Camera di Commercio. Il settore agroalimentare nelle Marche, aggiornamento a Gennaio 2025

Effettua la tua ricerca

More results...

Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors
Filter by Categories
#finsubito

Finanziamo agevolati

Contributi per le imprese

 


    • Nel 2023 la crescita delle esportazioni marchigiane di prodotti agroalimentari ha subìto un fortissimo rallentamento: il valore è stato di 564,1 milioni di euro, con un lieve incremento pari a +1,2% rispetto al 2022, anno in cui invece aveva realizzato un balzo del +20,4%[1].

    In entrambi gli anni l’andamento del settore risulta essere non troppo dissimile rispetto a quello complessivo delle vendite all’estero marchigiane, considerate al netto del settore farmaceutico], che hanno avuto un incremento pari a +22,1% nel 2022 e successivamente una modesta flessione nel 2023 (-1,1%). Per entrambi gli aggregati si evidenzia quindi un andamento sfavorevole del 2023 se confrontato con quello dell’anno precedente.


    Marche – Esportazioni di prodotti agroalimentari, anni 2023 e 2022

    Valori assoluti in euro e variazione percentuale

      2022   2023   Var. % 2023/2022
    Prodotti dell’agricoltura, della silvicoltura e della pesca 138.702.289 123.697.110 -10,8%
    Prodotti alimentari, bevande e tabacco 418.578.476 440.378.298 5,2%
    Totale agroalimentare 557.280.765 564.075.408 1,2%

    Fonte: Istat, Coeweb

    Carta di credito con fido

    Procedura celere

     

    Elaborazione: Ufficio Studi e statistica, Camera di Commercio delle Marche

    Nel 2023 si divaricano nelle Marche le tendenze dei due comparti che compongono il settore: mentre i prodotti dell’agricoltura, silvicoltura e pesca, pari a 123,7 milioni di euro, fanno rilevare una contrazione del           -10,8% (dopo due anni di progressivo aumento), la componente più rilevante, rappresentata dai prodotti di trasformazione manifatturiera dell’alimentare, bevande e tabacco, prosegue invece la crescita che si protrae da diversi anni, raggiungendo il valore di 440,4 milioni di euro (+5,2%), e, pur rallentando molto la sua corsa, riesce complessivamente a più che controbilanciare il calo delle esportazioni dei prodotti dell’agricoltura, silvicoltura e pesca, mantenendo positivo il segno complessivo.


    Marche – Esportazioni di prodotti agroalimentari per provincia, anni 2023 e 2022

    Valori assoluti in euro e variazione percentuale

      2022 2023 Var. % 2023/2022
    Pesaro e Urbino 140.895.288 114.650.939 -18,6%
    Ancona 177.553.933 177.851.884 0,2%
    Macerata 117.556.441 125.620.797 6,9%
    Ascoli Piceno 102.753.356 119.153.014 16,0%
    Fermo 18.521.747 26.798.774 44,7%
    Marche 557.280.765 564.075.408 1,2%

    Fonte: Istat, Coeweb – Elaborazione: Ufficio Studi e statistica, Camera di Commercio delle Marche

    La provincia con il valore maggiore di esportazioni agroalimentari si conferma quella di Ancona, con 177,9 milioni di euro nel 2023 (il 31,5% del totale regionale), ma in sostanziale stabilità su base annua (+0,2%).

    Solamente la provincia di Pesaro-Urbino nel 2023 mostra un calo e per giunta consistente (114,7 milioni di euro il suo export di settore; -18,6%); per il resto il trend è positivo, meno ampio per la provincia di Macerata (125,6 milioni di euro; +6,9%) e più intenso per quelle di Ascoli Piceno (119,2 milioni di euro; +16%) e Fermo (26,8 milioni di euro; +44,7%), provincia che tuttavia ha valori di esportazione molto più contenuti rispetto alle altre, e dunque più facilmente soggetta a variazioni percentuali ampie.


    Esportazioni agroalimentari delle Marche per provincia

    Richiedi prestito online

    Procedura celere

     

    Prendendo in esame un arco temporale più ampio, dal 2013 al 2023, le esportazioni agroalimentari marchigiane hanno avuto un trend generalmente espansivo. Nel 2023 esse superano di circa il 69% il valore del 2013.

