Nuova Scott Patron eRide 2025: l’evoluzione della specie

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La nuova Scott Patron eRide 2025, rispetto al modello presentato nel 2021 (qui il nostro test della Patron eRide 920), è totalmente nuova, nonostante l’abbia un certo family feeling con la precedente versione (foto in basso a destra).
In questo articolo e nel video in basso vogliamo spiegarvi come va la nuova Patron eRide 900 e cosa cambia di più rispetto alla precedente.
A cominciare dalle versioni.

Che adesso sono due, per venire incontro alle esigenze degli utilizzatori (ve le abbiamo presentate qui): abbiamo la Scott Patron eRide 900 con escursione da 150 mm su entrambi gli assi, pensata per il trail riding aggressivo, quella che abbiamo in prova, e la Patron eRide Super Trail con escursione da 150 al posteriore e 170 mm all’anteriore, pensata per i percorsi da enduro più cattivi, entrambe con ruotoni da 29″ e il nuovo motore Bosch Performance Line CX.
Infine, la presenza dell’ABS Pro di Bosch su entrambe le versioni top di gamma, una novità che abbiamo avuto modo di assaggiare per bene.
Ma prima di entrare nei dettagli, vi invito a guardare il video che abbiamo realizzato.

– Scott Patron eRide 900: i dettagli

Queste le caratteristiche di spicco della Patron eRide 900:
– triangolo principale in fibra di carbonio, carro in alluminio
– motore Bosch Performance Line CX di ultima generazione

Contabilità

Buste paga

 

– batteria Bosch PowerTube da 800 Wh
– escursione da 150 mm davanti e dietro
– ruote 29″
– trasmissione Sram GX Eagle Transmission 

– freni Magura MT7 a 4 pistoncini con ABS Pro di Bosch
– pneumatici Maxxis Forekaster 2.6″
– prezzo 8999 euro

– Telaio

Il telaio è tutto nuovo e sfoggia una linea decisamente più aggraziata e pulita rispetto alla precedente versione. Ma al di là dell’aspetto estetico, sulla nuova Scott Patron eRide tutto è stato sviluppato con l’idea di abbassare le masse e tenere il baricentro vicino al terreno, per aumentare maneggevolezza e agilità.

Rispetto alla precedente Patron che vedete qui in basso a sinistra, il tubo superiore della nuova Scott Patron è estremamente inclinato verso il basso (foto in basso a destra), una soluzione mutuata dalle bici da DH per abbassare il baricentro e incrementare l’agilità nei percorsi tortuosi.

L’adozione di una nuova batteria da 800 Wh, più corta rispetto alla precedente da 750 Wh, ha poi permesso di montarla più in basso all’interno del tubo obliquo, soluzione che a sua volta ha consentito di arretrare l’alloggiamento del motore (foto in basso a sinistra) e installarlo in posizione parallela al terreno, e non più verticale come sulla precedente versione (foto in basso a destra), abbassando ulteriormente il baricentro della bici, incrementando così la maneggevolezza.

Infine, l’ammortizzatore è montato in posizione verticale (foto in basso a sinistra) e non più orizzontale (foto in basso a destra), avvicinandolo al terreno, per abbassare ancora una volta il baricentro.

Tra le chicche di questo telaio figurano il passaggio cavi interno tramite la serie sterzo (in basso a destra) e un batticatena (foto in basso a sinistra) ben realizzato.

– Geometrie

Sulla nuova Scott Patron eRide troviamo geometrie moderne, equilibrate, che offrono la miscela perfetta per dare divertimento, controllo ed efficienza.

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Sulla precedente Patron eRide 920 (foto in basso) che avevo utilizzato sui trail del finalese, in taglia M c’era un reach non particolarmente abbondante di 445,8 mm, che per la mia statura di un metro e 78 cm era piuttosto al limite.
Ora, sempre in taglia M, troviamo un reach maggiore di 459,3 mm che offre tanto spazio a bordo e che mi ha fatto subito sentire a mio agio.

