Riforma Valditara 4+2: privatizzazione becera travestita da innovazione epocale

Effettua la tua ricerca

More results...

Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors
Filter by Categories
#finsubito

Finanziamenti e agevolazioni

Agricoltura

 


di Mario Pomini

Non è difficile osservare come il governo di destra-destra abbia un una spiccata vocazione eversiva. Le rotture delle regole istituzionali a volte sono molto modeste, ma non per questo meno significative. Uno di questi casi minori è la decisione inaspettata del ministro Valditara di spostare la data di iscrizione per le scuole superiori. Quest’anno le iscrizioni si apriranno il 21 gennaio (invece dell’8 come previsto) e si chiuderanno il 20 febbraio (invece che il 31 gennaio). La scelta di spostare all’ultimo momento le date ha sorpreso le scuole ed è stata motivata dal ministro con l’esigenza di “garantire una più ampia attività di orientamento da parte delle scuole e consentire alle famiglie di poter effettuare una scelta ponderata”.

Qui ci sono due aspetti da considerare, di metodo e di contenuto. Sul metodo, il ministero ha scavalcato come al solito le scuole e sembra dimenticare che per tutto dicembre gli istituti hanno presentato i loro percorsi alle famiglie con la “scuola aperta” e altre iniziative. D’altra parte, le famiglie si sono date da fare per acquisire le informazioni necessarie andando in pellegrinaggio nelle varie sedi. Nulla poteva giustificare questo spostamento che inevitabilmente inciderà su tutto l’iter amministrativo, se non un fastidioso e inutile paternalismo autoritario.

Prestito personale

Delibera veloce

 

La richiesta ministeriale, in realtà, nasconde qualcosa di ben diverso. Che cosa dovrebbero valutare più attentamente in questi giorni aggiuntivi le famiglie? Qui il pensiero va inevitabilmente alla riforma dell’istruzione tecnico-professionale varata l’anno scorso, il percorso 4+2. Questo nuovo percorso fortemente voluto da Valditara, che lo ha addirittura anticipato con decreti a dubbio di costituzionalità, è stato sonoramente bocciato dalle famiglie e dalle scuole l’anno scorso, ma il ministro non si dà per vinto e si concede i tempi supplementari. Poiché tuttavia non è cambiato nulla, dubito che i genitori e i docenti muteranno orientamento. C’è da aspettarsi una nuova bocciatura, ampiamente annunciata.

Ricordiamo alcune caratteristiche molto negative del fallimentare progetto Valditara. Prima dal lato delle famiglie e degli studenti.

1. Il percorso di quattro anni non assegna più il titolo precedente agli studenti dei tecnici (geometra, perito, ecc…) che quindi vengono scippati di una essenziale qualifica professionale.
2. Il percorso scolastico si allunga di due anni. Non si finisce più a 19 ma a 20.
3. I due anni finali sono di norma a pagamento come nel caso degli studi universitari.
4. La qualità della docenza non è garantita dalla scuola pubblica ma da fondazioni controllate sostanzialmente dalle imprese private, con una scarsa presenza del pubblico.

Dal lato dei docenti che dovrebbero approvare la sperimentazione, la situazione è ancora meno positiva.

1. La riduzione del percorso di un anno significa che ogni istituto perderà il 20% dei docenti nelle materie generaliste.
2. Nel percorso biennale finale il 60% dei docenti proviene dal mondo delle imprese senza qualifiche specifiche, come laurea o altro titolo.

Mettendo insieme tutti questi aspetti, non sorprende che solo un misero 1% delle scuole interessate abbia approvato la sperimentazione Valditara, non certo le migliori. Nemmeno il ministro comunque è convinto delle sue idee, o forse manca di coraggio, dal momento che ha lasciato ancora alle scuole la scelta se aderire oppure no. Una riforma cosiddetta epocale non può essere facoltativa! Le scuole dal canto loro hanno bocciato quasi all’unanimità questa dichiarata e dannosa privatizzazione dell’istruzione superiore.

Il modello 4+2 che Valditara sta cercando di vendere molestamente alle famiglie italiane dilatando i tempi è cervellotico e reazionario oppure ha un suo fondamento razionale? Qui la discussione, che il ministro ha negato, sarebbe interessante. Questo modello in Europa lo ritroviamo solo in Francia e in Spagna, Paesi dove uno studente su tre frequenta questi corsi biennali specialistici equipararti al livello universitario. Si tratta di un segmento dell’istruzione di successo e pienamente gestito dal pubblico. In Francia poi l’età scolare obbligatoria è stata portata a diciotto anni, per cui è del tutto comprensibile che la parte professionalizzante sia lasciata a un biennio finale. Il modello francese poteva essere un ottimo punto di riferimento per gli ultimi arrivati come noi, ma per la sua realizzazione avrebbe richiesto idee e soprattutto risorse. Invece Valditara ha seguito la scorciatoia fallimentare e francamente avvilente della privatizzazione a carico delle famiglie.

Siamo di fronte a un ministro incompetente, in malafede, vittima del suo furore ideologico o al servizio di Confindustria e affini? Non saprei, ciascuno può scegliere un suo personale giudizio. Di sicuro Valditara è un ministro che andrebbe subito rottamato per il bene della scuola superiore italiana perché recidivo negli errori. Una sperimentazione clamorosamente fallita andrebbe ritirata. Direi che le famiglie devono essere grate ai docenti che hanno respinto una proposta eversiva di privatizzazione della scuola superiore, ancora più negativa e classista della vecchia scuola idealista del duo Croce-Gentile del 1923 che ancora fieramente resiste.

Contabilità

Buste paga

 

La scuola superiore italiana ha bisogno di riforme, questo è sicuro. Ma non devono uscire dal cappello ideologico di un ministro che promette una scuola per i talenti e invece disegna una scuola buona nemmeno per l’impresa. Che poi tocchi a un professore universitario di diritto romano, quindi ben piantato nell’area umanistica, a consegnare mezza scuola superiore al mondo di Confindustria è una delle tante e assurde contraddizioni del tempo presente.

Il Fatto Quotidiano, 11 gennaio 2024



Source link

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Source link

Dilazione debiti

Saldo e stralcio