Bergamo. Un passo deciso e continuo verso la progressione della ricerca scientifica e nella prevenzione delle malattie rare. Al Centro Congressi di Bergamo si è svolta la 32ª edizione della cerimonia di consegna delle borse di studio e del premio annuale della Fondazione ETS Armr (Aiuti Ricerca Malattie Rare).
Numerosi gli ospiti e i soci presenti nella mattinata di sabato 18 gennaio: tra loro Vittoria Guadalupi presidente della Fondazione, la sindaca di Bergamo Elena Carnevali, il presidente fondatore dell’istituto Mario Negri Silvio Garattini , il direttore dell’Asst Papa Giovanni XXIII Francesco Locati, il professore Giuseppe Remuzzi, il delegato provinciale Simone Tangorra, la fondatrice presidente emerita di Armr Daniela Gennaro Guadalupi, gli assessori regionali Claudia Terzi e Guido Bertolaso, i senatori Sandro Sisler e Alessandra Gallone.
Un sostegno ai giovani ricercatori del valore di 340 mila euro tra borse di studio, Career Development Program, supporto alla formazione extra bando, Grant di Ricerca e Paper Award, per favorire il lavoro, in tutto l’arco annuale, al Centro di Ricerche Cliniche dell’Istituto Mario Negri nelle sedi di Ranica e del Kilometro Rosso. “La scintilla accesa in noi dal Prof. Silvio Garattini – sottolinea Vittoria Guadalupi – e dalla fondatrice emerita Gennaro nel 1993 continua ad illuminare il nostro camino di volontari, donatori e amici sostenitori della ricerca scientifica che progetta il futuro, la conoscenza, l’aiuto e la speranza. Tutti noi volontari scegliamo liberamente senza fini di lucro di donare il nostro tempo, le nostre capacità e talenti, le nostre relazioni per far progredire insieme a voi la ricerca scientifica”.
“Ho sempre partecipato con grande senso di appartenenza – così la sindaca Carnevali -; divulgare il messaggio è fondamentale: informare, creare incontri nel territorio bergamasco. Esprimo un enorme gratitudine ai professori Garattini e Remuzzi. Dobbiamo alimentare sempre di più la voglia di mantenere i nostri ricercatori migliori e più qualificati, offrendo conoscenze e cura per alimentare una possibilità terapeutica. Come amministrazione staremo sempre a fianco, diventando lo strumento in grado di sostenere sempre la ricerca scientifica”.
Una ricerca che prosegue anche grazie al grandissimo appoggio di realtà ed eccellenze del territorio bergamasco, come nel caso dell’ospedale Papa Giovanni: “Solo unendo le forze possiamo dare il meglio – dichiara Locati -. L’unione tra l’istituto Mario Negri e l’Asst è veramente vitale per costruire una ricerca sempre più all’avanguardia. Parliamo di una fondazione in grado di unire tanti importanti elementi della nostra società, senza dimenticare il grande ruolo dei ricercatori, ai quali voglio ricordare l’appoggio costante del nostro ospedale”.
Una storia, quella di Armr che nasce da lontano, a partire da quell’idea di ricerca sviluppata dal luminare Silvio Garattini: “Ho iniziato questo lavoro dopo essere diventato perito chimico e dal 1953 ho iniziato a fare le mie prime ricerche, misurando i farmaci presenti nel sangue e nei tessuti. Le cose sono andate avanti e nel 1957 sono stato due mesi negli Stati Uniti, implementando notevolmente la mia conoscenza, capendo come la ricerca fosse un’attività da fare a tempo pieno. Fino ad ora queste malattie rare non pensiamo che possano essere curate; in realtà per farne fronte si dovrebbe aumentare la ricerca che riguarda l’evitabilità di queste patologie non solo l’aspetto genetico, di fronte anche a situazioni molto importanti. Bisogna pensare a trovare rimedi, ma ricordandoci anche che alcune sono evitabili eliminando dei fattori di comportamento potenzialmente dannosi. Pongo come nuovo traguardo un centro europeo di ricerca”.
Da lì l’incontro tra la presidente Daniela Gennaro Guadalupi e lo storico professore nell’ormai lontano 1993 che ha cambiato la storia dell’associazione: “Il grande avversario era il tumore – sottolinea Guadalupi – e l’idea di dare tutte queste energie e spazi per la ricerca scientifica mi sembrava una pazzia, ma che mi ha affascinato sin da subito. Ho deciso quindi di riunire i club services dispersi per il territorio e 27 su 28 hanno deciso di aderire, contribuendo alla costruzione dei laboratori. Dopo aver costruito questo fantastico centro di ricerca abbiamo, sempre sotto consiglio di Garattini, pensato alla formazione di una fondazione che ci ha portato a tagliare enormi traguardi, arrivando a toccare ben 15 delegazioni”.
Ecco i nomi dei ricercatori meritevoli: Michelle Prioli Miranda Soares, Elena Romano, Marco Varinelli, Laura Locatelli, Annamaria Morotti, Melissa Balsamo, Serena Capelli, Donata Santarsiero, Benedetta Petrarca, Siria Pasini, Valeria Guaschino, Alessandra Bovio, Diego Fidone, Sistiana Aiello, Piera Trionfini, Alexandru Scarlat, Matteo Breno, Elena Carrara, Andrea Mangili, Alberto Arrigoni, Luca Solivieri, Serena Capelli, Michela Chiappa, Giulia De Simone e Serena Capelli.
In conclusione, è stato anche consegnato il premio Armr 2025 alla professoressa Maria Cristina Messa, ex ministra dell’Università nel governo Draghi, per “il suo impegno nella valorizzazione della ricerca e dell’innovazione” durante il periodo da rettrice dell’Università Milano Bicocca.
“Di malattie rare – aggiunge Guido Bertolaso – con Garattini ce ne siamo occupati tantissimo, lavorando insieme anche sui cosiddetti farmaci orfani. Oggi stiamo facendo grandissimi passi avanti, conosciamo molto meglio le malattie rare. Il tutto è possibile grazie all’elemento fondamentale della ricerca. In Lombardia sono circa 100mila i soggetti con malattie rare che vengono costantemente seguite per garantire una terapia efficace”.
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