Regione Lazio – Procede spedito l’esame della nuova proposta di legge sulla figura del Difensore civico

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L’iter dei lavori è stato quasi ultimato nella prima commissione; mentre l’articolo relativo alle disposizioni finanziarie, sarà esaminato dalla Commissione Bilancio.

Procede spedita in consiglio regionale la prim afase di esame della proposto di legge sulla figura del Difensore civico, garante dei diritti dei cittadini contro le inefficienze dell’amministrazione pubblica.

La prima commissione Affari costituzionali e statutari, affari istituzionali, enti locali del Consiglio regionale del lazio presieduta da Flavio Cera ha esaminato l’articolato della proposta di legge n. 147 del 20 marzo 2024, di iniziativa del consigliere Daniele Maura (FdI), concernente: “Disciplina della figura del Difensore Civico”.

Di tutti gli articoli approvati manca solo quello relativo alle “disposizioni finanziarie” che dovrà essere esaminato dalla commissione competente al Bilancio.

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La proposta di legge regionale n. 147 del 20 marzo 2024, mira a disciplinare la figura del Difensore Civico nella regione Lazio. Questo ruolo è istituzionale e ha l’obiettivo di proteggere i diritti dei cittadini nei confronti dell’amministrazione pubblica, migliorando il rapporto tra quest’ultima e la popolazione.

La figura del Difensore Civico è pensata come un garante dei diritti civili, promuovendo l’accesso equo e trasparente ai servizi pubblici. Si tratta di un mediatore che interviene per risolvere conflitti e problematiche tra i cittadini e le amministrazioni.

Uno degli obiettivi principali è assicurare che l’operato della pubblica amministrazione sia conforme alle leggi e regolamenti vigenti. Il Difensore Civico svolge un ruolo di monitoraggio e controllo, contribuendo a correggere eventuali irregolarità.

La proposta mira a incoraggiare l’adozione di buone pratiche amministrative. Il Difensore Civico non solo risolve problemi ma suggerisce miglioramenti nei processi amministrativi per prevenire future criticità.

La proposta dettaglia le funzioni e i poteri del Difensore Civico, che includono:

Intervento su richiesta dei cittadini: Può essere sollecitato da chiunque ritenga di aver subito un’ingiustizia o un trattamento scorretto da parte dell’amministrazione.

Autonomia e Indipendenza: La figura opera in autonomia rispetto alle istituzioni, garantendo un giudizio imparziale e obiettivo.

Poteri di Inchiesta: Il Difensore Civico ha il diritto di accedere a documenti e informazioni utili per svolgere le sue indagini.

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Il processo di nomina del Difensore Civico è strutturato per assicurare la scelta di un candidato qualificato e imparziale. La proposta prevede criteri di selezione rigorosi, mirati a garantire l’integrità e la competenza del candidato prescelto.

“L’iniziativa legislativa – si legge nella relazione che accompagna la proposta di legge a firma di Maura – recepisce le Linee di indirizzo approvate dalla Conferenza dei Presidenti dei Consigli regionali riuniti in assemblea plenaria il 26 settembre 2019, finalizzate a garantire una maggiore uniformità delle legislazioni, una valorizzazione del Difensore civico regionale e una maggiore chiarezza nelle procedure di nomina”. L’istituto della difesa civica, prevista dallo Statuto regionale, nasce sulla scorta del modello svedese dell’Ombudsman con l’obiettivo di rafforzare la tutela dei cittadini nei confronti delle inefficienze e delle ingiustizie dell’Amministrazione pubblica attraverso l’intervento di un garante che segnalasse, anche di propria iniziativa, eventuali disfunzioni del sistema, con poteri di sollecitazione verso gli organi competenti. Un istituto previsto da più regioni che, come il Lazio, in assenza di un quadro normativo di riferimento hanno organizzato la figura del Difensore civico ognuna a proprio piacimento, lasciando trasparire comunque un modo disomogeneo su vari aspetti, rendendo complicata la qualificazione giuridica del Difensore civico, poiché il legislatore nazionale ha delegato la disciplina della materia alla potestà legislativa regionale”.

Oltre al presidente Cera, erano presenti alla seduta: la vicepresidente Eleonora Berni e la consigliera Emanuela Mari di Fratelli d’Italia.





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