Se già sulla precedente Patron il piantone era molto verticale, con un angolo di 76,9°, qui (foto in basso) lo è ancora di più perché misura 77,2°, spostando ulteriormente il biker sulla verticale del movimento centrale per aumentare l’efficienza in fase di pedalata.

nuova scott patronnuova scott patron

Infine parliamo dell’angolo di sterzo.
Sulla nuova Scott Patron eRide 900, quella pensata per i trail, misura 65,8°, quindi più chiuso rispetto a quello della Patron eRide 2021 che di gradi ne faceva 65.
Ma adesso, come sulla Scott Voltage eRide 900 (qui il nostro test), è possibile modificare l’inclinazione dell’angolo sterzo di +/- 0,6 gradi, grazie a un eccentrico presente nella serie sterzo, portandolo in posizione tutta aperta a 65,2°, quindi abbastanza vicino a quello della precedente versione.

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– Il peso

Per la nuova Scott Patron eRide 900, cioè il modello di vertice, la casa dichiara 24,4 Kg in taglia M senza pedali e gomme tubeless; noi con la stessa configurazione abbiamo rilevato 24,68 kg, un aspetto sul quale torneremo dopo.
Per fare un confronto diretto con la precedente versione top di gamma, la Patron eRide 900, quindi sempre con triangolo principale in carbonio e carro in alluminio, la casa dichiarava 24,6 Kg in taglia M senza pedali e gomme tubeless.

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Nominalmente sono 200 grammi meno, ma bisogna considerare che sulla versione 2025 abbiamo la presenza dell’ABS Pro di Bosch, un dispositivo che, tra sensori, cablaggi e ruote foniche, aggiunge circa 400 grammi.
E infatti, se paragoniamo la nuova eRide 920 in alluminio (la casa dichiara 25,8 Kg) con la precedente eRide 920 che avevamo in prova l’estate scorsa (foto in basso, 26,5 Kg dichiarati), dove non troviamo l’ABS, la differenza di peso è di 700 grammi.
Scott evidentemente è andata nella direzione del contenimento dei pesi, sebbene parliamo di valori in assoluto non contenuti.

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– Prezzo bici

La nuova Scott Patron eRide 900 costa 8.999 euro, un prezzo interessante considerata la presenza dell’ABS. Per chi vuole risparmiare ci sono altri due allestimenti inferiori, con prezzi a partire da 5.999 euro. In fondo all’articolo trovate la gamma completa.

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– Garanzia

Scott offre una garanzia commerciale di 5 anni sul telaio.
Per ottenere tale garanzia è indispensabile acquistare il prodotto presso un rivenditore ufficiale (l’elenco completo lo trovate sul sito del marchio svizzero), registrare il prodotto sul sito Scott entro 10 giorni dall’acquisto ed effettuare almeno un tagliando annuo presso un rivenditore ufficiale.
Per i componenti, invece, vale la garanzia legale dei due anni.

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– Motore

Il motore è il recentissimo Bosch Performance Line CX da 85 Nm.
Adesso, come detto prima, è montato parallelamente al terreno e non in posizione verticale come sulla precedente versione. Per proteggerlo dagli impatti con gli ostacoli troviamo una robusta piastra paramotore (foto in basso a destra) derivata dalle moto da cross, un deciso passo in avanti rispetto alla “scarna” protezione che trovavamo sulla precedente versione (in basso a sinistra).

– Batteria

La batteria passa da 750 a 800 Wh e, all’occorrenza, si può rimuovere e sostituirla con quella più piccola e leggera da 600 Wh, offerta come optional nel catalogo accessori della casa. In entrambi i casi è possibile utilizzare il range extender PowerMore da 250 Wh per incrementare l’autonomia, portando la capacità totale a ben 1050 Wh.

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– Sospensioni

La nuova collocazione dell’ammortizzatore in posizione verticale ha consentito a Scott di rivedere anche il cinematismo della sospensione, adesso più efficace.
Ancora una volta, come sulla precedente versione, l’ammortizzatore (un FOX Nude 6T EVOL) è perfettamente integrato all’interno del telaio, al riparo da sporco e fango.
L’escursione alla ruota posteriore, però, passa da 160 a 150 mm, così come per la forcella, una FOX 36 Performance con steli da 36mm, per renderla più idonea alla destinazione d’utilizzo sui trail.
Per chi volesse maggiore escursione c’è la versione Patron eRide ST che vanta una forcella da ben 170 mm, con steli da 38 mm.

