Maltempo. Pioggia a dirotto in Barbagia, scongiurata emergenza siccità in 17 comuni

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Il maltempo e le intense piogge di questi giorni hanno allontanato l’emergenza siccità nel Nuorese, dove per 17 comuni erano previsti razionamenti dell’acqua a partire da lunedì 27 gennaio. Nuoro, Bolotana, Fonni, Gavoi, Lei, Lodine, Mamoiada, Ollolai, Oniferi, Orgosolo, Orani, Orotelli, Ottana, Sarule,  Silanus, Oliena e Dorgali le comunità a rischio rubinetti chiusi.

INVASI PIENI, SITUAZIONE DA MONITORARE

Sospiro di sollievo in Barbagia, dove gli invasi si sono riempiti tanto da rendere necessaria l’apertura delle dighe per scaricare il “troppo pieno”. Secondo quanto confermato da Abbanoa, dall’incontro di questo pomeriggio a Nuoro con Egas, sindaci del territorio, Provincia, assessorato regionale dell’Ambiente e Protezione civile, è emerso come la disponibilità idrica è più che raddoppiata nel bacino di Olai (da 3 milioni a 7 milioni di mc in tre giorni) e arrivata al limite autorizzato nel lago del Govossai.  “Fermo restando la necessità di un monitoraggio attento e continuo in dipendenza delle future condizioni climatiche – spiega Abbanoa – viene meno ad oggi la grave carenza di risorsa idrica che ha portato all’emergenza e al conseguente piano di razionamento per i Comuni serviti dal potabilizzatore di Janna ‘e Ferru”.

“Si procederà a una nuova verifica congiunta i primi giorni di marzo – aggiunge l’ente –. Prosegue il piano straordinario di manutenzione reti e di ricerca e riparazione perdite da parte di Abbanoa. In stretta collaborazione con le amministrazioni comunali verranno mappate, verificate ed eventualmente inserite nel sistema idrico tutte le fonti di alimentazioni ulteriori nel territorio. Verrà completato il programma straordinario di installazione di accumuli nelle strutture pubbliche. Attraverso le associazioni di categoria si proseguirà nell’opera di sollecitazione dei privati affinché si dotino di sistemi di accumulo”.

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Abbanoa prevede infine un aggiornamento periodico sullo stato dell’arte degli investimenti in carico ad Abbanoa: zattere su Olai e pompe di pescaggio sul Govossai, completamento collegamento Olai-Govossai, progettazione del collegamento Gusana-potabilizzatore Janna ‘e Ferru, interventi di manutenzione straordinaria della diga Govossai utili ad incrementarne la capacità d’invaso.

FALCONI: “LEGITTIMA LA RABBIA DEI CITTADINI”

Sulla vicenda interviene Daniela Falconi, sindaca di Fonni nonché presidente di Anci Sardegna. “Siamo passati in poco più di una settimana dall’essere deserto del Sahara a chiudere le strade per allagamenti”, ironizza la prima cittadina. “È normale che questa situazione genera rabbia nei cittadini. Un giorno ti dicono che ti chiuderanno l’acqua per 24 ore alternate, il giorno dopo vedi pioggia torrenziale e fiumi pieni. Trovo legittima la frustrazione dei cittadini. Dobbiamo gestire meglio la comunicazione, soprattutto in virtù delle previsioni meteorologiche. È necessario informare meglio circa la situazione degli invasi e adesso i lavori non possono più essere rimandati”.

I razionamenti previsti erano una misura davvero necessaria? “Io ho l’abitudine di non sottovalutare mai le emergenze. Però, allo stesso tempo, penso che, se tutti gli interventi e le opere che chiediamo da almeno un decennio fossero state fatte, probabilmente questo problema in montagna non ci sarebbe mai stato”.

“Per quanto riguarda i razionamento – aggiunge Daniela Falconi –, magari sarebbe stato più opportuno aspettare qualche giorno, dato che le piogge erano previste. Avremmo evitato di generare scompiglio fra la popolazione”. “Molte persone – racconta la sindaca – data la situazione sono corse ad acquistare depositi, autoclavi, sostenendo delle spese che magari non erano previste”.

JANNA ‘E FERRU, LO STATO DEI LAVORI

Sulla condotta di Janna ‘e Ferru sono iniziati importanti lavori proprio lo scorso autunno. A che punto sono le opere di riqualifica? “Una parte dei lavori verso il potabilizzatore è stata portata a termine. Erano necessari perché l’acqua che dal Govossai andava a Jenna ‘e Ferru non bastava e, in parte, se ne prendeva anche dalla diga di Olai. Adesso hanno potenziato la spinta dal Govossai a Jenna ‘e Ferru, mentre hanno chiuso Olai in modo che si riempia. Il Govossai, infatti, pur essendo un lago molto piccolo, invasa velocemente e, se l’acqua che è capace di raccogliere fosse stata convogliata già in precedenza a Jenna ‘e Ferru, non avremmo avuto questi problemi”.

Le risposte della politica, però, hanno sempre tempi biblici. “È la madre di tutti i problemi, faccio l’amministratore da dieci anni e dico davvero che è ora di finirla di provare a risolvere i problemi perennemente in emergenza. Serve programmare, capire quali sono le infrastrutture che servono e soprattutto realizzarle. Non bisogna solo pensarle. Sapevamo che la diga del Govossai andasse rafforzata e l’interconnessione andasse fatta, e sappiamo che ci sono i soldi da almeno dieci anni”.

L’emergenza siccità rischia di essere solo rimandata di qualche mese? La sindaca ha le idee chiare anche su questo: “Se si riescono a fare gli interventi previsti sulle infrastrutture non è detto. Serve gestire l’invasamento del Govossai, rafforzando le interconnessioni. Qualora si riuscisse a portare a compimento quanto è in progetto, la siccità non ci disturberebbe nemmeno d’estate. Nel frattempo, speriamo in nuove piogge e nella neve, che è un serbatoio importante d’acqua che, sciogliendosi lentamente, non arriva tutta insieme e può essere raccolta meglio”.



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