Alta Velocità: Toscana e Arezzo insistono per la soluzione Rigutino

Effettua la tua ricerca

More results...

Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors
Filter by Categories
#finsubito

Dilazione debiti

Saldo e stralcio

 


Una seduta congiunta del consiglio provinciale e del consiglio comunale di Arezzo, aperta alla partecipazione di un numeroso pubblico, si è svolta ieri nella Sala dei Grandi del Palazzo della Provincia. Al centro il tema della realizzazione della nuova stazione dell’Alta Velocità e della sua localizzazione. L’ipotesi di Creti, nel comune di Cortona – caldeggiata nei mesi scorsi dal Ministero delle Infrastrutture e appoggiata dalla precedente giunta regionale dell’Umbria a guida Tesei – ha incontrato una generale contrarietà, che il sindaco di Arezzo Alessandro Ghinelli ha sintetizzato con un netto “meglio nulla che Creti”. La realizzazione di una nuova stazione dell’Alta Velocità sottrarrebbe infatti ad Arezzo l’attuale servizio di interconessione alta velocità-linee locali, pertanto, argomento Ghinelli, collocarla a Creti “per noi sarebbe un disastro”.

Viceversa il primo cittadino aretino ha ribadito la propria preferenza per la collocazione a Rigutino, che è stata appoggiata anche dai rappresentanti della Regione Toscana presenti all’incontro, a cominciare dal presidente Eugenio Giani: “Dal punto di vista del buonsenso, della razionalità, dell’efficacia e del percorso, a mio giudizio Rigutino è l’unica vera soluzione funzionale per poter creare una stazione Medioetruria”, ha detto, mostrandosi ottimista rispetto a una possibile intesa con la nuova presidente dell’Umbria Stefania Proietti: “È donna di straordinaria sensibilità, ha già riconosciuto la necessità di fare le cose insieme ragionandone con spirito aperto, quindi sono molto fiducioso nella chiacchierata che faremo”. Diversa la valutazione rispetto al rapporto con il governo: “In questi quattro anni evidentemente le scelte hanno portato le risorse nazionali in altre direzioni, come il Ponte di Messina, quindi se l’orientamento è questo ci vorranno diversi anni per trovare i finanziamenti per la stazione Medioetruria”. Per questa ragione, ha detto Giani, “dobbiamo dare ai cittadini risposte immediate chiedendo al ministero di intensificare i collegamenti con Arezzo e Chiusi”.

Sulla stessa linea l’assessore regionale alle infrastrutture Stefano Baccelli: “La scelta di Creti non è stata assolutamente condivisa con la Regione Toscana, e nella storia della Repubblica Italiana non ricordo di un’opera di interesse statale localizzata in una regione senza il nulla osta la volontà di quella regione. Atteso che la volontà della Regione Toscana non è certo la realizzazione a Creti, credo che sia evidente che non si possa realizzare lì la nuova stazione Medioetruria”. Da tutti gli studi, “se letti con con serietà”, ha aggiunto Baccelli, “emerge Rigutino come soluzione migliore, ma ritengo prioritario in questa fase rafforzare la presenza dei treni di Alta Velocità ad Arezzo e a Chiusi”.

Finanziamenti personali e aziendali

Prestiti immediati

 

Il cambio della guardia alla guida della Regione Umbria è stato commentato con favore anche dal capogruppo del PD in consiglio regionale Vincenzo Ceccarelli, che vi legge la possibilità di “recuperare serietà, coerenza con i dati e quell’oggettività che era stata utilizzata nello studio del 2014”. Il successivo studio che ha invece indicato Creti come soluzione migliore, secondo l’ex presidente della provincia, è “viziato da almeno tre elementi”, cioè la modifica della pesatura dei criteri di valutazione, come l’importanza dello scambio ferro-ferro, l’assenza della partecipazione delle Università (“soggetti meno permeabili ai condizionamenti politici”) e il fatto che “su Creti si continua considerare come bacino di convenienza anche la città di Arezzo e le sue vallate, ma non è così”. Anche per Ceccarelli, comunque, ci vogliono subito più treni di Alta Velocità ad Arezzo e a Chiusi”. Favorevole a Rigutino anche il presidente della provincia Alessandro Polcri, che ha ricordato il consenso su questa soluzione dell’intera Alta Valle del Tevere, compresa quella ricadente sul lato umbro del comprensorio.

La seduta si è protratta per cinque ore con l’intervento di numerosi rappresentanti di categorie economiche, associazioni e cittadini, oltre ai consiglieri provinciali e comunali. La maggior parte delle prese di posizione hanno sposato la causa di Rigutino, ma non sono mancati coloro che hanno chiesto di puntare in modo prioritario sul potenziamento dell’esistente. Al termine è stato votato un atto di indirizzo che richiede, in sintesi, di “sostenere il progetto di realizzazione della stazione Alta Velocità Medioetruria, con particolare riferimento alla localizzazione in Arezzo-Rigutino; promuovere un tavolo tecnico per individuare, nell’immediato, le soluzioni possibili per potenziare i servizi AV e le stazioni di Arezzo e Chiusi; e richiedere al governo un impegno concreto per i pendolari della linea Arezzo-Firenze”. L’atto ha ottenuto l’unanimità dei voti del consiglio provinciale, mentre nel consiglio comunale di Arezzo si è registrato il no del rappresentante del Movimento 5 Stelle Michele Menchetti, che si è detto contrario alla realizzazione della stazione dell’Alta Velocità per i dubbi che i numeri della potenziale utenza giustifichino l’infrastruttura, il costo, l’impatto ambientale e le modalità di raggiungimento.



Source link

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Source link