Immutato il meccanismo TracLoc che, tramite un comando meccanico sul manubrio (foto in basso a sinistra) consente di selezionare le tre modalità di funzionamento dell’ammortizzatore: tutto chiuso per le salite, intermedio per i trail e tutto aperto per le discese.
Si tratta di un meccanismo che avevamo già apprezzato sulla precedente versione e che si potrebbe definire il marchio di fabbrica delle trail bike di casa Scott. Troviamo poi l’indicatore del Sag esterno (foto in basso a destra), per facilitare la regolazione dell’ammortizzatore.

– L’ABS Pro di Bosch

Per ultimo ho lasciato questa chicca, ossia l’adozione dell’ABS Pro di Bosch, come ci dicono le ruote foniche montate su entrambe le ruote (foto in basso) e dal piccolo modulo montato sullo stelo sinistro della forcella.

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Un dispositivo di ausilio alla frenata, e quindi alla sicurezza, che in caso di una brusca pinzata sull’anteriore impedisce all’anteriore di bloccarsi, scappandovi di mano.
Nelle discese più ripide, invece, può ridurre gli “over the bar”, ossia i ribaltamenti in avanti grazie alla presenza di un sensore sulla ruota posteriore che “capisce” quando si sta sollevando eccessivamente da terra.
Chiaramente è un ausilio che non si sostituisce alle capacità del biker nella scelta della traiettoria migliore.

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Due le modalità di funzionamento: ABS Trail Pro e ABS Race, facilmente selezionabili dal display Kiox 300 a manubrio.
Nel primo caso l’algoritmo di calcolo impedisce alla ruota posteriore di sollevarsi; nel secondo caso, invece, permette al posteriore di sollevarsi da terra, per consentire ai biker esperti di fare un nose press nelle curve strette per ingressi in curva fulminei.
Un dispositivo del peso di poche centinaia di grammi (tra modulo sulla forcella, sensori, cablaggi e ruote foniche siamo sui 400 grammi), che però aumenta esponenzialmente la sicurezza nella guida.

E poi, in tema di sicurezza passiva, vi segnalo la presenza delle luci di posizione ben integrate nel telaio (foto sopra) e alimentate dalla batteria di bordo, una presenza discreta, ma utile per esempio, quando si affrontano gallerie poco illuminate o ci si è attardati sui sentieri.

L’assetto in sella

Guidare la nuova Scott Patron eRIDE 900 è stata una piacevole sorpresa, perché sali in sella e lei ti mette subito a tuo agio. La posizione di guida è ben centrata e, da subito, la confidenza nella guida è notevole, aumentando il divertimento sui trails.

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Rispetto alla precedente Patron eRide 920 (foto in basso) si ha la sensazione di avere a che fare con una bici più svelta e maneggevole, si percepisce nettamente il lavoro fatto dagli ingegneri della Casa per tenere basse le masse e quindi il baricentro.
E poi c’è lo spazio a bordo maggiore, grazie al reach più abbondante, che rende la posizione in sella più confortevole.

Come va in discesa

Nella guida scordatevi le full power di qualche ano fa, goffe e impacciate nello stretto: mentre la precedente Patron richiedeva una guida un po’ più “fisica”, perché l’agilità non era di certo tra i suoi punti di forza, qui agilità e maneggevolezza sono di buon livello, considerato che comunque stiamo parlando di una full power che supera i 25 Kg coi pedali, un valore non proprio dei più contenuti.
Ma grazie alle geometrie moderne, al lavoro di alleggerimento, e soprattutto grazie agli sforzi fatti per abbassare il baricentro, il peso una volta in movimento è ben “celato” e con la nuova Patron eRide 900 è possibile giocare con gli ostacoli che si incontrano sul terreno, una caratteristica a mio modo di vedere, imprenscindibile per una moderna trail bike.

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Sui trails più ripidi e impegnativi, all’aumentare della velocità, invece avrei apprezzato una forcella più dimensionata con steli da 38 mm al posto di quelli da 36 mm, per dare più sostegno e precisione all’anteriore; però è anche vero che per questa esigenza nel catalogo ci sono le versioni ST.
Dopo avere effettuato la regolazione dell’ammortizzatore posteriore, con un Sag del 25%, ho particolarmente apprezzato il comportamento del carro, con una risposta estremamente plush sugli ostacoli.

