Spiagge della Guadalupa: Un Patrimonio a Rischio?

Cocco a rischio sulle celebri e splendide spiagge della Guadalupa. Cosa sta succedendo e perchè il pericolo è davvero grosso.

Le magnifiche spiagge della Guadalupa, incorniciate da iconiche palme da cocco, stanno affrontando una minaccia esistenziale. Questo paradiso caraibico è vittima di un problema duplice: l’erosione costiera e una letale malattia che colpisce gli amati alberi di cocco. La situazione è così grave che gli ambientalisti si chiedono se la futura scogliera sarà priva di queste maestose piante, simboli per antonomasia dei tropici. L’idea che il clima in cambiamento possa mettere a repentaglio queste colonne portanti del paesaggio affascina e al contempo preoccupa.

Nella famosa spiaggia di La Perle, rinomata per la sua sabbia dorata e le onde di un turchese brillante, si stanno compiendo passi importanti. Ubicata nel comune di Deshaies, nel nord di Basse-Terre, la rimozione di alcune palme da cocco è ora una realtà. “Non abbiamo ancora deciso quanti alberi toglieremo”, afferma Rona Dacourt, leader di un progetto europeo di conservazione della biodiversità locale.

Minaccia Invisibile: L’Erosione Costiera

Le palme da cocco, sebbene affascinanti, sono sotto accusa per il loro ruolo nell’erosione delle spiagge.

Abbiamo osservato che la costa sta arretrando a nord della spiaggia di La Perle

dichiara Dacourt. E com’è possibile che queste piante pacifiche possano diventare antagoniste della natura stessa? Piantate dagli abitanti locali o da semi portati dalle onde, queste palme giocano un ruolo nel fenomeno dell’erosione. Uno studio del Dipartimento Ambiente, Pianificazione e Abitazione locale indica che il loro sistema radicale, limitato a meno di un metro quadro, è inefficace nel mantenere la sabbia saldamente ancorata. E quando la forza delle mareggiate abbate le palme, l’erosione accelera.

La palma da cocco è una specie alloctona

spiega Julien Lorthios dall’Ufficio francese per la Biodiversità. Gli esperti propongono di sostituire progressivamente queste palme con specie endemiche, più capaci di frenare l’erosione, anche spostando quelle già presenti più nell’entroterra.

L’Ombra della Malattia: Ingiallimento Letale

Pur essendo un peccato perdere le palme da cocco, molti sostengono che il calore delle sabbie e l’accoglienza delle acque rimangano inalterati. Tuttavia, questi alberi iconografici sono minacciati anche da un male che non si può semplicemente reimpiantare: l’ingiallimento letale. Questa malattia, veicolata da un insetto subdolo simile a una minuscola cicala, ha portato alla distruzione di decine di palme nella zona.

La malattia è in grado di condannare un albero a mostrare i primi sintomi,

nota Fabian Pilet del CIRAD, citando casi simili nei Caraibi e oltre. Il male non è nuovo; è persino menzionato in un antico poema haitiano del XIX secolo.

Il segnale d’allarme è quando le giovani noci di cocco cadono e le foglie iniziano a ingiallire,

spiega Aurore Cavalier di Fredon Guadeloupe, un gruppo specializzato nella salute delle piante. Tuttavia, per confermare la presenza della malattia, è necessario un esame di laboratorio. La contagiosità del male obbliga a scegliere l’abbattimento tempestivo per proteggere le piante ancora sane.

Una Battaglia in Costante Evoluzione

Nonostante l’ombra della malattia, le autorità mantengono la calma. Il commercio di noci di cocco in Guadalupa è ancora informale, dominato da venditori ambulanti di acqua di cocco e fortemente dipendente dal turismo. La preziosa immagine delle palme continua a essere un motivo d’attrazione per i visitatori.

Il problema, però, persiste. Anche se non sono ancora stati trovati metodi di cura, si possono attenuare gli effetti reimpiantando alberi per ogni palma abbattuta. Finora, sono stati individuati nove focolai della malattia, sparsi nel variegato panorama dell’arcipelago, su proprietà pubbliche e private.

Continuare ad osservare è cruciale,

aggiunge Pilet. Le autorità sperano che misure più efficaci possano essere implementate prima che la situazione peggiori.