Reggio Emilia La Reggiana sta riflettendo se presentare o meno al designatore Rocchi un dossier sui torti arbitrali subiti negli ultimi mesi. In ogni caso la società ha fatto presente al designatore arbitrale tutta una serie di incongruenze e di valutazioni non omogenee. Nelle ultime nove partite si sono registrati infatti sette errori arbitrali da matita rossa. Nello specifico in Cesena-Reggiana il rigore negato a Gondo; in Reggiana-Sassuolo il gol irregolare di Thorosvedt; in Cremonese-Reggiana un rigore dato e poi tolto a Portanova; nel derby fra Reggiana e Modena il gol annullato a Portanova; in Mantova-Reggiana un rigore non visto per fallo su Gondo; in Reggiana-Bari un gol annullato a Portanova e, in ultimo, in Salernitana-Reggiana l’espulsione Ignacchiti. Contro la Salernitana ha lasciato grandi perplessità il criterio delle ammonizioni a Cerri, Tongya e Ignacchiti che per il fischietto Ayroldi avevano tutte le stesse caratteristiche del fallo di gioco, ma che poi il varista Chiffi ha trasformato in “grave fallo di gioco” solo quella del centrocampista della Reggiana. È stato quindi il Var a “sparigliare” le carte lasciando in inferiorità numerica i granata. Se il Var avesse usato lo stesso metro anche sul fallo di Cerri (autore poi della doppietta vincente) facile ritenere che il destino della gara sarebbe stato differente.
Tutto questo non deve ovviamente nascondere gli errori commessi dalla Reggiana che si è fatta sorprendere sulla punizione che ha portato Cerri al gol del pareggio, così com’è evidente l’ingenuità di Vido sul fallo da rigore commesso ai danni di Ferrari. Il vero problema è che la Reggiana aveva i nervi scoperti perché sette giorni prima contro il Bari l’arbitro Prontera, in collaborazione con il varista Baroni, ne avevano combinate di tutti i colori. Il gol annullato a Portanova per un “anticipo” di Reinhart su Benali è stata la chicca della giornata assieme all’interruzione della partita per presunte offese razziste da parte di una decina di tifosi (così ha scritto nel dispositivo il giudice sportivo) . A sconfessare le decisioni di Prontera ci ha pensato poi lo stesso giudice sportivo comminando una sola giornata a Lucchesi per “gioco violento” relativamente all’episodio che invece aveva portato l’arbitro prima ad ammonire e poi ad espellere il difensore su suggerimento del quarto ufficiale. Due arbitraggi, quelli di Prontera e Ayroldi, e due interventi del Var (Baroni e Chiffi) che sono segui a una nutrita serie di torti che hanno penalizzato la Reggiana. Errori che nel corso delle settimane si sono susseguiti. La mente va agli interventi tra Reinhart e Benali, ma anche tra Marras e Gerli, in occasione di Reggiana-Modena che sono stati considerati normali contrasti di gioco. Stesso discorso per quanto riguarda il fallo di Mendicino su Gondo in occasione della partita Cesena-Reggiana (arbitrata da Crezzini) dove ha prevalso la valutazione sull’intensità del contatto dato dall’arbitro. Oltre al già citato episodio di Gondo a Cesena, in Reggiana-Sassuolo c’è stato il gol di Thorosvedt viziato da una evidente trattenuta alla maglia di Meroni non vista dall’arbitro Fourneau, per altro sotto gli occhi del designatore Rocchi che era presente in tribuna. Var determinante anche a Cremona dove ha fatto cambiare la decisione all’arbitro Scatena che aveva assegnato il rigore per il fallo subito da Portanova. Una scelta che poi si è rivelata non penalizzante per la Reggiana dato che Vido nei minuti finali ha trovato il gol del raddoppio. Stesso discorso a Mantova dove Gondo è stato letteralmente placcato ma arbitro e Var non sono intervenuti e ci ha poi pensato poi Maggio a chiudere la partita. Ciò che pesa è che sono ben sette gli episodi discutibili nelle ultime nove partite e tutti a sfavore della Reggiana. Va detto che ci sono però stati anche episodi da far risalire alla mera casualità: un mancato rigore per un fallo di Panizzi su Vergara in Reggiana-Mantova (2-2) e il fallo di mano di Di Francesco che ha propiziato il gol del Palermo ad opera di Gomes. E va anche sottolineato come ci siano anche state scelte arbitrali che hanno tutelato la Reggiana: il rigore dato alla Sampdoria e poi tolto dal Var e il gol di Lucchesi a Bari, prima annullato per fuorigioco e quindi convalidato. l © RIPRODUZIONE RISERVATA
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