Funerali del dottor Antonio Vaglio
20 gennaio 2020, ore 15,30
Chiesa Beata Vergine Maria Addolorata, Cenate
Il dottor Antonio Vaglio è stato eletto sindaco della Città di Nardò per ben tre volte. La prima nel 1994, la seconda nel 2002, la terza nel 2007.
E’ facile prevedere che rimarrà per molti anni un record non eguagliabile.
Un record che è la cifra di uno stretto feeling con la comunità neretina, in tutti i suoi strati e in ogni suo segmento.
Una sintonia alimentata dalla genuinità del carattere, dalla semplicità, dalla generosità.
Una sintonia frutto principalmente delle qualità umane. Certamente proprie della sua personalità, ma anche forgiate giorno dopo giorno dalla passione con la quale per circa cinquant’anni, con contagioso entusiasmo, fino all’ultimo, fino che ha potuto, ha fatto il veterinario. Instancabile, rigoroso, sempre disponibile, mai venale.
Alla politica approda direttamente dall’ambulatorio, dopo oltre vent’anni di professione ai vertici. La Città lo sceglie proprio perché lo conosce come ottimo professionista. La Città lo vota e non se ne pentirà.
Poco incline ai cerimoniali, ha vissuto e amministrato senza fronzoli e senza pomposità.
Badando al sodo.
Il sindaco Antonio Vaglio se ne va senza fanfare, ma ci lascia in eredità i frutti di un grande lavoro di sindaco che ha trasformato Nardò.
E’ il sindaco del basolato nel centro storico: grazie anche al contributo dei suoi parlamentari del tempo e all’azione della Provincia, dove è decisiva l’attività dei rappresentanti espressi dalla nostra Città, Nardò è fra le prime città della Puglia a godere di un esteso intervento di rifacimento del basolato.
Il dottor Antonio Vaglio è il sindaco della riapertura del Teatro Comunale. Diciannove anni fa. 9 marzo 2006. Serata straordinaria con Carla Fracci e Franco Battiato. Aveva gusto. Sapeva scegliere.
E’ il sindaco che, impermeabile ad ogni tipo di pressione, mette fine una volta per tutte allo scempio della discarica di rifiuti di Castellino.
E’ la sua amministrazione che la chiude con il lucchetto e butta via la chiave.
E’ il sindaco del museo dei murales ebraici.
E’ il sindaco della medaglia d’oro al valor civile del Presidente della Repubblica, straordinario riconoscimento alla Città di Nardò.
E’ il sindaco delle marine. Trasforma per sempre Santa Caterina e Santa Maria al Bagno, realizzando due accoglienti piazze dove c’erano solo asfalto e auto che sfrecciavano. E’ l’intuizione che cambierà per sempre il nostro litorale.
E’ il sindaco che fa conoscere Nardò a tutti i più importanti circuiti turistici. Dal 1994 al 2010 Nardò è fra le città pugliesi che fanno il maggiore balzo in avanti in termini di presenze turistiche italiane e straniere.
E’ il sindaco che cambia i connotati alle periferie.
La strada Pagani-Posto di Blocco disegna un percorso signorile verso il mare, con una delle piste ciclabili più utilizzate dell’intero Salento.
Accanto allo stadio, che Egli volle intitolare a papa Giovanni Paolo II, completò l’edificio che oggi è sede degli uffici comunali e che in principio era la nuova sede del Tribunale di Nardò. Ce la invidiavano in tutta la Regione.
In via Pantaleo Ingusci l’amministrazione Vaglio realizzò in pochi mesi i nuovi uffici dell’anagrafe.
E’ la sua amministrazione ad avviare il procedimento per la metamorfosi della zona 167 con la nuova area mercatale, l’asilo nido di Via Marinai d’Italia, il bar e il parco-giochi, decine e decine di nuove case popolari in Via Carrino.
Avvia il restauro e la riqualificazione della vecchia Pretura, in Piazza Salandra.
Ridà luce al Chiostro dei Carmelitani, con un generoso intervento di ristrutturazione e di riqualificazione.
Sempre con il sorriso, sempre con leggerezza.
Non gli pesava servire la propria Città.
Nardò cambia e se ne accorgono anche le migliori produzioni di fiction. La Città, d’improvviso, quasi ad accarezzarne la magia, diventa set cinematografico. Un film dietro l’altro al Teatro Comunale, in Piazza Salandra. Girano a Nardò i migliori registi.
Il dottor Antonio Vaglio, che è il motore di questo grande cambiamento, cerca di tenersi lontano dai riflettori. Quasi li schiva.
E’ infaticabile a riannodare i legami con le comunità dei nostri concittadini che da anni vivono nel modenese, o in Germania, in Francia, in Svizzera. Pensava che una comunità si tiene soprattutto sui legami umani, terreno nel quale era impareggiabile.
Lo testimoniano le centinaia di manifestazioni di vicinanza giunte in queste ore dall’Emilia e dall’estero.
Osservando la bilancia del dare e dell’avere, possiamo dire senza alcun dubbio, che quanto Antonio Vaglio ha dato alla politica e alla Città è assai meno di quanto egli abbia ricevuto.
Ma non se ne è mai lamentato. Anzi lo considerava il naturale effetto del servizio alla propria terra.
Si congeda dalla sua Città senza fanfare.
Ma lascia a tutti noi i frutti di una straordinaria azione amministrativa e di una profonda trasformazione della Città di Nardò, operate con inattaccabile onestà e con spiccate qualità umane.
Abbracciamo forte i suoi figli, i suoi familiari, coloro che hanno vissuto accanto a lui.
Gli diciamo grazie. Convinti.
Addio, sindaco Antonio Vaglio.
Marcello Risi
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