    Confronto numeri indice delle esportazioni delle Marche del settore agroalimentare e totale esportazioni –  Anni 2013-2023 (anno base 2013=100)

    In termini d’incidenza sulle esportazioni totali marchigiane, quelle agroalimentari negli ultimi anni hanno rappresentato una quota attorno al 3%, con una tendenza crescente (3,9% nel 2020). Nel 2022, se si considerano le esportazioni marchigiane totali, l’incidenza del settore agroalimentare si ridimensionerebbe al 2,4%, per poi risalire al 2,8% nel 2023. L’andamento di tale quota nell’ultimo biennio risente tuttavia degli elevatissimi valori delle esportazioni marchigiane in tale periodo rispetto alla media degli anni precedenti, per via del peculiare andamento del comparto degli articoli farmaceutici, chimico-medicinali e botanici, che ne ha innalzato il valore su livelli eccezionali, superiori ai 20 miliardi di euro (oltre 22 miliardi nel 2022), per poi “scendere” a quasi 20 miliardi l’anno successivo (negli anni precedenti il valore si aggirava invece attorno agli 11-12 miliardi di euro).

    • La composizione merceologica delle esportazioni agroalimentari regionali

    Il settore agroalimentare è dato dall’aggregazione dei prodotti dell’agricoltura, della silvicoltura e della pesca e dei prodotti trasformati dal settore manifatturiero, vale a dire i prodotti alimentari, le bevande e il tabacco.

    Composizione percentuale delle esportazioni agroalimentari delle Marche

    Anni 2013-2023

    Nel 2023 i prodotti di trasformazione manifatturiera accrescono di nuovo la loro quota sul totale delle esportazioni del settore agroalimentare, portandosi al 78,1% (440,4 milioni di euro), mentre i prodotti dell’agricoltura, silvicoltura e pesca registrano un’ulteriore diminuzione della propria incidenza, che si ferma a 21,9% (123,7 milioni di euro).

    Dilazioni debiti fiscali

    Assistenza fiscale

     

    Le voci di maggiore incidenza per le Marche, tra i prodotti del settore dell’agricoltura silvicoltura e pesca, sono senza dubbio i prodotti delle colture agricole non permanenti, che ne hanno spesso segnato l’andamento complessivo; dopo un biennio di diminuzioni (2020-2021), nel 2022 erano tornate a crescere superando i 62 milioni di euro, ma nel 2023 sono scese a circa 39 milioni di euro. Di rilievo anche i prodotti della pesca e dell’acquacoltura, che dopo il calo del 2019, sono cresciuti fino al 2021, per flettere nel 2022; nel 2023 tornano a crescere e si attestano a oltre 62 milioni di euro.  Queste due voci nel periodo in esame hanno rappresentato una quota rilevantissima delle esportazioni del settore primario, e sebbene essa sia in calo negli ultimi anni, nel 2023 ne costituiscono ancora circa l’82%.

    Per quanto riguarda invece i prodotti di trasformazione manifatturiera, le voci di maggior rilievo sono quelle degli altri prodotti alimentari (140 milioni di euro nel 2023), delle bevande (quasi 74 milioni di euro), seguite dai prodotti da forno e farinacei (oltre 61 milioni di euro), da carne lavorata e conservata e prodotti a base di carne (59 milioni di euro) e oltre che da frutta e ortaggi lavorati e conservati (40 milioni di euro). I prodotti del settore nel 2023 si presentano in parte in crescita e in parte in calo rispetto all’anno precedente; il calo maggiore in senso assoluto è quello delle bevande, mentre la crescita più ampia (sempre in termini assoluti) è quella degli altri prodotti alimentari oltre a quella della carne lavorata e conservata e prodotti a base di carne.


    Esportazioni di prodotti agroalimentari delle Marche, per gruppi di merci

    valori assoluti in migliaia di euro

      2018 2019 2020 2021 2022 2023
    Prodotti di colture agricole non permanenti 49.584 68.606 51.952 45.618   62.511   39.124  
    Prodotti di colture permanenti 3.033 4.086 2.232 5.681   10.864   11.799  
    Piante vive 6.240 7.526 7.058 10.097   10.486   9.259  
    Animali vivi e prodotti di origine animale 608 532 428 401   407   496  
    Piante forestali e altri prodotti della silvicoltura 239 288 284 265   242   322  
    Legno grezzo 114 610 886 636   278   207  
    Prodotti vegetali di bosco non legnosi 172 103 93 235   294   266  
    Pesci e altri prodotti della pesca; prodotti dell’acquacoltura 43.946 37.002 48.722 56.191   53.621   62.224  
    Totale Agricoltura, silvicoltura e pesca                         103.937 118.753 111.654 119.125   138.702   123.697
                 
