metal detector e cani antidroga in una scuola a Ponticelli

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Metal detector e cani antidroga a scuola. A far visita agli studenti dell’Istituto Tecnico Tecnologico Marie Curie sono stati gli agenti del commissariato di polizia di Ponticelli guidati dal primo dirigente Daniele Capone. Nell’orario di ingresso gli alunni sono stati sottoposti al controllo di zaini, giubbotti ed eventuali accessori dove abitualmente custodiscono il materiale didattico, sotto l’occhio vigile della dirigente scolastica Valeria Pirone.

Un intervento che è stato accolto con soddisfazione sia dalla preside sia dai genitori che hanno accompagnato i figli. Una visita che era stata richiesta a gran voce dalla stessa dirigente lo scorso 12 gennaio. Proprio in un’intervista rilasciata in esclusiva al Mattino, la preside aveva invocato l’uso di dispositivi elettronici per evitare brutte sorprese come il possesso di armi o di sostanze stupefacenti entrando in classe.

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Seppure sorpresi dalla presenza degli uomini in divisa, i ragazzi si sono mostrati incuriositi dai controlli, che proseguiranno nei prossimi giorni. «Ho deciso difatti di scrivere subito una lettera di ringraziamento al prefetto e al questore – ha detto la Pirone – per esprimere loro l’apprezzamento di tutta la comunità scolastica».

L’allarme 

Coltelli in classe, aggressioni, ragazzi con procedimenti penali in corso per essersi resi protagonisti di episodi di violenza minorile verso i loro coetanei. Queste situazioni avevano spinto la dirigente scolastica del Marie Curie, che conta una platea di circa mille studenti, a lanciare un vero e proprio sos ai rappresentanti dello Stato. «L’uso delle armi tra i ragazzi è diffuso a tutti i livelli, anche in famiglie per così dire “insospettabili” – aveva specificato – Quello che emerge è che questi minorenni si sono uniformati a una tendenza e se si chiede loro perché utilizzino le armi, la risposta è una: “per difendermi”».

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Anche nell’istituto superiore di via Argine si sono verificati negli ultimi mesi casi di bullismo, di risse o addirittura di alunni che sono stati allontanati per aver aggredito compagni di classe. E il più delle volte l’arma usata era un coltello. Tanto che la dirigente aveva invocato ripetutamente la necessità di installare dei metal detector a scuola: «Ho avuto anche un incontro in prefettura su questa e su altre questioni in merito alla sicurezza e ho chiesto di potenziare i controlli delle forze dell’ordine proprio per il possesso delle armi – aveva detto al Mattino – Dovevano partire lo scorso settembre, a inizio anno scolastico. Ma finora abbiamo avuto controlli solo per eventuale possesso di droga. Ora aspettiamo, ma siamo fiduciosi». E la risposta delle istituzioni non si è fatta attendere. Ieri mattina infatti alle 8 in punto sono arrivati gli agenti del commissariato di Ponticelli accompagnati dai “colleghi” a quattro zampe delle unità cinofile.

I controlli

In fila ad uno ad uno gli studenti del Curie sono stati controllati dagli agenti, che hanno verificato l’eventuale possesso di coltelli o altri tipi di armi. Assieme ai poliziotti anche due cani antidroga, un pastore tedesco e un lupo che hanno “passato al setaccio” gli alunni che, zaino in spalla, varcavano la soglia d’ingresso dell’istituto. «Si è trattato di un’attività di prevenzione», ha spiegato il primo dirigente del commissariato di Ponticelli, il vicequestore aggiunto Daniele Capone che, assieme ai suoi agenti ha eseguito i controlli.

Ma nulla era stato programmato, come tiene a precisare la preside: «Mi hanno chiamato prima delle 8 e sono arrivati in due gruppi, poliziotti e unità cinofile. I ragazzi non erano tantissimi, perché era in programma un’assemblea sindacale del personale. Ma in poco tempo si è diffuso il tam tam tra loro e devo dire che gli stessi studenti sono stati contenti di questa visita. Per loro e per noi ha significato la presenza concreta dello Stato. Ecco ciò di cui abbiamo bisogno. Ho visto all’ingresso genitori attenti ai controlli e soddisfatti per questa attività. Lo stesso personale della scuola ha apprezzato l’intervento, perché spesso non si sentono sicuri, conoscendo le problematiche che pure esistono sul territorio».

La lettera 

«Sono contenta perché questa attività di controllo serve da deterrente per i nostri ragazzi, che devono sentire il peso dell’autorità, il potere del controllo da parte degli adulti», ha rimarcato la dirigente scolastica a margine della mattinata di ieri.

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E subito ha inviato lettere di ringraziamento al questore Maurizio Agricola e al prefetto Michele Di Bari: «Era doveroso da parte mia ringraziarli per l’intervento effettuato all’entrata dell’istituto ad opera degli agenti del commissariato di Ponticelli, perché la nostra scuola opera in un territorio notoriamente a rischio di devianza sociale con frequenti episodi di violenza. Pertanto interventi come questo aiutano la scuola nell’azione di contrasto ad ogni forma di illegalità e violenza». «Ho chiesto loro di tornare a sorpresa – annuncia la preside – durante le attività didattiche per effettuare controlli anche nei bagni a metà giornata».

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