cosa è stato deciso in provincia di Foggia

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Il piano di dimensionamento scolastico approvato dalla Giunta regionale con delibera del 30 dicembre, ha senza dubbio acuito la rottura tra il presidente della Provincia di Foggia e sindaco di Vieste Giuseppe Nobiletti e il vicepresidente della Regione Puglia e assessore alla Sanità, Raffaele Piemontese, il quale ha proposto e ottenuto dall’esecutivo la fusione tra gli istituti Fazzini-Giuliani e l’I.p.e.o.a. Enrico Mattei della città del faro, che sancisce la perdita dell’autonomia dell’istituto alberghiero. 

Tuttavia, i sindacati hanno rivendicato la paternità dell’indicazione, giustificandola con una serie di osservazioni, a partire dal rafforzamento della stabilità dell’Iis ‘Fazzini-Giuliani’. In buona sostanza, per le organizzazioni sindacali Flc Cgil, Cisl, Snals Confals, Foggia Confals, Gilda e Di.s.Conf, “gli alunni potranno godere dei vantaggi di una scuola più stabile e radicata sul territorio che potrà godere dell’opportunità di esprimere la qualità della nuova e arricchita offerta formativa”.

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Il piano che aveva approvato la Provincia

Il liceo da San Nicandro a Cagnano

Con voto favorevole espresso all’unanimità dei presenti, in coda al 2024 la Giunta regionale ha approvato il piano di dimensionamento scolastico per il 2025/26 e la programmazione dell’offerta formativa del secondo ciclo d’istruzione per il triennio scolastico fino all’anno 2027/28, con alcune modifiche proposte dal vice di Michele Emiliano, l’assessore Raffaele Piemontese: ossia l’accorpamento all’istituto comprensivo statale-musicale Nicola D’Apolito di Cagnano Varano, del liceo Maria Immacolata, nato come costola del ‘De Rogatis-Fioritto’ di San Nicandro Garganico.

Ciò nonostante l’autonomia scolastica dell’istituto sannicandrese, che senza i 180 liceali conterà poco più di 400 alunni, è salva per il prossimo triennio. In una lettera rivolta a Piemontese alcuni docenti si dicono preoccupati per le future generazioni, per la loro formazione e le loro opportunità cognitive finalizzate a potenziare la piena fioritura delle loro attitudini.

“La nostra realtà storica come istituto di scuola superiore ha avuto un valore prezioso nel nostro tessuto sociale, così difficile e martoriato, ma ci appartiene, è la nostra struggente bellezza e risorsa straordinaria. Il nostro istituto per la vita dei nostri ragazzi ha avuto un ruolo fondamentale, l’obiettivo è sempre stato nutrire i loro rami verso la ricerca delle proprie potenzialità, la conoscenza di sé stessi per poi arrivare a diventare quello che si è. Sembra ovvio, ma non sempre si è pronti a conoscersi. Con la perdita dell’istituto Maria Immacolata di Cagnano, noi rischiamo di perdere la nostra identità, di spazzare via con un colpo di spugna un pezzo di storia irripetibile della nostra città. Il provvedimento della Regione Puglia espletato il 30 dicembre 2024 ha diviso una realtà che osmoticamente era una cosa sola, è stata la nostra condanna a morte”.

Tuttavia, la sede del liceo Maria Immacolata è rimasta la stessa di sempre, quella dell’istituto Nicola D’Apolito di Cagnano Varano. Difatti, l’adiacenza dei due istituti, è una delle motivazioni addotte in sede di decisione. Hanno inciso la flessibilità nell’utilizzo del personale, l’efficacia dei servizi, la risoluzione delle difficoltà proprie delle sedi staccate. E ancora, la rispondenza all’esigenza di una progettualità condivisa nel territorio. In più, viene spiegato, l’accorpamento consentirà la costruzione di un progetto educativo-didattico coordinato ed unitario, punta a ridurre i divari, a contrastare la dispersione scolastica e a rafforzare la formazione permettendo un più puntuale monitoraggio della frequenza degli studenti accompagnando l’alunno in tutto il suo percorso.