    Carne lavorata e conservata e prodotti a base di carne 25.935 30.227 29.478 38.951   48.816   59.475  
    Pesce, crostacei e molluschi lavorati e conservati 10.939 9.798 9.874 14.555   11.704   11.268  
    Frutta e ortaggi lavorati e conservati 28.163 31.611 30.347 35.303   42.587   40.397  
    Oli e grassi vegetali e animali 3.095 3.207 3.276 3.081   4.729   5.429  
    Prodotti delle industrie lattiero-casearie 12.668 13.160 16.110 19.228   27.326   32.679  
    Prodotti della lavorazione di granaglie, amidi e prodotti amidacei 3.199 2.957 2.637 2.946   3.971   5.461  
    Prodotti da forno e farinacei 32.627 42.182 52.583 52.658   59.370   61.658  
    Altri prodotti alimentari 84.573 92.083 85.148 93.706   128.193   140.783  
    Prodotti per l’alimentazione degli animali 12.517 6.311 19.674 16.464   9.685   8.742  
    Bevande 65.446 71.005 61.112 65.937   81.397   73.790  
    Tabacco 884 1.176 3.075 1.006   803   696  
    Totale alimentari, bevande e tabacco 280.046 303.716 313.313 343.834   418.578   440.378
                 
    Totale Agroalimentare 383.983 422.469 424.967 462.959   557.281   564.075

    Fonte: Istat, Coeweb

    Elaborazione: Ufficio Studi e statistica, Camera di Commercio delle Marche

    Contributi e agevolazioni

    per le imprese

     

    1. I mercati di destinazione del settore agroalimentare marchigiano

    L’Europa assorbe gran parte delle esportazioni agroalimentari marchigiane: nel 2023 sono state 420,1 milioni di euro (74,5% del totale), prevalentemente verso la UE a 27 Paesi post Brexit (320,9 milioni di euro) e meno verso gli altri paesi europei (99,3 milioni di euro); per entrambe le aree l’andamento è stato in crescita su base annua (+6,3% per la UE e +8,9% per i paesi europei non appartenenti alla UE).

    Andamenti favorevoli si riscontrano per diverse altre aree, mentre alcune hanno invece segno negativo, tra queste ultime due di rilievo sono l’America settentrionale (49,4 milioni di euro; -11,6%), per via del calo verso gli Stati Uniti, e il Medio Oriente (35,1 milioni di euro; -32,8%) in ragione in particolare della forte contrazione di acquisti di prodotti dell’agricoltura, silvicoltura e pesca da parte degli Emirati Arabi Uniti.

    Notevoli sono anche le esportazioni, in lieve crescita, verso l’Asia Orientale (36,4 milioni di euro; +1,5%).


    Esportazioni agroalimentari delle Marche per area geografica di destinazione

    Valori assoluti in euro e variazione percentuale – anno 2023 e 2022

      2022 2023 Var. % 2023/2022
    EUROPA 392.979.550 420.105.460 6,9%
       Unione europea 27 post Brexit 301.853.194 320.852.496 6,3%
       Paesi europei non Ue 91.126.356 99.252.964 8,9%
    Africa 9.663.806 11.552.223 19,5%
    America settentrionale 55.915.079 49.403.160 -11,6%
    America centro-meridionale 7.844.547 8.271.495 5,4%
    Medio Oriente 52.234.914 35.085.195 -32,8%
    Asia centrale 1.036.666 914.657 -11,8%
    Asia orientale 35.859.097 36.408.225 1,5%
    Oceania e altri territori 1.747.106 2.334.993 33,6%
           
     MONDO 557.280.765 564.075.408 1,2%

    Fonte: Istat, Coeweb

    Elaborazione: Ufficio Studi e statistica, Camera di Commercio delle Marche

    Dilazione debiti

    Saldo e stralcio

     


    Marche – esportazioni del settore agroalimentare per principali Paesi anni 2021-2023

    (ordine decrescente in base al valore 2023 – primi 10 Paesi) – Valori assoluti in euro

