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20 Gennaio 2025

A Houston due primati USA di mezza maratona. Tutte le migliori prestazioni mondiali 2025 dall’attività al coperto in Europa e negli Stati Uniti.

di Marco Buccellato

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HOUSTON, DOPPIO RECORD USA. Nella mezza maratona di Houston arriva il bis di Weini Kelati (ottava nei 10.000 metri olimpici), atleta ex-eritrea e primatista statunitense di mezza maratona al debutto un anno fa proprio a Houston (1h06:25). Ieri, nella nuova edizione della corsa texana, la Kelati ha migliorato il proprio limite nazionale chiudendo in 1h06:09, seconda dietri l’etiope Senayet Getachew (1h06:05). Sul podio anche l’altra etiope Buze Diriba (1h06:48), quarta l’altra statunitense Amanda Vestri, che fa l’ingresso nella top ten nazionale in 1h07:35. L’altro primato USA è arrivato nella bellissima corsa maschile, decisa per questione di centimentri in favore dell’etiope Addisu Gobena, primo in 59:17 come lo statunitense Conner Mantz (ottavo nella maratona olmpica), che ha migliorato dopo diciotto anni il 59:43 di Ryan Hall, ottenuto ancora a Houston nel 2007. Un secondo meno veloce, in 59:18, il primato nazionale del tanzaniano Gabriel Geay, quarto l’etiope vincitore uscente Jemal Yimer, quinto in 1h00:11 il britannico Patrick Dever per la miglior prestazione europea d’inizio 2025, all’esordio sulla distanza. Nell’altra mezza maratona internazionale di ieri, nella spagnola Santa Pola, vincono il keniano Vincent Kibet Langat in 59:55 e la etiope Kidsan Alema in 1h07:07.

LE MARATONE, DOHA. Il fine settimana delle corse su strada è iniziato con la 13esima edizione della maratona di Doha, dove le donne si sono espresse su livelli superiori agli uomini: personal best per l’etiope ex-siepista Etalemahu Sintayehu, prima in 2h21:43 davanti alle connazionali Muluhabt Tsega (personale di 2h22:21), Zinash Senbeta (2h22:34) e a seguire Aminet Ahmed (2h23:27) e Sintayehu Tilahun (2h24:54). Tra gli uomini vince a sorpresa il keniano Ezra Kipketer Tanui in 2h07:28 (seconda 42 km in carriera) sugli etiopi Balew Yihunle Derseh (2h07:36) e Mitku Tafa Dekeba (2h07:40). I runner più accreditati, l’etiope  Shura Kitata (vincitore a Londra nel 2020), il keniano Elisha Rotich (2h04:21 di personale) e il turco Kaan Kigen Ozbilen (2h04:16 di personale), sono giunti al traguardo rispettivamente nono (2h08:38), undicesimo (2h11:54) e ottavo (2h08:29). 

MUMBAI E HOUSTON. Ieri a Mumbai etiopi battuti in entrambe le corse. Doppietta eritrea maschile con Berhane Tesfay (2h11:44) e Merhawi Kesete (2h11:50), successo femminile alla keniana Joyce Chepkemoi Tele in 2h24:56 davanti alla bahrainita Shitaye Eshete (2h25:28). Presenti Mo Farah nelle vesti di ambasciatore dell’evento. Ultima 42 km di rilievo a Houston, con l’abbinamento maratona + mezza maratona: sulla distanza completa successo dell’israeliano Haimro Alame in 2h08:17 (primato europeo stagionale con negative split) sull’eritreo ex-siepista Yemane Haileselassie (2h08:25). Il negative split ha caratterizzato anche il successo, nella 42 km femminile, dell’etiope Kumeshi Sichala, con grande miglioramento cronometrico, in 2h20:42. Seconda, anche lei in progresso, la statunitense Erika Kemp (2h22:56).

CROSS. Nel Gran Premio Cáceres (World Athletics Cross-Country Tour silver) l’ugandese Rodgers Kibet vince con ampio margine sull’etiope finalista olimpico delle siepi Samuel Firewu, mentre al femminile la sfida si decide in volata in favore della kazaka ex-keniana Daisy Jepkemei sulla ugandese Charity Cherop. In Kenya: nei Prisons CC Championships di Ruiru vince la big Loice Chemnung su un tracciato di 10 km. Nei Police CC Championships Daniel Ebenyo si impone da pronostico, stessa musica nel cross femminile dove Sheila Chelangat ha lasciato alle spalle atlete come Linet Masai, Stacy Ndiwa e Caroline Nyaga. 