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Infine una breve considerazione sull’ABS.
Durante un giro enduro di un paio d’ore, l’ho sentito attivarsi un paio di volte, proprio come sulla moto, con quella tipica vibrazione che si avverte sulla leva a manubrio; al termine del percorso, curioso di sapere quante volte fosse intervenuto, ho controllato il display Bosch aspettandomi di vedere il numero 2.
Con mia grande sorpresa, il conteggio era di 92 attivazioni: l’ABS ha operato ben 92 volte!
Un intervento davvero “discreto”, sempre pronto a garantire la sicurezza del biker. Presto vi mostreremo tutto questo attraverso un contenuto dedicato.

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Come va in salita

La nuova Scott Patron eRide 900 è un’e-Mtb che si pedala bene, nonostante sia un oggetto da 25 kg, perché il piantone molto verticale dà una mano non indifferente nelle salite più ripide; e poi abbiamo il carro posteriore lungo 453,5 mm che conferisce una bella trazione al posteriore, dando direzionalità all’anteriore quando ci si trova ad affrontare percorsi tecnici.

A facilitare il tutto pensano la scorrevolezza dello pneumatico posteriore Maxxis Forekaster con una sezione da 2,6″ e il comando TracLoc a manubrio che, con pochi clic permette all’ammortizzatore di passare in un istante dal “tutto aperto” al “tutto chiuso”. 
E poi c’è il motore Bosch Performance Line CX che non ha certo bisogno di presentazioni: è efficace, facile ed estremamente piacevole da usare.

L’autonomia della batteria

Mi è piaciuta la nuova batteria da 800 Wh, che con un uso poco parsimonioso dell’assistenza, (l’ho utilizzata esclusivamente in modalità eMTB, quella più energivora dopo la Turbo), mi ha permesso di chiudere un giro di 16 km e 1.059 metri di dislivello con una carica residua del 50%.
Merito anche delle gomme di primo equipaggiamento, le Maxxis Forekaster, che su asfalto e strade bianche hanno un’eccellente scorrevolezza, dando una mano “a contenere” i consumi della batteria.
Per completezza di informazioni, vi ricordo il mio peso di 80 Kg tutto vestito.
Insomma, “di birra” ce ne è a sufficienza per un’intera giornata di guida!

Cosa convince meno

Sicuramente su un mezzo top di gamma come questo non mi sarebbe dispiaciuto trovare una forcella più raffinata: chiudo un occhio sugli steli da 36 mm, una scelta tecnica dettata dall’esigenza di differenziarla dalla più aggressiva versione ST, ma, per restare in casa Fox, avrei gradito un’idraulica più evoluta come quella della cartuccia Grip X2. E poi ci sono gli pneumatici di primo equipaggiamento, i Maxxis Forekaster, più a loro agio su una bici da cross country che non su una e-Mtb da trail riding capace come questa: d’accordo la scorrevolezza, ma in discesa avrei apprezzato degli pneumatici più aggressivi, soprattutto all’anteriore.

A chi la consiglio?

La nuova Scott Patron eRide 900 è tutta un’altra storia rispetto alla precedente versione.
Mentre il Model Year 2021 schiacciava l’occhio a chi cercava una all mountain dalla grande autonomia, con la quale fare un po’ di tutto, ma senza stare troppo a preoccuparsi del peso o della maneggevolezza, questa è una trail bike moderna, che, pur mantenendo una batteria dalla grande autonomia, si rivela divertente e maneggevole.

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Merito del buon bilanciamento dei pesi che cela per bene un peso non proprio dei più contenuti, anche se c’è da dire che circa 400 grammi sono per la presenza dell’ABS.
Insomma, questa Scott Patron eRide 900 si rivolge a un’ampia gamma di biker che ne apprezzeranno la polivalenza d’utilizzo sia in salita sia in discesa, le doti di guida e gli elevati contenuti tecnologici.

La gamma Scott Patron eRide

Di seguito la gamma completa della nuova Scott Patron eRide 900 e i relativi prezzi:

Microcredito

per le aziende

 

Sul sito Scott invece tutti i dettagli sulla “sorella” Patron eRide ST.

Qui tutti i nostri articoli, test e approfondimenti sulle bici Scott.



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