      Prodotti dell’agricoltura, della silvicoltura e della pesca     Prodotti alimentari, bevande e tabacco
    PAESI 2021 2022 2023   PAESI 2021 2022 2023
    Spagna 40.459.727 37.586.457 40.695.774   Germania 48.684.289 56.357.386 60.911.907
    Germania 9.421.076 13.919.863 17.569.020   Stati Uniti 31.118.669 46.054.767 40.065.880
    Emirati Arabi Uniti 21.890.223 33.953.715 14.793.211   Francia 25.886.373 35.193.011 30.183.586
    Francia 8.391.282 10.896.544 13.066.455   Albania 21.364.116 25.732.493 26.862.848
    Portogallo 8.553.836 5.820.620 9.839.441   Regno Unito 18.247.461 19.446.026 23.320.113
    Austria 2.573.962 2.714.732 2.807.261   Spagna 12.344.629 17.554.778 21.807.168
    Svizzera 2.338.941 2.887.957 2.716.620   Grecia 12.587.324 17.200.266 15.822.289
    Giappone 2.127.827 3.365.510 2.371.700   Paesi Bassi 15.252.053 15.467.937 14.089.896
    Croazia 1.736.725 2.161.312 2.217.622   Svizzera 10.337.053 13.451.466 13.437.827
    Paesi Bassi 3.284.089 3.161.765 2.127.383   Corea del Sud 10.031.014 12.887.445 13.153.418

    Fonte: Istat, Coeweb

    Elaborazione: Ufficio Studi e statistica, Camera di Commercio delle Marche

    • Le tendenze dei primi nove mesi del 2024

    Nei primi nove mesi del 2024 il settore agroalimentare regionale evidenzia un miglioramento: ha infatti realizzato esportazioni per un valore di 428 milioni di euro, con un incremento del +5,3% rispetto allo stesso periodo del 2023[3], grazie principalmente alla crescita delle esportazioni di prodotti di trasformazione, alimentari, bevande e tabacco (+5,1% per un valore di 334,5 milioni di euro di vendite all’estero), alla quale  si è aggiunta quella dei prodotti dell’agricoltura, bevande e tabacco (93,5 milioni di euro; +5,8%)[4].  

    L’andamento positivo si riscontra in tre delle cinque province marchigiane: con la crescita più debole per la provincia di Pesaro-Urbino (83,6 milioni di euro; +2,3%), per salire con quelle di Ancona (144,0 milioni di euro; +7,8%) e di Ascoli Piceno (91,4 milioni di euro; +12,4%). In calo, contenuto, risulta la provincia di Macerata (90,1 milioni di euro; -0,3%), mentre più accentuato è quello di Fermo (19,0 milioni di euro; -3,5%)

    Sotto il profilo merceologico, i maggiori contributi alla crescita tendenziale dell’agroalimentare marchigiano nel gennaio-settembre 2024 sono giunti in particolare “pesci e altri prodotti della pesca; prodotti dell’acquacoltura” (53,9 milioni di euro; +15%), mentre per le trasformazioni si evidenziano i “prodotti da forno e farinacei” (48,4 milioni di euro; +12,9%) e maggiormente gli “altri prodotti alimentari” (112,9 milioni di euro; +9,4%).

    Assistenza per i sovraindebitati

    Saldo e stralcio

     

    A frenare maggiormente la crescita hanno invece contribuito i “prodotti delle colture agricole non permanenti” (21,1 milioni di euro; -19,5%) e le bevande (49,1 milioni di euro; -10,1%).

    Per quanto riguarda infine le aree geografiche di destinazione, fatta eccezione per le varie aree dell’Asia, tutte in calo[5], per le altre le tendenze sono favorevoli, con particolare evidenza per la UE (248,4 milioni di euro; +4,9%),alla quale si allinea perfettamente quelladei paesi europei non appartenenti alla Ue (74,2 milioni di euro; +4,9%), e per l’America settentrionale (38,4 milioni di euro; +17,9%).


    • Le imprese del settore agroalimentare

    Alla data del 30 settembre 2024 il settore agroalimentare delle Marche è costituito da 23.696 imprese registrate[6], delle quali 23.328, vale a dire il 98,4% del totale, sono attive.

    Il settore dell’agricoltura, silvicoltura e pesca ne costituisce la componente largamente preponderante, poiché le sue imprese registrate, che sono 21.887  pesano per il 92,4%, mentre le industrie di alimentari e bevande sono di gran lunga minoritarie, fermando il loro numero a 1.809 e la loro quota al 7,6%. Considerando l’Italia nel complesso la quota per le imprese di trasformazione del settore è un po’ più elevata, attestandosi all’8,8%.

    In un orizzonte temporale di medio-lungo periodo (dal 2013) si osserva che le imprese del settore agricoltura silvicoltura e pesca marchigiane sono orientate a una progressiva diminuzione numerica, piuttosto consistente, proseguita in sostanziale continuità anche negli ultimi difficili anni segnati dalla pandemia e dall’emergenza sanitaria prima e dagli eventi bellici poi, con tutte le loro conseguenze anche economiche[7].

