Perché conviene investire in Btp se hai debiti

Effettua la tua ricerca

More results...

Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors
Filter by Categories
#finsubito

Conto e carta

difficile da pignorare

 


Se hai debiti conviene investire nei Btp, è ormai certo. La riforma della riscossione firmata dal viceministro dell’Economia Maurizio Leo e l’esclusione dei Btp dal calcolo dell’Indicatore della situazione economica equivalente creano infatti una combinazione per cui i contribuenti, almeno una parte di loro, possono ottenere una rateizzazione agevolata del debito pur superando in teoria i requisiti. Nel complesso, alcuni italiani potranno facilmente trarre vantaggio dalle nuove regole, ma senza dubbio il governo Meloni non sta facendo del suo meglio per garantire allo Stato un gettito fiscale adeguato, né per agevolare la riscossione. Non che si debba pensare a un aiuto per i contribuenti, visto che la disparità tra i cittadini viene accentuata e si rischia di fatto di incentivare l’inadempimento. Ma andiamo con ordine, capendo perché chi ha debiti dovrebbe investire nei Btp.

Se hai debiti ti conviene investire in Btp, ecco perché

La correlazione tra la situazione debitoria e i Btp si deve all’interazione tra la riforma fiscale e la legge di Bilancio 2024, quest’ultima nella parte in cui esclude i buoni del Tesoro dal calcolo dell’Isee. Le relazioni tecniche che analizzano il costo dei provvedimenti non forniscono dati adeguati a valutare l’impatto, presumibilmente disastroso, del loro effetto combinato, in quanto ponderano i costi singolarmente. Il fatto è che il governo Meloni ha deciso di escludere i Btp dal calcolo dell’Isee, comprendendo invece le obbligazioni e le azioni private. La prima conseguenza è che a parità di redditi e patrimoni, i contribuenti avranno un Isee più basso tanto maggiore è l’investimento in Btp.

Come anticipato, questa disparità è tanto più evidente per chi ha debiti nei confronti del Fisco e vorrebbe ottenere una rateizzazione per pagare le cartelle esattoriali in maniera più agevole. Dal 1° gennaio 2025 sono infatti entrate in vigore le nuove regole contenute nel decreto riscossione, che cambia i piani di rateizzazione. In caso di eventi eccezionali o impossibilità economica documentata sarà infatti possibile ottenere fino a un massimo di 120 rate per saldare il debito all’Agenzia delle entrate. Da questo punto di vista, le regole non fanno una piega, facilitando l’adempimento fiscale e andando incontro alle esigenze dei contribuenti più fragili.

Sconto crediti fiscali

Finanziamenti e contributi

 

La dimostrazione dello stato di difficoltà economica deve avvenire tramite Isee, che sarà rapportato al debito per valutare la possibilità di pagare del cittadino. Anche sotto questo aspetto, è più che comprensibile l’adozione di un simile criterio, non fosse che le nuove regole permettono di abbassare notevolmente l’Isee con l’acquisto di Btp. Chi ha debiti può quindi investire in Btp e ottenere una rateizzazione più favorevole di chi ha comprato azioni e obbligazioni private a parità di valore, redditi e patrimoni. Nulla impedisce di utilizzare questo meccanismo a proprio favore, trattandosi di un elemento che probabilmente non è stato nemmeno considerato.

Pare invece che sia stato considerato l’effetto della revisione delle sanzioni, visto che il ministero dell’Economia e delle Finanze ha ridotto del 50% i maggiori introiti attesi a titolo di interessi da parte di chi aderisce a piani di rateizzazione più lunghi. I contribuenti che accedono alla dilazione, per quanto non si possa dire che sono incentivati all’inadempimento, non sono nemmeno incoraggiati al pagamento. Smettere di pagare dopo alcune rate costa meno, sia in termini economici che penali. Considerando che in Italia la percentuale di contribuenti che omettono i pagamenti dopo l’accesso alla rateizzazione è già elevata, non si può che attendere un ulteriore peggioramento.

D’altra parte, chi non ha le condizioni per accedere alla rateizzazione più generosa ha modo di eludere gli ostacoli dell’Isee investendo in Btp, piuttosto che in azioni e obbligazioni private. Chi ha investito in queste ultime, invece, ne risulta inevitabilmente penalizzato. Non resta che attendere gli effetti complessivi della strategia intrapresa per la lotta all’evasione fiscale, che al momento appare almeno vacillante.

Non puoi pagare le cartelle esattoriali? Ecco cosa succede nel 2025



Source link

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Cessione crediti fiscali

procedure celeri

 

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Source link