Sulla carta sono salvi sia lo spazio destinato ai giochi per bambini che il Parco Cortivallo. Il Municipio di Lugano ha elaborato una variante di Piano regolatore (Pr) contenuta in un messaggio, sul quale sarà il Consiglio comunale a esprimersi. Insomma, un anno dopo le polemiche innescate da quei novanta posteggi provvisori messi a disposizione della Clinica Moncucco, la Città ha voluto mettere ordine nell’area in cui sorge anche il Centro San Carlo, che ospita tra l’altro il Conservatorio della Svizzera italiana.
Tutto nasce da una richiesta di Moncucco
Nell’introduzione alla variante di Pr (denominata Centro San Carlo) si chiarisce che tutto è partito “da una richiesta formulata dalla Moncucco Sa, che nel luglio del 2019 ha acquisito un diritto di superficie per sé stante e permanente sull’intero mappale numero 1336 RFD, di proprietà della Diocesi di Lugano, con lo scopo di consentire uno sviluppo armonioso dell’area del Centro San Carlo e della Clinica Moncucco”. Una richiesta avanzata anche per allineare la pianificazione agli attuali utilizzi degli spazi, “ridefinendo la situazione dei vincoli stabiliti dall’attuale Piano regolatore, in modo da salvaguardare il parco Cortivallo, consolidandolo a livello pianificatorio, e di favorire la riorganizzazione dei posteggi a servizio del Centro San Carlo e della Clinica Moncucco”. Con la variante, l’articolo 31 delle Norme di attuazione del Piano regolatore (Napr, per la zona attrezzature ed edifici pubblici) viene modificato con l’aggiunta di un nuovo capoverso. Un nuovo capoverso che precisa quanto segue: “L’area è destinata a giardino pubblico con alberi ad alto fusto con presenza di uno spazio di gioco per bambini, è ammesso il mantenimento degli edifici esistenti, che possono essere valorizzati e convertiti per ospitare servizi a beneficio del giardino pubblico quali servizi igienici, snack-bar o un chiosco”.
Provvisorietà nell’ambito della licenza
Il Municipio ha dunque rispettato le indicazioni che aveva fornito quando erano emerse le proteste che si sono concretizzate anche attraverso una petizione consegnata alla Cancelleria comunale di Lugano. Nella risposta all’interrogazione presentata lo scorso febbraio (primo firmatario l’attuale municipale Raoul Ghisletta), in sostanza, aveva scritto che i 90 posteggi sull’area verde del Parco Cortivallo sono stati autorizzati dalla Città, come soluzione provvisoria, nell’ambito della licenza edilizia per la costruzione di un nuovo stabile a uso sanitario della vicina Clinica Moncucco, dotato di un autosilo. La licenza edilizia per il nuovo stabile della Moncucco è stata rilasciata nel 2018 e poi rinnovata due volte, con una variante riduttiva all’utilizzo dei contenuti. Le “opere provvisorie connesse alle procedure d’inizio lavori” sono state trattate non dal Municipio direttamente, “ma dalla sua Divisione edilizia privata, un atto che per legge rientra tra i lavori non soggetti a licenza”. La posizione e le intenzioni dell’Esecutivo cittadino sono stati confermati nel preavviso alla successiva mozione, che chiedeva il riconoscimento della zona come area di svago e ricreativa nel Piano regolatore, e che si valorizzi anche la costruzione rurale esistente nel parco, “ultima testimonianza dell’epoca contadina nel quartiere”.
Utilizzi del fondo da consolidare
Il Municipio aveva precisato che l’area occupata dal Parco Cortivallo, non è vincolata a Pr come tale: “Dovrebbe essere adibita ad area di svago e tempo libero, quando in realtà è utilizzata come parcheggio per la clinica Moncucco e il Conservatorio”. Perciò, l’Esecutivo ha chiarito che la situazione sarebbe mutata presto. Come? Proprio tramite una variante di Pr, con l’obiettivo “di consolidare gli attuali utilizzi del fondo, e più in particolare di evitare che il mantenimento del Parco Cortivallo possa essere compromesso”. Una variante già in fase di elaborazione nel luglio scorso, “per allineare lo stato di diritto pianificatorio con l’attuale utilizzo del settore” e per “codificare il passaggio pedonale di fatto già esistente, anche se in forma piuttosto precaria, e molto utilizzato dalla popolazione, fra via Cortivallo e via Soldino”.
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