Dal canto suo, l’I.i.s.s. De Rogatis-Fioritto è chiamato a rivedere e a riorganizzare l’offerta formativa, per non correre il rischio, un domani, di perdere finanche l’autonomia scolastica.

La richiesta del sindaco di Peschici

Su proposta di Piemontese è stato attivato l’indirizzo di studio dell’anno scolastico 2025/26 LI04 ‘Liceo Linguistico’ presso l’I.i.s.s. Publio Virgilio Marone di Vico del Gargano; e presso il ‘Giuseppe Libetta’ di Peschici, l’It13 ‘Informatica e telecomunicazioni’ articolazione ‘Informatica’, ma a partire dall’anno scolastico 2027/28. Eppure la Provincia, il 6 novembre, aveva deliberato parere sfavorevole. Il sindaco Luigi D’Arenzo aveva replicato inviando una nota al dirigente del settore scolastico: ‘Ll’indirizzo Ite non soddisfa più le aspettative delle famiglie, in quanto avendo esaurito le esigenze del territorio sta arrivando alla naturale chiusura, senza più iscrizioni. La morfologia del territorio è tale da non consentire il raggiungimento in tempi adeguati della sede più vicina (Carpino). I mezzi di trasporto non forniscono una linea diretta Peschici-Carpino, per raggiungere l’Istituto bisognerebbe effettuare diversi cambi, costringendo gli studenti a levatacce. Il nostro territorio richiede una formazione più tecnologica e al passo con i tempi che ci consentirebbe di andare incontro anche alle esigenze degli studenti dei comuni limitrofi, i quali avrebbero le stesse difficoltà nel raggiungere l’unico istituto con indirizzo informatico con sede a Carpino’. 

Alla luce del piano approvato, il primo cittadino ha inoltrato una nota agli organi di stampa: “Ho ravvisato lo scarso rispetto istituzionale ricevuto nei confronti del Comune da me rappresentato e delle famiglie degli studenti, in quanto, dopo il diniegato parere da parte dell’ente Provincia, c’è stata una viva interlocuzione verbale con la dirigente provinciale del settore scolastico con la quale mi lamentavo delle risposte contenute ed allegate in delibera, che non teneva conto delle motivazioni sopra esposte e rappresentate. La dirigente mi assicurava che il tutto sarebbe stato rivisto favorevolmente, ma poi, in realtà, così non è stato, per posizioni non comprensibili, in considerazione del fatto che le distanze, utilizzando i mezzi pubblici, sono penalizzanti per i nostri studenti. Conseguentemente, in difesa di un diritto scolastico innegabile – che è quello di consentire ai ragazzi di Peschici di usufruire di un indirizzo scolastico all’avanguardia e coerente con le richieste formative del lavoro odierno –  mi sono rivolto alla Regione, alla quale spetta il compito di esprimersi riguardo l’opportunità di concedere un nuovo indirizzo. Tra l’altro il parere della Provincia non è vincolante in quanto il piano di dimensionamento scolastico anni 2025- 2028 è di competenza regionale.

Bisognava tutelare il diritto ad usufruire di un servizio scolastico utile a mantenere l’ autonomia dell’istituto omnicomprensivo di Peschici dato che l’indirizzo presente del tecnico turistico è in via di esaurimento per quanto alle iscrizioni e quindi permettere agli alunni di Peschici di usufruire di un ulteriore opportunità formativa senza sottoporre gli stessi e le famiglie a disagi di viaggi e levatacce per raggiungere i paesi limitrofi con i mezzi pubblici. Le beghe politiche e le divergenze le lasciamo ad altri noi siamo interessati solo alla formazione scolastica dei nostri studenti.