    A un maggiore livello di dettaglio la componente di gran lunga numericamente più rilevante, quella delle coltivazioni agricole e produzione di prodotti animali, caccia e servizi connessi (A01 della classificazione ATECO 2007), 21.097 le sue imprese registrate al 30 settembre 2024, è stata segnata da una progressiva riduzione dello stock di imprese registrate (con effetti su tutto il settore): tra la fine del 2013 e la fine del settembre 2024 sono ne sono così venute a mancare oltre 8mila.

    Le imprese del comparto manifatturiero alimentari, bevande e tabacco, dal canto loro, hanno avuto per una certa parte dello stesso periodo un andamento crescente, almeno fino al 2016-2017, per poi rimanere abbastanza stabili fino al 2019. Anche per loro poi, a partire dal 2020, l’andamento temporale del numero delle imprese registrate risulta orientato alla contrazione, sebbene in misura decisamente meno intensa di quanto si evidenzi per il settore primario, almeno fino al 2023.

    Richiedi prestito online

    Procedura celere

     


    Imprese registrate del settore agroalimentare (divisioni ATECO 2007) e imprese registrate totali delle Marche al 31.12 degli anni 2013-2023 e al 30.09 del 2024

    Divisione A 01 Coltivazioni agricole e produzione di prodotti animali, c… A 02 Silvicoltura ed utilizzo di aree forestali A 03 Pesca e acquacoltura C 10 Industrie alimentari C 11 Industria delle bevande Totale agroalimentare Totale Economia
    2013 29.210 275 697 1.814 93 32.089 174.857
    2014 28.134 284 697 1.857 98 31.070 173.735
    2015 27.503 280 705 1.873 107 30.468 173.223
    2016 26.885 272 701 1.896 113 29.867 171.984
    2017 26.405 280 696 1.895 117 29.393 171.855
    2018 25.912 276 676 1.889 119 28.872 169.861
    2019 25.178 267 649 1.891 122 28.107 168.067
    2020 24.583 277 653 1.878 115 27.506 166.341
    2021 24.197 272 645 1.858 118 27.090 165.127
    2022 23.174 256 614 1.822 117 25.983 157.883
    2023 21.857 246 586 1.783 114 24.586 152.947
    2024* 21.097 226 564 1.701 108 23.696 145.836

    Fonte dati: Infocamere-Unioncamere, Movimprese

    Elaborazione: Ufficio Studi e statistica, Camera di Commercio delle Marche

    Il restringimento numerico è una tendenza che riguarda complessivamente l’intero tessuto imprenditoriale regionale nel medio-lungo periodo, sia che si prendano in considerazione gli anni precedenti lo shock pandemico, sia il periodo successivo, accelerandosi tuttavia negli ultimi anni, come già evidenziato. Il trend in diminuzione accomuna le Marche e l’Italia con riferimento al settore primario (agricoltura, silvicoltura e pesca), mentre l’industria alimentare e delle bevande appare caratterizzata anche a livello nazionale da una maggiore stabilità numerica, con una fase prima crescente e successivamente in diminuzione, come risulta anche, debolmente, per il tessuto imprenditoriale italiano complessivamente considerato.


    Marche: Imprese registrate del settore agroalimentare (divisioni ATECO 2007) per provincia al 30 settembre 2024

    Divisione Ancona Ascoli Piceno Fermo Macerata Pesaro e Urbino Marche
    A 01 Coltivazioni agricole e produzione di prodotti animali, c… 4.847 3.016 2.776 6.159 4.299 21.097
    A 02 Silvicoltura ed utilizzo di aree forestali 39 54 12 59 62 226
    A 03 Pesca e acquacoltura 123 86 62 130 163 564
    C 10 Industrie alimentari 402 325 233 385 356 1.701
    C 11 Industria delle bevande 35 31 8 19 15 108
    Agroalimentare 5.446 3.512 3.091 6.752 4.895 23.696
    Totale Economia 38.037 21.350 18.767 33.824 33.858 145.836
    Incidenza % Agroalimentare /Totale Economia 14,3% 16,4% 16,5% 20,0% 14,5% 16,2%

    Fonte dati: Infocamere-Unioncamere, Movimprese – Elaborazione: Ufficio Studi e statistica, Camera di Commercio delle Marche

