“Dieci espulsioni in pochi mesi, sui furti abbiamo dato risposte. Il territorio rimane sicuro”

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“Macerata è salita al quarto posto nella classifica nazionale sulla sicurezza. Un dato molto positivo, ma che va anche mantenuto per le alte, e giuste, aspettative da parte dei cittadini. Stiamo lavorando per assicurare questo livello su tutto il territorio provinciale, e in particolare sulla costa che, come avevo ritenuto fin dal mio arrivo, merita un’attenzione particolare”. Parte da qui l’analisi del questore Gianpaolo Patruno, al comando della polizia provinciale dalla fine di maggio. “Abbiamo messo in campo numerosi servizi di controllo straordinario del territorio, non solo a Macerata e Civitanova ma anche a Recanati e Porto Recanati, Matelica, Tolentino o San Severino, anche con il reparto prevenzione crimine. Credo sia un segnale importante per i cittadini”.

Al suo arrivo aveva parlato dell’attenzione sui giardini Diaz e la stazione, come zone di spaccio. Com’è oggi la situazione?

“Non ci sono zone più interessate da questo fenomeno, che comunque esiste ovunque. Sotto questo profilo, per quanto riguarda la situazione dei giardini e non solo, segnalo che abbiamo molto implementato gli accompagnamenti alla frontiera di extracomunitari, anche alla luce di indicazioni ministeriali. Le persone che non avevano titolo per essere qui sono state accompagnate non ai Cpo, ma ai paesi d’origine come Tunisia, Albania, Egitto o Nigeria. In particolare, si è trattato di dieci soggetti che non solo erano clandestini, ma avevano anche precedenti per vari reati. È stata una operazione chirurgica. Uno in particolare era stato accusato di una rapina in strada a una donna a Civitanova. Se ci sono persone che possono creare una turbativa, cerchiamo di avvalerci di tutti gli strumenti a nostra disposizione, come il Dacur, il divieto di frequentare determinati locali, o il Daspo per gli impianti sportivi, o gli ammonimenti per casi particolari legati a criticità nei rapporti interpersonali; di questi ultimi ne sono stati emessi venti. O ancora le sospensioni delle licenze in base al Testo unico delle leggi di pubblica sicurezza”.

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Passando dalla prevenzione alla repressione, quanti sono stati arresti e sequestri?

“Abbiamo messo a segno diverse operazioni importanti contro lo spaccio nei mesi scorsi, sequestrando una prima volta 57 chili di hashish, poi 13 chili e poi 6 chili, oltre a diversi sequestri di cocaina. Gli arresti sono stati 53, ma il dato è parziale perché abbiamo lavorato più volte, e non solo collaborato, con le altre forze dell’ordine e anche con le polizie di altre città, penso ad esempio a Fermo o Prato. Questo è un aspetto a cui tengo molto”.

A Civitanova i cittadini chiedono da tempo più pattuglie, soprattutto il sabato pomeriggio e la sera. Cosa è stato fatto?

“Ci siamo adoperati con servizi costanti e controlli straordinari coordinati, soprattutto contro il fenomeno delle risse i cui autori sono stati identificati. Una risposta c’è stata. Abbiamo coinvolto anche carabinieri e guardia di finanza, e anche la Polfer per i controlli all’arrivo alla stazione. Però c’è anche un discorso di licenze ai locali in centro, che non è competenza della polizia. Si tratta di contemperare le esigenze di divertimento dei cittadini, quelle delle attività e quelle di ordine pubblico: è il discorso della sicurezza partecipata e integrata. Il sindaco ora dovrebbe firmare l’ordinanza con il divieto di somministrazione di alcolici oltre una certa ora. Noi abbiamo proceduto dove necessario con la sospensione della licenza, provvedimento scattato anche per una armeria in provincia”.

È aumentato invece negli ultimi mesi il numero di furti.

“Su questi reati rispetto al 2023 c’è una criticità in provincia, ma una risposta è arrivata. C’erano stati ad esempio degli episodi ai danni degli autogrill, e anche in quel caso i responsabili sono stati fermati”.

Per la questura c’è anche l’impegno relativo alle partite di calcio: ha rilevato qualcosa di particolare sotto questo profilo in provincia?

“C’è un forte campanilismo, perché molte squadre militano nelle stesse serie minori, e le partite sono sentite. Poi dobbiamo tenere conto dei gemellaggi tra le tifoserie. Domenica scorsa ad esempio si sono affrontate Sambenedettese e Recanatese, con oltre 500 tifosi attesi a Recanati e intrecci con le tifoserie di Fermana e Maceratese. Grazie a una vera e propria cabina di regia a livello regionale, gestita dalla questura di Macerata, è andato tutto liscio. Le partite comunque sono un settore che ogni fine settimana ci impegna molto”.

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La buona notizia, conclude il questore Patruno, è che il ministero ha inviato quattro nuovi ispettori a Macerata, due dei quali andranno a Civitanova, e 13 agenti, tre dei quali per il commissariato costiero.



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