Valerio Spinella in arte ‘Fayna’ (nella foto) ci porta dietro le quinte di un’edizione speciale di Sky Calciomercato L’Originale, che, dopo una lunga pausa di 128 giorni, riparte da Siena per l’inizio della sua versione invernale. Questa nuova tappa del programma itinerante è molto più di una semplice trasmissione sportiva; è un viaggio che unisce la passione per il calcio e la scoperta di luoghi affascinanti, dove il lavoro dietro le quinte e l’impegno del team si fondono con l’esplorazione della storia e della cultura locale. Con un racconto che intreccia momenti di preparazione e svago, il dietro le quinte ci svela come nasce ogni puntata, mentre il team si sposta di città in città, creando un’atmosfera unica che va oltre le dinamiche del calciomercato per abbracciare la bellezza di una delle più iconiche città d’Italia.
Il racconto di Fayna nel dietro le quinte di Calciomercato L’Originale a Siena si sviluppa con una narrazione dettagliata della preparazione e delle dinamiche che caratterizzano il programma itinerante. Il team del programma riparte da Siena la sera dell’Epifania del 2025, pronto a entrare nel vivo della sua versione invernale. A differenza delle trasmissioni in studio, l’Originale on tour richiede un impegno maggiore da parte di tutti, che si spostano insieme come una squadra di calcio in ritiro. Il programma viene realizzato grazie all’impegno dietro le quinte di numerosi professionisti come registi, coordinatori e addetti alle luci, senza dimenticare l’importante ruolo dei video maker che si occupano di documentare la località ospitante attraverso immagini e videoclip.
Questo racconto è un viaggio che intreccia il dietro le quinte di un programma televisivo con la scoperta di una delle città più affascinanti d’Italia, unendo momenti di lavoro e di svago in un’esperienza che racconta sia l’aspetto professionale che quello umano dei protagonisti di Calciomercato L’Originale.
SIENA, DIETRO LE QUINTE DI CALCIOMERCATO L’ORIGINALE
di Valerio Spinella (Fayna) – Sky Sport Insider
Rieccoci dopo 128 giorni. Ci eravamo lasciati a Siracusa, con la chiusura del calciomercato estivo, a fine agosto. Ripartiamo da Siena, nella sera dell’Epifania del 2025. L’Originale torna nelle piazze d’Italia, nella sua versione itinerante invernale, ma come funziona? Come nasce un programma che va in onda dal lunedì al venerdì in diretta alle 23, quando si lavora in trasferta?
Generalmente, da quando il team dell’Originale è “on tour” – quindi dal gennaio 2023 – si parte da Milano e si raggiunge la destinazione prescelta insieme, come una squadra di calcio in ritiro. Spesso è un’unica struttura a ospitare il nostro gruppo di lavoro, che in media è composto da una dozzina di persone, senza contare gli ospiti che si alternano sul palco. La diretta televisiva “nasconde” alcune realtà imprescindibili che sono il motore di una macchina che non potrebbe mai funzionare senza chi lavora dietro le quinte: nessun programma televisivo potrebbe esistere senza avere sul posto figure come quella del regista, di un coordinatore giornalistico, di un responsabile della produzione, un direttore di palco e un addetto alle luci. E nel suo format itinerante l’Originale non potrebbe mai fare a meno di un video maker che dia quotidianamente risalto alle immagini della località che ci ospita: a lui spetta la realizzazione di videoclip che descrivono le attività che ci vengono proposte di giorno e infine il montaggio di una cartolina finale, riassuntiva della settimana.
Fatte queste premesse, torniamo al 5 gennaio. La vigilia del giorno che inaugura ogni tappa è dedicata al sopralluogo. La mia prima domenica del 2025 prevedeva quindi il viaggio da Milano a Siena in compagnia del nostro musicista, Leo Lagorio. Partenza alle 10 da casa mia, mini pausa caffè a mezzogiorno, arrivo a Siena alle 14. Nel frattempo si consumano una giornata di Serie A e di conseguenza anche di Fantacalcio. Mi illudo che sia la mia domenica trionfale, avendo schierato Piccoli nella giornata giusta, ma poi scoprirò di aver fallito lasciando in panchina Suzuki rischiando un Provedel nel derby. Col senno di poi non me la posso perdonare, ma onestamente non mi aspettavo che il Toro in casa non riuscisse a segnare nemmeno un gol al Parma. Dicevamo del sopralluogo, scusate. Il set del programma, per la tappa di Siena, è il complesso museale di Santa Maria della Scala, che si trova in piazza Duomo, esattamente di fronte all’ingresso del Duomo. Santa Maria della Scala un tempo era un ospedale, difficile da pensare alzando gli occhi e ammirando la Cappella del Manto e le altre opere d’arte presenti. Eppure è così, fino agli anni Novanta in questo posto sono nati tanti senesi. Noi abbiamo aggiunto lo “Sky touch”… Mi hanno messo nel sottoscala, postazione angusta ma suggestiva. Il palco di Bonan ha alle sue spalle la facciata del Duomo di Siena. Gianluca Di Marzio è sul campo: Piazza del Campo, vicoli caratteristici, stadio di Siena… ogni sera è una sorpresa.
