Dallo scorso anno si parla di Isee senza titoli di Stato, senza libretti e buoni fruttiferi, ma neanche a inizio 2025 la novità è stata resa operativa, anche se alla fine del 2024 sembrava essersi mosso qualcosa in tal senso. Lo schema di Dpcm per modificare il regolamento dell’Isee è arrivato alla Camera dei Deputati ormai da qualche mese e tra i vari correttivi prevede anche una norma che renderà, finalmente, operativa la novità prevista dalla Legge di Bilancio 2024 che, fino a ora, è rimasta non applicata.
La modifica, che molti attendevano già nel 2024, quindi, sarebbe dovuta entrare in vigore nel 2025, dopo aver ottenuto i pareri delle commissioni parlamentari.
Le modifiche all’Isee 2025
La profonda revisione del calcolo dell’Isee avrebbe dovuto portare cambiamenti soprattutto nella fotografia del patrimonio mobiliare delle famiglie. Così come previsto dall’articolo 1, comma 183 della Legge di Bilancio 2024, infatti, dal calcolo dell’Isee dovrebbero uscire i titoli di Stato, i buoni fruttiferi e i libretti di risparmio postale fino a un valore complessivo di 50.000 euro. Entro questa soglia, quindi, tutti i prodotti finanziari a garanzia dello Stato, non appena apportata la modifica al regolamento, non dovrebbero avere rilevanza sull’Isee familiare.
La modifica avrà come effetto quello di far diminuire l’Isee per le famiglie che hanno queste tipologie di prodotti finanziari (sempre fino al limite di 50.000 euro)e la conseguenza sarà di una maggior spesa da parte dello Stato per l’erogazione delle prestazioni legate all’Isee (che ricordiamo essere sempre più numerose), prima fra tutte l’assegno unico (visto che per molte delle altre è richiesto un Isee talmente basso da rendere la novità trascurabile).
Istruzioni e regole per modifiche Isee
Le prime istruzioni operative per escludere dall’Isee i buoni fruttiferi, ititoli di Stato e i libretti di risparmio postale sono arrivate lo scorso 31 ottobre, con quasi un anno di ritardo.
Le istruzioni operative fornite dall’Agenzia delle Entrate lo scorso 31 ottobre, però, sono quelle dirette agli operatori finanziari che sono tenuti a fornire tramite comunicazione del controvalore dei titoli posseduti dalle persone fisiche entro i 50.000 euro.
L’Isee è uno strumento che serve a valutare la condizione economica di un nucleo familiare per stabilire se lo stesso o un soggetto componente ha diritto ad agevolazioni o bonus.
Per il calcolo dell’Isee è necessario fornire una serie di documenti che riguardano i patrimoni mobiliari e immobiliari di ogni componente del nucleo familiare.
La Legge di Bilancio 2024 ha previsto l’esclusione dal’Isee dei titoli di Stato e tutti gli altri prodotti finanziari a garanzia Statale. Una novità piuttosto importante che prometteva di abbassare il calcolo dell’Isee non solo sottraendo i Btp, ma anche i buoni fruttiferi postali e i libretti postali per importi fino a 50.000 euro.
L’Inps con il messaggio 165 dello scorso 12 gennaio aveva chiarito che la novità non sarebbe stata immediata poiché necessitava di una modifica del regolamento dell’Isee (per il quale occorre un apposito decreto attuativo).
L’Isee rinnovato per il 2024, quindi, non ha recepito la novità in questione.
Il provvedimento dell’Agenzia delle Entrate per l’Isee
Con il provvedimento 398752 del 31 ottobre 2024 l’Agenzia delle Entrate prevede che gli operatori finanziari sono tenuti a comunicare i titoli in possesso delle persone fisiche e il riferimento è a quelli nel limite dei 50.000 euro. Questi dati, comunicati dagli operatori finanziari, poi, confluiranno direttamente nella DSU precompilata per la determinazione dell’Isee.
Il provvedimento rappresenta un passo avanti per quel che riguarda l’Isee senza titoli di Stato, libretti postali e buoni fruttiferi.
L’applicazione della norma richiede altri passaggi abbastanza importanti come un decreto attuativo che aggiorni il regolamento dell’Isee. Basti pensare che per il 2024 le risorse che erano destinate all’esclusione dall’Isee di titoli di Stato e buoni fruttiferi sono state destinate parzialmente alla copertura del bonus Natale.
Da considerare, inoltre, che la Legge di Bilancio 2025 ha previsto ulteriori esclusioni dall’Isee (ad esempio il valore dell’assegno unico per il diritto al bonus nido).
Cosa dovrebbe essere escluso dall’Isee?
La Legge di Bilancio di quest’anno prevede l’esclusione dal calcolo Isee dei prodotti finanziari di raccolta del risparmio con obbligo di rimborso assistito dalla garanzia dello Stato.
I prodotti che, quindi, dovrebbero uscire dal calcolo dell’Isee (nel limite dei 50.000 euro) sono:
- Bot;
- Ctz;
- Btp;
- Cct;
- buoni fruttiferi postali;
- libretti di risparmio postale.
Il possesso di questi titoli di investimento, fino a 50.000 euro, non dovrebbero avere rilevanza nel calcolo Isee, ma per l’entrata in vigore della novità bisogna attendere un apposito provvedimento.
Esclusione Isee, quanto bisogna attendere?
Dopo più di un anno dal momento che la modifica è stata prevista, si sta ancora aspettando l’approvazione definitiva del decreto e, quindi, la disciplina Isee anche per il rinnovo 2025, a cui si stanno apprestando moltissime famiglie, rimane immutata con l’obbligo di indicare tutti i rapporti familiari posseduti al 31 dicembre 2023.
Per l’applicazione effettiva dell’esclusione dei titoli di Stato e degli altri investimenti a garanzia statale si attende l’ok da parte della Corte dei Conti, il nulla osta della Presidenza e la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale. Una volta effettuati tutti questi passaggi, poi, è necessario attendere le istruzioni operative dell’Inps per la compilazione della nuova Dsu.
Pensare che la novità possa entrare in vigore nelle prossime settimane è abbastanza improbabile visto che si è in piena campagna di rinnovo per l’Isee.
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