    Sotto il profilo della forma giuridica il comparto agroalimentare marchigiano fa osservare rilevanti peculiarità sulla base dell’attività economica svolta dalle imprese che lo compongono: nell’ambito delle coltivazioni agricole e produzione di prodotti animali, caccia e servizi connessi prevale in misura larghissima la forma dell’impresa individuale (82,3%), come pure, anche se in misura molto meno incisiva, avviene nella silvicoltura e utilizzo delle aree forestali (46%), mentre pesca e acquacoltura hanno come forma giuridica maggiormente diffusa quella delle società di persone (56,7%); considerando invece le imprese manifatturiere, se l’industria delle bevande predilige al suo interno la forma delle società di capitale (49,1%), quella dei prodotti alimentari si distingue per una distribuzione più uniforme con quote tra il 30 e il 34% per le tre principali tipologie.


    Marche: Imprese registrate del settore agroalimentare (divisioni ATECO 2007) per classe di forma giuridica – dati al 30 settembre 2024

    Divisione Società di capitale Società di Persone Imprese Individuali Altre Forme Totale
      Valori assoluti
    A 01 Coltivazioni agricole e produzione di prodotti animali, c… 491 3.016 17.361 229 21.097
    A 02 Silvicoltura ed utilizzo di aree forestali 24 46 104 52 226
    A 03 Pesca e acquacoltura 23 320 202 19 564
    C 10 Industrie alimentari 519 582 557 43 1.701
    C 11 Industria delle bevande 53 25 19 11 108
    Totale Agroalimentare 1.110 3.989 18.243 354 23.696
      Composizione percentuale
    A 01 Coltivazioni agricole e produzione di prodotti animali, c… 2,3% 14,3% 82,3% 1,1% 100,0%
    A 02 Silvicoltura ed utilizzo di aree forestali 10,6% 20,4% 46,0% 23,0% 100,0%
    A 03 Pesca e acquacoltura 4,1% 56,7% 35,8% 3,4% 100,0%
    C 10 Industrie alimentari 30,5% 34,2% 32,7% 2,5% 100,0%
    C 11 Industria delle bevande 49,1% 23,1% 17,6% 10,2% 100,0%
    Totale Agroalimentare 4,7% 16,8% 77,0% 1,5% 100,0%

    Fonte dati: Infocamere-Unioncamere, Movimprese

    Elaborazione: Ufficio Studi e statistica, Camera di Commercio delle Marche


    [1]Occorre tenere presente tuttavia che i dati considerati sono espressi in valori correnti, senza distinguere tra variazioni di volumi e variazioni di prezzi. In termini generali l’ISTAT stesso osservava che le dinamiche del 2022 hanno risentito delle inamiche inflazionistiche, diffuse a livello merceologico (ISTAT, Statistiche F!ash, IV trimestre 2022, Esportazioni delle regioni italiane. 14 marzo 2023).

    [2]Quest’ultimo aggregato di prodotti (più precisamente: articoli farmaceutici, chimico-medicinali e botanici) causa ampie fluttuazioni delle esportazioni marchigiane sia in senso favorevole sia in senso sfavorevole: nel 2022 essi spiegano in larghissima parte (62,2 punti percentuali) la crescita eccezionale delle esportazioni marchigiane complessive (+81,5%), nel 2023 hanno contribuito in misura molto importante (-12 punti percentuali) al calo totale (-12,6%)..

    [3] Il dato del gennaio-settembre del 2023, rispetto allo stesso periodo del 2022, era stato caratterizzato da stabilità (+0,0%).

    [4] Malgrado la crescita tendenziale maggiore dei prodotti dell’agricoltura, silvicoltura e tabacco, il loro contributo alla crescita complessiva dell’agroalimentare (+1,3 p.p.) è stato inferiore a quello dei prodotti di trasformazione (+4,0 p.p.).

    [5] Medio Oriente, Asia centrale e Asia orientale.

    [6] I dati relativi alle imprese escludono i comuni di Montecopiolo e Sassofeltrio passati dalla regione Marche all’Emilia Romagna. L’intera serie storica è stata rivista in tal senso per poter effettuare confronti territoriali omogenei.

    [7]La diminuzione è particolarmente intensa dopo il 2021, anni in cui ha inciso anche l’intensificazione delle cancellazioni d’ufficio operate nell’ambito del Registro delle Imprese, e ciò ha riguardato sia le imprese del settore agricoltura, silvicoltura e pesca, sia l’intero tessuto imprenditoriale marchigiano complessivamente considerato.




Source link

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Source link