Fiorentina, dal sogno alla crisi: gira una voce inquietante su Palladino

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Il declino della Fiorentina: sogni di gloria e una crisi che fa rumore: iniziano a girare delle voci “strane” sulla situazione di Raffaele Palladino

C’è stato un momento, neanche troppo lontano, in cui la Fiorentina era la squadra rivelazione della stagione. Dieci risultati utili consecutivi in campionato, otto vittorie di fila, una zona Champions League che sembrava a portata di mano. Raffaele Palladino, giovane tecnico emergente, veniva osannato come il volto nuovo del calcio italiano.

Raffaele Palladino potrebbe salutare Firenze a sorpresa (foto: LaPresse) – serieanews.com

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Ma come spesso accade, il calcio sa essere crudele, e quella fiaba viola si è trasformata in un incubo. Tutto è cambiato il 1 dicembre, durante la sfida contro l’Inter. Edoardo Bove cade al suolo, sviene lasciando tutti col fiato sospeso. Uno shock pazzesco, un trauma anche per il ragazzo – che non sa ancora se potrà riprendere l’attività agonistica – che inevitabilmente ha lasciato strascichi sull’intera stagione della Viola.

È vero, la Fiorentina ha reagito subito dopo, battendo il Cagliari in campionato e travolgendo il LASK in Europa con una goleada, ma qualcosa, in realtà, si era già rotto. La conferma è arrivata il 15 dicembre, quando il Bologna ha vinto 1-0 al Dall’Ara. Da lì, una discesa senza freni. Il 2025 è iniziato nel peggiore dei modi: nessuna vittoria, appena due punti raccolti nelle ultime sei partite. Nonostante tutto, la classifica non è disastrosa – la Viola è ancora sesta – ma il malumore cresce, sia tra i tifosi che all’interno dello spogliatoio.

Dopo l’1-1 interno contro il Torino, Palladino ha provato a stemperare la tensione. “Il bicchiere è mezzo pieno”, ha dichiarato in conferenza stampa. Ma i fischi del Franchi raccontano una storia diversa, fatta di aspettative tradite e di una fiducia che sembra svanire giorno dopo giorno.

Le voci su Palladino: esonero imminente e Sarri sullo sfondo

La dirigenza, dal canto suo, non sembra altrettanto incline all’ottimismo. Le voci di corridoio parlano di una fiducia sempre più precaria nei confronti del tecnico, complici alcune scelte discutibili che avrebbero irritato anche lo zoccolo duro dello spogliatoio. Ma non solo: secondo alcune indiscrezioni raccolte dalla nostra redazione, Palladino al momento patisce qualche incomprensione e un rapporto non idilliaco con il ds Daniele Pradè.

A questo si aggiungono i malumori che appunto filtrano dalle segrete stanze del Franchi. Dopo il Torino capitan Ranieri ha sentenziato che “ci manca fare una corsa in più per il compagno” mentre Gosens ha spiegato che “prima eravamo una famiglia, ora la negatività ci taglia le gambe”. E proprio Pradè ha tolto il velo con un laconico “Chi ha mal di pancia ce lo venga a dire, da domani si cambia registro. Siamo incazzati”.

Maurizio Sarri pensieroso seduto sulla panchina della Lazio
Maurizio Sarri aspetta il suo momento: la Fiorentina sullo sfondo (AnsaFoto) – serieanews.com

Insomma, un ribaltone potrebbe arrivare da un giorno all’altro. Ed ecco che spunta un nome che a Firenze suona quasi come un miraggio: Maurizio Sarri. Il tecnico toscano, attualmente libero, è da tempo un pallino di Rocco Commisso, che in più occasioni avrebbe cercato di portarlo in riva all’Arno.

Sarebbe un cambio clamoroso, considerando che appena qualche mese fa Palladino veniva celebrato come l’uomo del futuro. L’alternativa sarebbe Igor Tudor, che però indicherebbe più una scelta di polso per raddrizzare qualcosa che si è rotto. E sarebbe la conferma definitiva che qualcosa si è rotto davvero.

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Sarri porterebbe con sé esperienza e una filosofia di gioco che ben si sposa con la tradizione viola e che forse è più affine all’attuale rosa della Fiorentina, ma la sua eventuale chiamata sarebbe anche il segnale definitivo di un progetto che non è mai decollato davvero.

Ma cosa sta succedendo davvero all’interno della Fiorentina? Gli indizi portano a uno spogliatoio sempre più diviso nel supporto all’allenatore. Se Palladino era riuscito inizialmente a creare un gruppo compatto e motivato, negli ultimi mesi qualcosa è cambiato. Decisioni tecniche che non hanno convinto i veterani, risultati che non arrivano, e una piazza che non perdona.

E poi c’è la questione caratteriale. Palladino, con il suo approccio fresco e moderno, sembra aver perso parte della presa emotiva sui giocatori. E in una città come Firenze, dove la passione e il temperamento contano quanto i risultati, questo potrebbe rivelarsi fatale.



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