Possibile svolta nel lavoro degli inquirenti sulla posizione di Louis Dassilva: la Corte di Cassazione, infatti, sta esaminando l’appello della difesa del metalmeccanico 34enne, l’unica persona in carcere per l’omicidio di Pierina Paganelli, con i legali che si oppongo alla validazione dell’arresto del loro assistito disposta dal tribunale del Riesame di Bologna. Negli ultimi mesi, ricordiamolo, il lavoro degli investigatori aveva portato a risultati interessanti.
La decisione della Cassazione
Come ricostruisce Il Resto del Carlino la giornata di mercoledì 22 gennaio è stata segnata dall’attesa di una decisione da parte della Corte di Cassazione.
Da piazza Cavour, infatti, stanno esaminando l’appello presentato dagli avvocati Riario Fabbri e Andrea Guidi contro la decisione del tribunale del Riesame di Bologna, quando nel settembre 2024 ha confermato le accuse a carico di Louis Dassilva e ha validato la custodia cautelare in carcere.
Gli inquirenti al lavoro in via del Ciclamino 31, a Rimini, dove il 3 ottobre 2023 si è consumato l’omicidio di Pierina Paganelli. La posizione di Louis Dassilva potrebbe cambiare dopo la decisione della Corte di Cassazione
Come precisa il Carlino, la decisione della Cassazione potrebbe arrivare entro la serata di mercoledì 22 gennaio ma potrebbe essere comunicata giovedì 23.
L’udienza si è tenuta davanti a Giuseppe Santalucia, presidente del Collegio nonché dell’Associazione nazionale magistrati, che ha ascoltato le motivazioni esposte dal sostituto procuratore Marco dall’Olio.
Cosa contesta la difesa di Louis Dassilva
L’impianto difensivo esposto dalla difesa di Dassilva si basa fondamentalmente sulla prova regina, secondo il pm Daniele Paci e la squadra mobile, che incastrerebbe il loro assistito: la Procura di Rimini sostiene che l’uomo inquadrato dalla cam3 della farmacia San Martino la sera dell’omicidio sia proprio Louis Dassilva.
La difesa, invece, sostiene che si tratti di Emanuele Neri, un altro residente di via del Ciclamino. Ancora, Fabbri e Guidi sostengono che nell’ordinanza del gip Vinicio Cantarini – che ha disposto la custodia cautelare in carcere di Dassilva – non siano stati allegati altri 18 video immortalati dalla cam1 e dalla cam3 nell’arco di tempo tra il 25 settembre e il 12 ottobre 2023.
La difesa di Dassilva sostiene che in quei filmati si vedrebbe Emanuele Neri passare più volte di fronte all’occhio elettronico, e in alcuni casi risulterebbe del tutto simile alla figura registrata alle 22:17 del 3 ottobre 2023 dalla cam3. I legali di Dassilva, quindi, sostengono che se il Riesame avesse consultato quel materiale probabilmente per il loro assistito sarebbe stata disposta la scarcerazione.
Cosa potrebbe succedere
Se la Cassazione dovesse accogliere l’appello della difesa si farebbe di nuovo un passo indietro verso il Riesame, che dovrà riaprire la partita.
Per il momento, tuttavia, non è possibile parlare di possibile scarcerazione del metalmeccanico senegalese: la Cassazione, infatti, deve soltanto accogliere le istanze della difesa con tutti gli elementi presentati dai legali.
Le ultime novità sull’omicidio di Pierina Paganelli
Mentre si attende l’incidente probatorio sulla cam3 che potrebbe tenersi nel mese di febbraio, un esperto di effetti speciali di Los Angeles in contatto con la redazione di Chi l’ha visto? è riuscito a ottenere una sagoma più o meno definita dell’uomo inquadrato dalla cam3 la sera dell’omicidio utilizzando l’intelligenza artificiale.
Una perizia del professor Emiliano Giardina, incaricato dal gip Cantarini, ha stabilito che sulla scena in cui si è consumato il delitto della 78enne non sarebbero presenti tracce biologiche di Louis Dassilva.
Infine, due youtuber sono finiti nei guai per aver postato sul loro canale l’audio con le urla strazianti di Pierina Paganelli, registrate la sera della tragedia dalla videocamera di sicurezza che un inquilino di via del Ciclamino 31 aveva installato nel suo box auto.
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