INDOOR, MIHAMBO APRE. Alla prima gara dopo le Olimpiadi di Parigi, la tedesca plurititolata del salto in lungo Malaika Mihambo ha vinto a Dortmund con 6,79, miglior misura mondiale delle prime tre settimane di genaio. Debutto per l’altra olimpionica, la pesista Yemisi Ogunleye, 18,98 per un’altra world lead.

Tra gli altri risultati, 6.56 di Joshua Hartmann nei 60 maschili e 5,72 del belga Ben Broeders nell’asta.

POKER DI WORLD LEAD IN LUSSEMBURGO. Nel meeting dove Marta Zenoni ha migliorato il primato italiano dei 1500 metri al coperto con la miglior prestazione mondiale stagionale, altre tre world lead hanno incendiato il tabellino degli score. Il polacco Jakub Szymanski ha portato il record nazionale dei 60hs a 7.41, seconda prestazione europea all-time, lo spagnolo Elvin Josué Canales ha vinto gli 800 metri con il primato nazionale di 1:44.65 (sesta prestazione europea all-time) e la sprinter di casa Patrizia van der Weken ha corso i 60 metri in 7.07, primato del Lussemburgo migliorato di due centesimi. Notevoli prestazioni anche nei 3000 uomini (7:39.01 del tedesco Florian Bremm) e con la seconda prestazione mondiale dell’anno per l’ostacolista sudafricana Marione Fourie (7.91 in batteria all’esordio assoluto al coperto, record nazionale).

USA, HOEY SECONDO DI SEMPRE. Oltre ai due record statunitensi di mezza maratona, l’atletica USA ha archiviato un altro primato nazionale nel weekend, grazie al sontuoso 2:14.48 sui 1000 metri ottenuto a Philadelphia da Josh Hoey, seconda prestazione mondiale di sempre al coperto, con un miglioramento di quaasi tre secondi. Tra i mezzofondisti USA, solo Rick Wolhuter, nel luglio del 1974, ha corso la distanza più veloce di Hoey (2:13.9). Nello stesso giorno, la distanza ha visto cadere anche il primato USA U23 al coperto, autore Tinoda Matsatsa a State College, in 2:16.84.

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ATTIVITA’ USA INDOOR. Esordio dell’olimpionica dei 100hs Masai Russell, prima nei 60hs a Lubbock in 7.89, miglior crono mondiale 2025 davanti alla primatista del mondo Devynne Charlton (7.93). Nello stesso meeting, temporanea world lead nei 60 metri donne della poco conosciuta Indya Mayberry (7.11), poi migliorato da Patrizia van der Weken in Lussemburgo. Nei 60hs uomini, 7.49 di Michael Dickson, world lead come l’altro 7.49 di Johnny Brackins venerdì a Spokane, anche in questo caso superati dal polacco Szymanski in Lussemburgo. Da registrare l’esordio di Trayvon Bromell (6.62), la world lead di JaMeesia Ford nei 400 metri in 51.20, la miglior prestazione di sempre sulla distanza delle 600 yards a firma di Jenoah McKiver, primo a scendere sotto l’1:06 in 1:05.75. Miglior crono stagionale anche nella 4×400 uomini con formazione di nazionalità mista per la Florida in 3:02.80, con lo stesso McKiver in ultima frazione e lo sprinter bahamense Wanya McCoy in seconda (per lui 6.53 nelle batterie dei 60 metri).

MALONEY. la talentuosa Shafiqua Maloney di Saint Vincent, quarta ai Giochi di Parigi sugli 800 metri, ha corso i 600 metri a Feyetteville in 1:24.60, nona prestazione di sempre al coperto. A Reno il Pole Vault Summit ha visto tre astisti a 5,75 (Wooten, Garretson e Miller) e le gemelle Moll dominare la gara femminile con 4,65 per entrambe. Seconda gara del 2025 per l’altro astista Chris Nielsen, elevatosi a 5,80 a Vermillion. Infine, nella seconda giornata del meeting di Seattle (pista gigante), esordio dell’argento olimpico dei 3000 siepi Kenneth Rooks, sesto nella prima serie del miglio in 3:58.09, con successo e ottima prestazione cronometrica del 21enne Nathan Green (3:50.74).

THOMPSON CONTROVENTO. L’argento olimpico dei 100 metri Kishane Thompson ha esordito in Giamaica con un 60 metri all’aperto a Spanish Town, cronometrato in un significativo 6,48 con poco più di due metri di vento contrario. Lo sprinter giamaicano è atteso sabato in Kazakistan per l’esordio assoluto al coperto nella prima tappa del World Indoor Tour a Astana, dove le gare di velocità potranno contare sulle iscrizioni delle gemelle Tina e Tia Clayton, della stessa Patrizia van der Weken e dell’ostacolista Broadbell.

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