Lunedì 6 gennaio – Pronti via, per la mattina del #Day1 ci diamo appuntamento in una delle piazze più belle del mondo, Piazza del Campo: con la sua forma a conchiglia è il cuore di Siena. Anche i bambini sanno che è qui che si svolge il palio. Il Comune ci mette a disposizione due guide e iniziamo a farci una cultura: per esempio, non tutti sanno che la città di Siena, fondata su tre colli, è divisa in “terzi”: il Terzo di Camollìa, il Terzo di Città e il Terzo di San Martino. Se vi state chiedendo da dove andasse in onda l’Originale, la risposta è “terzo di Città”, situato nella parte più alta e antica, che per l’appunto include il Duomo e il Santa Maria della Scala. Il nostro tour prosegue passando da Piazza del Mercato, che dall’alto ha la caratteristica di apparire come un tartarugone per via della sua forma che ricorda un carapace. Insieme alle nostre guide ripassiamo un po’ di vita senese: la città di Siena si lega indissolubilmente al Palio, che si tiene in Piazza del Campo ogni 2 luglio e ogni 16 agosto, quando dieci delle diciassette Contrade si sfidano a cavallo per vincere il “Drappellone”, un panno dipinto ogni due volte all’anno, spesso da artisti di fama mondiale. Una bella realtà in cui ci imbattiamo è quella delle Fontanine: ogni contrada ha una sua chiesa e una sua fontana, per il battesimo contradaiolo. Chi si occupa dei battesimi? Il Priore, che bagna leggermente la fronte del bambino con l’acqua della fontanina e gli consegna il fazzoletto. In una mattinata facciamo il pieno di storia e cultura, prima di provare la cucina locale: pranzo alla Compagnia dei Vinattieri, pici, ribollita e ricciarelli… senza esagerare però, perché il pomeriggio va dedicato tutto alla preparazione del programma.
Il debutto senese di Calciomercato l’Originale, la sera del 6 gennaio, offre tra le novità la presenza di un artista sul palco, il momento dell’Illustre e le anticipazioni dell’Originalino. Per chi non seguisse abitualmente il programma, stiamo parlando del giornale di cui sono modestamente direttore responsabile. Quando sta per scoccare la mezzanotte, infatti, mi piace condividere i titoli della prima pagina della rivista ufficiale del programma, con interviste esclusive e scoop. È un momento che i nostri ospiti spesso temono, ma per il momento non mi sono arrivate querele. Ma il calciomercato, nel frattempo, come procede? La sera del 6 gennaio coincide con il derby di Supercoppa Italiana in Arabia, una partita che riporta a sognare i tifosi del Milan, reduci da una vittoria in rimonta difficilmente pronosticabile. Conceiçao, febbricitante, balla in spogliatoio fumando il sigaro per festeggiare il trofeo raggiunto dopo appena una settimana dal suo arrivo. Questo risultato apre migliori orizzonti di mercato ai rossoneri, che comunque qualcosa avrebbero fatto, ma dopo questa botta di vita si vedono ancora più motivati a centrare un “posto Champions” in classifica. Di Marzio fa il nome di Rashford, su cui poi si inserisce sorprendentemente il Como. La squadra di Fabregas sarà la rivelazione del mercato di gennaio, questo mi sento già di dichiararlo.
Martedì 7 gennaio – Mattinata passata nel cuore di Siena tra Museo Civico, Buongoverno e Torre Mangia. Tra le varie sculture ammiriamo la lupa senese, perché dovete sapere che secondo la leggenda Siena fu fondata da Senio e Ascanio, figli di Remo in fuga dalla furia omicida di zio Romolo, che si portarono come simbolo la lupa capitolina. Restiamo incantati dalla Maestà di Simone Martini, celebre affresco nella sala del Mappamondo, poi ci prendiamo un bel quarto d’ora nella Sala della Pace, per osservare un ciclo di affreschi di Ambrogio Lorenzetti che si chiama Allegoria ed effetti del Buono e del Cattivo Governo, databile alla stagione 1338-39. Dopo la sessione di cultura facciamo un po’ di ginnastica: “leg day”, con la scalata della Torre del Mangia, simbolo di Siena. È una delle torri medievali più alte d’Italia: 87 metri per un totale di circa 400 scalini, che portano al Campanone, dedicato alla Madonna dell’Assunta, installato nel 1666. Da qui si può ammirare un panorama mozzafiato sull’intera città, questa è davvero una meta imperdibile per chi visita Siena.
