‘Ndrangheta e politica: 35 indagati, nuove accuse per Salvatore Gallo. Ecco tutti i nomi

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La Direzione distrettuale antimafia del Piemonte ha concluso un’indagine di vasta portata sulla presenza della ‘ndrangheta nel Torinese, emettendo 35 avvisi di chiusura delle indagini. L’inchiesta, che ha messo in luce il radicamento di un’articolazione della criminalità organizzata nella regione, si è concentrata su una rete di connessioni che coinvolge imprenditori, politici e soggetti legati alle potenti ‘ndrine Nirta e Pelle, del locale di San Luca.

Tra gli indagati spicca il nome di Roberto Fantini, imprenditore ed ex amministratore della Sitalfa, la società responsabile della manutenzione dell’autostrada del Frejus in Valle di Susa. Secondo le accuse, Fantini avrebbe agevolato aziende vicine alla ‘ndrangheta, fornendo loro opportunità di lavoro e commesse rilevanti. Gli investigatori hanno ricostruito un sistema in cui appalti e lavori pubblici venivano pilotati per favorire gli interessi della criminalità organizzata, consolidando la sua presenza economica nel territorio.

Le indagini hanno rivelato che una cellula della ‘ndrangheta operava a Brandizzo, con legami diretti alle ‘ndrine Nirta e Pelle. La rete, secondo gli inquirenti, si dedicava non solo all’infiltrazione nel tessuto economico locale, ma anche al mantenimento di un controllo sociale sul territorio, attraverso intimidazioni e alleanze strategiche.

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Nell’elenco degli indagati figura anche Salvatore Gallo, indicato dagli inquirenti come “esponente del Pd” e presidente dell’associazione Idea-To. Sebbene a suo carico non siano contestati reati di stampo mafioso, Gallo è accusato di aver violato la legge elettorale del 1960. In occasione delle elezioni amministrative del 2021, avrebbe cercato di ottenere voti a favore di una candidata a lui vicina, promettendo a un intermediario di facilitare l’accesso a cure mediche specialistiche e un intervento chirurgico in tempi brevi. Questo episodio ha destato particolare scalpore, gettando un’ombra sulla correttezza delle dinamiche elettorali locali.

Gli accertamenti della Dda hanno portato alla luce una fitta rete di relazioni che avrebbero permesso alla ‘ndrangheta di consolidare il proprio potere nel Torinese. Gli indagati, provenienti da diversi ambiti, sono accusati di aver contribuito, direttamente o indirettamente, alla realizzazione di un sistema in grado di garantire vantaggi economici e politici alla criminalità organizzata.

L’inchiesta rappresenta un ulteriore passo avanti nella lotta alla ‘ndrangheta in Piemonte, una regione che negli ultimi anni è diventata teatro di numerose operazioni contro le mafie. Gli sviluppi di questo caso saranno seguiti con attenzione, soprattutto alla luce delle implicazioni per la politica locale e il settore economico.

 

Elenco degli indagati e relative accuse

  • Giuseppe Pasqua (1943): ritenuto l’organizzatore del clan; accusato di associazione mafiosa, estorsione, sovrafatturazione e minacce.

  • Domenico Claudio Pasqua (1970): collaboratore del padre Giuseppe; contestati reati di associazione mafiosa, estorsioni e intimidazioni.

  • Michael Pasqua (1983): partecipante attivo del gruppo; accusato di intimidazioni e supporto operativo.

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  • Roberto Fantini (1969): amministratore delegato di Sitalfa Spa; accusato di associazione mafiosa, sovrafatturazione e abuso di posizione.

  • Gian Carlo Bellavia (1958): amministratore di società autostradali; accuse di associazione mafiosa e frodi economiche.

  • Salvatore Gallo (1941): politico e presidente di associazione; accusato di corruzione elettorale e appropriazione indebita.

  • Salvatore Sergi (1956): direttore del personale di Staf Spa; accusato di intimidazioni a fini politici.

  • Vincenzo Colosimo (1975): direttore acquisti di Sitalfa Spa; coinvolto in attività illecite.

  • Francesco Anello (1943): accusato di abuso di influenza in scambi di favori politici.

  • Roberto Carvelli (1978): accusato di estorsioni e minacce nell’ambito di operazioni immobiliari.

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  • Eduardo Carvelli (1952): coinvolto in operazioni immobiliari; contestati reati di estorsioni e minacce.

  • Danilo Scardino (1972): mediatore in conflitti immobiliari; accusato di minacce ed estorsioni.

  • Leonardo Caligiuri (1968): accusato di estorsione e tentata estorsione legate ad attività criminali.

  • Giuseppe Carbone (1965): coinvolto in attività mafiose; accusato di gestione illecita di fondi.

  • Luigi Mascolo (1985): accusato di riciclaggio e gestione di fondi illeciti.

  • Antonio Mascolo (1964): accusato di riciclaggio e gestione di denaro illecito.

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  • Carlo Balzamo (1987): accusato di vendita e ricettazione di armi da fuoco.

  • Pasquale Balzamo (1992): accusato di riciclaggio e gestione di denaro illecito.

  • Francesco d’Assisi Esposito (1972): accusato di trasferimento di denaro illecito e riciclaggio.

  • Carmelo Luca Ferrara (1993): accusato di trasferimento illecito di fondi.

  • Antonio Fiorillo (1994): accusato di riciclaggio di denaro e trasferimenti illeciti.

  • Mariarosa Mascolo (1986): coinvolta nella gestione finanziaria illecita; accusata di riciclaggio.

  • Maria Rotondale (1964): collaboratrice nella gestione di denaro illecito; accusata di riciclaggio.

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  • Giovanna Schiavone (1964): accusata di partecipazione a operazioni di riciclaggio.

  • Crescenzo D’Alterio (1974): accusato di gestione finanziaria illecita.

  • Mauro Amoroso (1979): collaboratore legato a D’Alterio; accusato di estorsione e appropriazione illecita.

  • Alessandro Lutri (1973): accusato di gestione illecita di denaro con ruolo di supporto logistico.

  • Paolo Tozza (1969): accusato di tentato esercizio arbitrario delle proprie ragioni in una permuta di cavalli.

  • Mario Faieta (1952): accusato di collaborazione in attività mafiose.

  • Andrea Carmelo Lutri (1973): accusato di riciclaggio e minacce, con ruolo di supporto logistico.

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  • Simona Messineo (1973): coinvolta in attività di riciclaggio e copertura finanziaria.

  • Filippo Rotolo (1966): accusato di estorsione e minacce nel settore immobiliare.

  • Paolo Mattana (1963): accusato di favoreggiamento in attività illecite.

  • Paolo Bordone (1987): accusato di riciclaggio e partecipazione ad attività illecite.

  • Vittoria Grosso (1958): coinvolta in operazioni finanziarie illecite; accusata di riciclaggio.

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