In conclusione la nostra richiesta è in netto contrasto al principio di polverizzazione dell’offerta formativa in quanto Peschici e tutti i paesi del Gargano Nord si trovano a soffrire, per motivi morfologici e di organizzazione della rete di trasporti pubblici-viabilità, una condizione di isolamento e disagio nel raggiungere i paesi limitrofi. Quindi la richiesta di un indirizzo tecnico con articolazione informatica va a completare l’offerta formativa per il nostro istituto, che presenta già un liceo scientifico, molto frequentato, e un istituto tecnico turistico in via di esaurimento di iscrizioni. Al contrario, senza l’approvazione del nuovo indirizzo tecnico informatico, avremmo la polverizzazione con mancanza di iscrizioni da parte degli studenti e per questo è importante che la Regione autorizzi già per l’anno scolastico 2025-2026 di esso”.

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Le scuole Murialdo e San Giovanni Bosco

Sempre su proposta di Piemontese, hanno mantenuto l’attuale assetto le scuole San Giovanni Bosco e Murialdo di Foggia, con buona pace per entrambi i dirigenti scolastici. Nel tavolo tecnico era stata proposta la fusione per la creazione di un istituto comprensivo per un totale di 1462 iscritti. Il Comune aveva chiesto il mantenimento dell’attuale assetto e in subordine, di dare seguito ad un solo accorpamento invece di due. Invece, con verbale del 16 settembre la Provincia si era espressa a favore. L’ufficio scolastico regionale, in egual modo, pur rilevando una consistenza numerica di popolazione scolastica elevata, aveva espresso parere favorevole all’ipotesi di riorganizzazione regionale. L’intervento del vicepresidente della Regione Puglia ha scongiurato la fusione per il prossimo triennio.

Gli altri provvedimenti

Su proposta dell’assessore regionale all’Istruzione, Sebastiano Leo, mantengono l’attuale assetto l’I.p.e.o.a. Michele Lecce e il liceo Maria Immacolata di San Giovanni Rotondo. Inoltre, è stato deciso per l’accorpamento all’I.c. Pascoli-Forgione dell’I.c. Melchionda-De Bonis, previo scorporo del punto di erogazione di via Lauriola per accomparmento ad altro istituto scolastico e l’accorpamento all’I.c. Dante-Galiani del punto di erogazione di via Lauriola.

Nell’istituto comprensivo P. Rosati di Biccari, che già incorpora le scuole d’infanzia, primaria e secondaria di primo grado Strizzi di Alberona, le scuole d’infanzia e primaria di Biccari, l’infanzia, la primaria e la scuola secondaria di primo grado di Roseto Valfortore, sono stati assorbiti i plessi scolastici dei comuni di Motta  Montecorvino e Volturino.

Approvata la nuova istituzione scolastica derivante dall’accorpamento dei punti di erogazione di scuola dell’infanzia, primaria e secondaria di primo grado attivi nei comuni di Celenza Valfortore, Carlantino e San Marco La Catola con l’I.c. Mandes di Casalnuovo Monterotaro.

Autorizzata la fusione tra il circolo didattico San Ciro e l’I.c. De Amicis-San Pio XII, quindi la nascita del nuovo istituto comprensivo, per un totale di 1210 iscritti, ipotesi ritenuta coerente dal punto di vista territoriale (per la vicinanza dei plessi) e dal punto di vista numerico per la creazione di un istituto normodimensionato.

L’iter di approvazione del Piano

Con deliberazione di Giunta regionale n. 1151 del 07/08/2024 erano state approvate le Linee di indirizzo per il dimensionamento scolastico per l’a.s. 2025/26 e programmazione dell’offerta formativa per il triennio scolastico 2025/26, 2026/27 e 2027/28, che riportano i criteri per la definizione, in base a un processo partecipato, dell’assetto delle istituzioni scolastiche per l’a.s. 2025/26 e dell’offerta formativa, ovvero gli indirizzi di studio, articolazioni e opzioni attivabili presso ogni punto di erogazione del secondo ciclo, per il triennio scolastico 2025/26, 2026/27 e 2027/28.