Mercoledì 8 gennaio – Il mio diario oggi non può che aprirsi con la disavventura capitata a Marco Bucciantini. Mi trovo a colazione con Giancarlo e Barbara Marocchi quando ricevo un SOS da Buccia, che alloggia in un B&B di via Termini, stanza accanto alla mia. Un colpo d’aria ha fatto sbattere la porta del bagno mentre era dentro, fortunatamente con il cellulare appresso. La porta non si apre. Sfondarla pare brutto. Ingollo il mio cappuccino e vado a soccorrere Buccia, tra me e me sicuro che si tratti di un falso allarme. E invece aveva ragione: dall’interno non c’era modo di uscire da quel bagno. Fortunatamente aveva lasciato l’ingresso della stanza aperto, favorendo il mio eroico salvataggio. Ovviamente sarà l’apertura dell’Originalino.
L’8 gennaio è anche il giorno in cui ci raggiunge Fabio Quagliarella. Insieme si va alla scoperta di Palazzo delle Papesse, a due passi dal Duomo di Siena: qui ci tuffiamo in un percorso espositivo di arte contemporanea. La nostra guida ci introduce all’arte di Julio Le Parc, artista argentino ormai parigino d’adozione, che ha 96 anni. In questo percorso si osserva, si sperimenta, si mette alla prova il proprio occhio. È consigliato usare i propri smartphone per avere una percezione dell’opera che inizialmente l’occhio nudo non ha, scoprendo così quello che vuole dirci Le Parc, che fa un uso scientifico di colori e materiali. Questa mostra si tiene a Palazzo delle Papesse, che si chiama così perché fu papa Pio II a finanziarne la costruzione. Di fatto era la casa delle sorelle del Papa. Questo palazzo per anni è stato Casa della Banca d’Italia, c’è tuttora il caveau che si può visitare. Dopo anni di chiusura ha riaperto a settembre scorso grazie ad Opera Laboratori. In questo momento e fino al 16 marzo si può interagire con le opere di Julio Le Parc. Ma da aprile arriverà un’esposizione dedicata al fumettista e scrittore Hugo Pratt, “padre” di Corto Maltese. L’itinerario termina con l’ingresso all’altana dove è possibile ammirare il panorama a 360 gradi su Siena, la stessa altana da cui nel 1633, Galileo Galilei fece le sue osservazioni lunari con i suoi telescopi. Esperienza fantastica.
Giovedì 9 gennaio – Meravigliosa visita al Complesso Monumentale del Duomo di Siena. In mattinata ci hanno raggiunti Massimo Marianella, Aldo Serena, e Lorenzo Minotti, ma per l’occasione si è unito a noi anche Bernardo Corradi, che a Siena è di casa, ed era a conoscenza del programma del giorno. Ci siamo abbandonati alla nostra guida che ha tenuto per noi una lezione di arte e storia davvero appassionante. Certe meraviglie vanno viste dal vivo, non a caso milioni di persone ogni anno raggiungono apposta questa destinazione. Il Duomo di Siena sorge sull’acropoli della Città e custodisce al suo interno capolavori di Nicola e Giovanni Pisano, Duccio di Buoninsegna, Donatello, Pinturicchio, Raffaello, Michelangelo e Bernini. Del complesso monumentale fanno parte anche il Battistero, con il fonte battesimale recentemente restaurato e il Museo dell’Opera, celebre soprattutto per la grande pala d’altare con la Maestà di Duccio di Buoninsegna. Dal Museo, salendo lungo il chiocciolino dell’incompiuta facciata del “Duomo Nuovo” è possibile ammirare il più affascinante panorama della città e del paesaggio circostante dal cosiddetto Facciatone. Impossibile non farsi una foto ricordo da quassù. Ma state sempre attenti ai photobombing, molto di moda tra i turisti! Ovviamente io ci sono cascato in pieno.
Venerdì 10 gennaio – L’appuntamento che tutti aspettavamo. Dal centro di Siena ci spostiamo a Montalcino, città famosa per il vino. Qui iniziamo un percorso sensoriale ed emotivo alla scoperta del Brunello. Il nostro è un percorso immersivo ed emozionale alla scoperta del territorio di Montalcino: l’esperienza comincia da InChiostro, dove una postazione con visori di realtà virtuale chiamata InVolo consente di immergersi fra ville, castelli, vigneti e i piccoli paesi del vasto territorio comunale. Sembra di volare. La giornata continua tra la splendida chiesa di Sant’Agostino, il Museo d’Arte Sacra, il Museo Archeologico fino ad attraversare la storia del Brunello raccontata dai personaggi che l’hanno reso un mito. Dopo i video immersivi, risaliti nel chiostro scoperto, concludiamo quest’esperienza nel miglior modo possibile, presso l’Enoteca Bistrot del Tempio del Brunello. E qui abbiamo avuto la conferma che “In vino veritas”, perché quello che ci siamo detti a quel tavolo, noi di Calciomercato L’Originale, resterà tra quelle mura. Rientriamo a Siena e giunge l’ora dell’ultima diretta, poi si fanno le valigie, scalo a Milano e pronti per la prossima tappa: Sutrio, Friuli Venezia Giulia.
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