, ma entro il 2026 ne è stata promessa l’operatività.
Sempre sul filone sanitario, è stato illustrato un progetto per la ristrutturazione e allestimento funzionale di un immobile di proprietà dell’Ausl, che andrà adibito alla cura e sostegno delle fragilità dei più giovani, in particolari persone autistiche, con disturbi dell’apprendimento e altre neurotipicità. Si tratta, ha sottolineato Gardini, di problematiche in continua crescita. L’immobile, che si trova in una sede distaccata rispetto all’ospedale, sarà pronto entro il 2025.
VOLONTARIATO
Continua l’impegno anche nei confronti delle tante realtà di volontariato del territorio forlivese: i bandi disponibili in questo campo vanno nella direzione di far crescere e consolidare la cultura dell’inserimento lavorativo delle persone svantaggiate.
Inoltre, è stato costituito un fondo di garanzia a sostegno degli investimenti di quelle organizzazioni che vogliono investire in progetti di crescita, trasformandosi in vere e proprie imprese sociali: per loro la Fondazione mette a disposizione la possibilità di tagliare anche di 2-3 punti percentuali i tassi di interesse correnti.
CASA ROMAGNA
Il progetto lanciato in piazza Saffi, nei locali che ospitarono Eataly, vedrà pienamente la luce entro la fine del 2025, promette il vice presidente Gianfranco Brunelli. “Per ora ne è stato completato un 50%, ma entro la fine dell’anno siamo fiduciosi di vederlo finito, con lo spazio cucina, i workshop e soprattutto la vetrina dei prodotti del territorio”.
È stato definito un “hub del territorio” e c’è l’impegno per renderlo un “progetto plurale”, per far sì che non avvengano più chiusure, nel caso che qualcuno decida di ritirarsi. Il ristorante, che chiuse mesi fa, verrà riaperto, assieme ad una rivendita di prodotti tipici, da un altro proprietario.
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