In particolare, tenuto conto che il decreto 127 del 30/06/2023 definisce che il numero di sedi scolastiche attivabili in Puglia 2025/26 è pari a 565, corrispondenti ad un ugual numero di autonomie scolastiche con un dirigente scolastico e un direttore dei servizi generali ed amministrativi, in Puglia è stata prevista una riorganizzazione delle istituzioni scolastiche regionali con una riduzione di 18 autonomie rispetto alle 583 attualmente attive.

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Riguardo all’offerta formativa – visto che l’obiettivo del Piano è quello promuovere una strategia unitaria di sviluppo del territorio, rafforzando il dialogo tra enti locali, istituzioni scolastiche e formative, e partner istituzionali e sociali, anche attraverso iniziative e incontri coordinati dalla Regione, favorendo la continuità educativa e l’orientamento, per contrastare la dispersione scolastica e garantire un approccio integrato all’apprendimento lungo tutto l’arco della vita, oltre che quello di elevare il livello qualitativo dell’offerta formativa, migliorando le competenze degli studenti in un mercato del lavoro sempre più competitivo e in continua evoluzione – sui criteri per la definizione delle linee di indirizzo e su una prima bozza delle stesse, sono stati svolti confronti con l’ufficio scolastico regionale per la Puglia e le organizzazioni sindacali di settore il 09/07/2024, nonché con le province e la città metropolitana di Bari il 22/07/2024.

Nell’ambito del procedimento si sono svolti i tavoli tecnici (a Foggia il 16 settembre 2024) tra ciascuna provincia, la Regione e l’ifficio scolastico regionale per la Puglia, finalizzati a definire le azioni di riorganizzazione delle istituzioni scolastiche anche sulla base delle eventuali proposte avanzate dagli stakeholders. Si sono svolte, inoltre, su base provinciale, le conferenze per la programmazione dell’offerta formativa tra la Regione, l’ufficio scolastico regionale per la Puglia, ciascuna provincia, le organizzazioni sindacali e i rappresentanti del mondo datoriale, imprenditoriale, produttivo.

Entro ottobre le istituzioni scolastiche e i comuni interessati hanno presentato le proprie osservazioni o ulteriori proposte sulle ipotesi di riorganizzazione delle istituzioni scolastiche e le istanze per l’offerta formativa definite nei tavoli provinciali.

Il piano provinciale di dimensionamento scolastico e programmazione dell’offerta formativa per la Provincia di Foggia è stato approvato con deliberazione del Presidente n. 205 del 06 novembre 2024. Con Dgr n. 1539 del 18/11/2024 è stata approvata la modifica delle Linee di indirizzo, prevedendo il differimento al 30 dicembre 2024 del termine del 30 novembre 2024.

Con nota prot. n. 70873 del 20/11/2024, acquisita al prot. con n. 578127 del 20/11/2023, la direzione generale dell’ufficio scolastico regionale per la Puglia ha trasmesso il parere di competenza sui piani provinciali. Successivamente ai termini riportati nelle Linee di indirizzo alcuni degli enti coinvolti nel procedimento hanno trasmesso per le vie brevi, al di fuori del procedimento, ulteriori istanze, richieste e pareri, le quali sono state comunque oggetto di istruttoria nell’ambito del procedimento di formazione Piano.

Il 25 novembre e il 9 dicembre si sono svolti i tavoli di confronto con le organizzazioni sindacali di settore e l’ufficio scolastico regionale sui contenuti dei piani provinciali e del parere reso dall’ufficio scolastico. Alla luce delle risultanze del procedimento di formazione del Piano e del confronto con le organizzazioni sindacali di settore, con nota dell’11 dicembre, per il 16 successivo, l’assessorato regionale ha indetto una riunione della conferenza di servizi istruttoria simultanea, per il procedimento di formazione del Piano.

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Alla riunione hanno partecipato le cinque province, la città metropolitana di Bari e l’ufficio scolastico regionale per la Puglia. Successivamente, il 23 dicembre, si è svolto un aggiornamento del tavolo di confronto con le organizzazioni sindacali di settore e l’ufficio scolastico regionale per la Puglia sugli esiti della suddetta conferenza di servizi.



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