L’Estra verso il giro di boa, coach Okorn presenta la sfida contro la Pallacanestro Trieste

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di Letizia Gaeta 

PISTOIA – Un’Estra Pistoia Basket sempre più nei bassi fondi della classifica, si appresta a sfidare la Pallacanestro Trieste. Domani infatti alle ore 19.00 andrà in scena la quindicesima giornata del campionato LBA per la squadra biancorossa guidata da coach Okorn. La scorsa settimana contro la corazzata meneghina il PalaCarrara è tornato a farsi sentire e i giocatori di casa hanno retto il colpo almeno fino al termine del primo tempo, al rientro sul parquet talento ed esperienza hanno fatto la differenza e l’Olimpia è uscita vittoriosa da via Fermi. I miglioramenti intravisti proprio nel pomeriggio di domenica dovranno essere un punto di partenza a cui cercare di aggrapparsi per affrontare una risalita verso posizioni più tranquille che, ad oggi, appare non impossibile, ma certamente complicata.

coach Okorn

L’arrivo di Derek Cooke Jr, un centro puro e dalle caratteristiche sicuramente diverse rispetto a Silins, poco adatto a giocare da 5 di peso, cambierà l’assetto della squadra che, durante il girone di andata, ha dovuto abituarsi più e più volte a sistemi di gioco differenti:

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“Finalmente abbiamo il nostro “big guy”, qualcuno che potrà aiutarci molto sotto le plance, ma è ancora troppo presto per sapere quanto effettivamente potrà darci – ha esordito il tecnico in conferenza stampa – Ha potuto allenarsi con noi solo due giorni, cercando di dare il massimo e di assimilare il più possibile. Ovviamente ci sarà bisogno di tempo ma Derek è un giocatore che conosce e comprende il livello del campionato italiano. Al contrario di Cooke, Silins può ricoprire sia il ruolo di 4 che quello di 5 e potrà essere un’arma sia dal perimetro che in area, lo abbiamo già visto essere un fattore a rimbalzo, ma anche in transizione e con soluzioni come il pick-pop. Credo però che verrà utilizzato molto più spesso da ala grande, a fianco dello stesso Cooke”.

Il nuovo numero 10 dell’Estra sarà della partita già da domani. Con il suo innesto bisognerà cercare di capire in che modo far ruotare i giocatori e chi resterà in tribuna, ma coach Okorn sembra avere già le idee chiare almeno per la sfida di domani:

“Cooke giocherà domani perché abbiamo bisogno di qualcuno sotto canestro, dovrà aiutarci a risolvere la nostra più grande lacuna che è appunto quella dei rimbalzi. In campo ci saranno Christon, Forrest, Rowan, Kemp, Silins e appunto Cooke, rimarrà quindi fuori dalle rotazioni Paschall”.

Dopo aver giocato “solo” 21 minuti e aver saltato la sfida contro l’Olimpia Milano, Rowan Jr è pronto a tornare in campo nella partita di domani contro Trieste:  

“Certamente Rowan, così come altri giocatori, vorrebbero giocare tutti e i 40 minuti, magari allenandosi anche meno ma questo in un basket come quello europeo non è possibile a livello fisico. Potrebbe esserlo durante la stagione regolare in NBA dove tutto è un circo, ma non in Europa. Tornando alla domanda specifica su Maverick, sarà compito mio capire e decidere quanto farlo giocare e in quali momenti delle partite, anche a seconda delle situazioni e delle dinamiche che si creeranno”.

La Pallacanestro Trieste, una delle rivelazioni più sorprendenti del campionato, è attualmente settima in classifica con un bottino di 8 vittorie e 6 sconfitte e aritmeticamente certa di partecipare alle Final Eight di Coppa Italia che si terranno a Torino dal 12 al 16 febbraio 2025: 

“È una squadra salita dall’A2 che sta facendo una stagione al di sopra delle aspettative, una delle sorprese più grandi del campionato. È un gruppo intelligente, all’interno del quale ognuno conosce il proprio ruolo. Valentine e Ross sono certamente i due punti di riferimento del roster, due attaccanti puri che dovremo cercare di limitare il più possibile; senza dimenticarci di Brown che può spaccare la partita entrando dalla panchina e cambiando il ritmo di gioco; ci sono poi Brooks, Reyes e Johnson che sanno giocare a pallacanestro. Ma anche gli Italiani negli spot di 1 e 5 danno sempre un gran contributo quando entrano in campo. Dovremo essere molto bravi a capire chi sarà in campo per poter cambiare in corso d’opera attacco e difesa a seconda dei protagonisti presenti sul parquet. Solitamente attaccano nei primi secondi dell’azione, soprattutto in transizione, la chiave sarà riuscire a passare velocemente dall’attacco alla difesa.

Non abbiamo intenzione di andare lì con la bandiera bianca alzata, nonostante loro siano i favoriti, anzi cercheremo di rimanere in partita dal primo all’ultimo quarto per giocarci tutte le nostre carte”.

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