TRUMP – ORDINI ESECUTIVI
Non appena insediatosi alla Casa Bianca, il 47° presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha firmato una serie di importanti provvedimenti e ordini esecutivi, dando il via a quella fase che lui chiama “età dell’oro”. Tra i punti chiave troviamo un consistente aumento della sicurezza alle frontiere volto al respingimento dei migranti irregolari, la decisione di classificare i cartelli della droga come delle organizzazioni terroristiche straniere, il ridimensionamento delle agenzie federali e l’accantonamento dello ius soli per i figli di immigrati illegali. Ma la prima azione è la grazia per circa 1500 persone – da lui definite “ostaggi” – che hanno preso parte all’assalto di Capitol Hill del 6 gennaio 2020. The Donald ha inoltre assicurato l’introduzione di pesanti dazi doganali ai danni di Canada e Messico e rimarcato la necessità geopolitica di espandere il dominio statunitense alla Groenlandia e al Canale di Panama. Infine, il tycoon ha promesso un maggiore impegno nello corsa allo Spazio, enunciando l’ambiziosissimo obiettivo di spedire astronauti americani su Marte per piantarvi la bandiera a stelle e strisce.
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BIDEN – GRAZIE PREVENTIVE
Come ultimo atto prima di consegnare il testimone a Donald Trump, l’ormai ex presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha firmato una serie di grazie preventive in favore di alcuni membri della propria famiglia (fratelli James e Frank, sorella Valerie e rispettivi coniugi) e di funzionari particolarmente critici nei confronti del nuovo inquilino della Casa Bianca, che quindi non saranno soggetti a future azioni penali. La misura serve a scongiurare potenziali vendette di The Donald contro figure di spicco dell’amministrazione Biden. La clemenza precauzionale del presidente uscente investe tra gli altri il generale Mark Milley, il dottor Anthony Fauci e i membri del Congresso che hanno prestato servizio nel comitato che indaga sull’assalto al Campidoglio del 6 gennaio 2021. Il sorprendente provvedimento stabilisce tuttavia un precedente che il nuovo presidente potrà utilizzare a sua volta per proteggere sé stesso e gli alleati più stretti da procedimenti penali. Nel frattempo, il ritratto dell’ex capo di Stato maggiore Mark Milley – che in molte occasioni ha contrastato Trump durante il suo primo mandato – è stato rimosso dai corridoi del Pentagono.
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USA VS CUBA
Donald Trump ha nuovamente inserito Cuba nella black list dei paesi che sostengono il terrorismo, revocando immediatamente la decisione presa da Joe Biden solo una settimana fa. Al momento, L’Avana ha rilasciato 140 carcerati dei 550 che facevano parte dell’accordo mediato dal Vaticano. Il presidente cubano Miguel Díaz-Canel ha definito la decisione come “atto di arroganza e disprezzo per la verità”.
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USA VS ACCORDI DI PARIGI
Donald Trump ha annunciato il ritiro dagli accordi di Parigi sul clima, che richiederà circa un anno. Nel 2017, durante il suo primo mandato da presidente degli Stati Uniti, il tycoon aveva già abbandonato gli accordi, ma nel 2021 il suo successore Joe Biden decise di rientrarvi. The Donald intende inoltre incrementare le trivellazioni petrolifere.
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USA VS OMS
Donald Trump ha firmato l’ordine esecutivo per l’uscita degli Stati Uniti dall’Organizzazione mondiale della sanità (Oms), istituto specializzato delle Nazioni Unite ritenuto dal suo entourage alle dipendenze della Repubblica Popolare Cinese.
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POLONIA – REGNO UNITO
In visita a Varsavia dopo l’incontro a Kiev con il presidente dell’Ucraina Volodymyr Zelenskyj, il primo ministro del Regno Unito Keir Starmer ha discusso con l’omologo della Polonia Donald Tusk di cooperazione in seno alla Nato e sostegno materiale al paese invaso dalla Federazione Russa. I due leader hanno annunciato un accordo bilaterale di cooperazione in materia di sicurezza e previsto un rafforzamento della collaborazione aeronavale nel Baltico e nel Mare del Nord. Tra le iniziative previste, si registra lo stanziamento di quattro miliardi di sterline e l’apertura di un ufficio congiunto a Bristol per lo sviluppo di sistemi di difesa aerea di nuova generazione destinati a Varsavia.
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CINA – MYANMAR
Il governo golpista del Myanmar e il gruppo armato Myanmar national democratic alliance army (Mndaa) di etnia cinese hanno siglato un accordo di cessate-il-fuoco grazie alla mediazione della Cina continentale durante il settimo round di colloqui di pace tenutosi a Kunming, nella provincia cinese dello Yunnan. La tregua punta a ridurre le tensioni nel Nord dell’ex Birmania, garantendo stabilità lungo il confine con la Repubblica Popolare.
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CINA – FILIPPINE
La Repubblica Popolare Cinese e le Filippine hanno concordato a Xiamen (Fujian) di mantenere un’intesa provvisoria per le missioni di rifornimento all’atollo conteso Second Thomas Shoal (Isole Spratly), avamposto strategico filippino nel Mar Cinese Meridionale. Manila aveva recentemente protestato contro la presenza di una nave cinese vicino alle sue acque, definendola una violazione della propria zona economica esclusiva. .
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