“Proteggere le donne da ogni forma di discriminazione sul luogo di lavoro per:
- promuovere la parità di genere,
- favorire la parità retributiva e salariale,
- sostenere le lavoratrici madri e le misure di conciliazione dei tempi di cura e del lavoro,
- incentivare i congedi parentali per la condivisione delle responsabilità familiari tra uomo e donna anche nelle aziende a composizione prevalentemente maschile.”
Sono queste le finalità del protocollo firmato questa mattina nella sede potentina dell’Ispettorato del lavoro.
Un documento che rafforza la collaborazione, ciascuno per le proprie competenze, tra la Consigliera regionale di parità, l’Ispettorato del lavoro di Potenza-Matera e gli Ordini provinciali dei Consulenti del lavoro.
E, tenendo conto delle specifiche realtà territoriali della Basilicata, si inserisce nella scia di un protocollo stipulato nel 2023 tra l’Ispettorato nazionale del lavoro e l’ufficio della Consigliera nazionale di parità.
Centrali dell’intesa sono lo scambio di informazioni su ogni situazione discriminatoria e la promozione di attività di formazione, di azioni di sensibilizzazione e, particolarmente, di misure di welfare aziendale.
Il protocollo, inoltre, richiama i documenti che i datori di lavoro presentano per attestare le politiche e le misure adottate al fine di ridurre il divario di genere: il Rapporto biennale sulla situazione del personale maschile e femminile, obbligo per le aziende con più di 50 dipendenti, e le certificazioni di genere.
Il direttore dell’Ispettorato del Lavoro di Potenza-Matera, Michele Lorusso, ha spiegato:
“Punto saliente dell’accordo è l’implementazione di politiche per ridurre il divario salariale e favorire l’accesso equo a posizioni di leadership.
Inoltre, sono previste campagne di sensibilizzazione e iniziative educative per superare gli stereotipi di genere insieme al supporto alle vittime di discriminazione e violenza di genere con il rafforzamento dei servizi di e delle reti territoriali.
E’ dato spazio anche al monitoraggio, con la creazione di un sistema per valutare i progressi fatti e identificare le aree che necessitano di intervento.
Il nostro impegno è collaborare attivamente per trasformare in realtà il principio dell’uguaglianza di genere, Obiettivo 5 dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite, attraverso azioni concrete e misurabili”.
La Consigliera di parità, Ivana Pipponzi dichiara:
“L’intesa sottoscritta oggi va in continuità con il precedente protocollo del 2017, che aveva l’obiettivo di porre in essere azioni di contrasto delle discriminazioni di genere sul posto di lavoro e che ha dato degli ottimi frutti sia per lo scambio di dati sulle aziende virtuose sia per l’elaborazione dei dati sulla convalida delle dimissioni delle lavoratrici madri e dei lavoratori padri.
E’ un protocollo molto importante perché non è teso soltanto a consolidare un lavoro di rete con la condivisione di dati e azioni specifiche anche con il coinvolgimento degli ordini professionali dei consulenti del lavoro, ma soprattutto punta a favorire una parità retributiva e salariale, ponendo un’attenzione particolare alle buone pratiche e alle policy di welfare.
Tra gli obiettivi che ci siamo posti c’è quello di promuovere la certificazione della parità di genere, istituto teso proprio a far sì che le aziende virtuose possano poi ottenere sgravi contributivi, ma anche delle premialità a valere nei sui bandi pubblici.
Nel G7 Donne la ministra Rocella ha inserito la certificazione di genere nelle aziende come obiettivo da raggiungere per l’effettiva parità tra lavoratori e lavoratrici.
In Italia i siti aziendali certificati sono 5.000, in Basilicata 198.
Il protocollo sarà uno strumento importante per sensibilizzare le imprese lucane sui vantaggi della certificazione”.
Importante il ruolo degli Ordini provinciali dei Consulenti del Lavoro di Potenza e Matera per incoraggiare il percorso della certificazione di parità nelle aziende di piccole e medie dimensioni attraverso piani di welfare aziendali.
Il presidente dell’Ordine dei Consulenti de Lavoro, Mario Spagnuolo, ha dichiarato:
“Oggi facciamo un passo in avanti nella cultura della parità.
Molto è stato fatto, ma tanto resta da fare.
Sono tante le lavoratrici che ricorrono alle dimissioni perché non riescono a conciliare i tempi vita-lavoro.
Molte sono costrette a ridurre l’orario e a scegliere il part time, con una retribuzione minore.
Dobbiamo promuovere il lavoro etico e i rapporti di lavoro nella legalità.
Abbiamo una funzione importante nel sensibilizzare le imprese a certificarsi, anche perché con la certificazione le aziende possono fruire di agevolazioni fiscali e contributive”.
Sulla stessa onda il presidente dell’Ordine dei Consulenti del Lavoro di Matera, Sergio Raffaele Sasaniello, che ha sottolineato:
“Il gap lavorativo, ancora preoccupante, tra uomo e donna.
Ci impegneremo affinché vengano superati i pregiudizi verso le donne lavoratrici e perché le aziende mettano in campo azioni tese a un’effettiva parità”.
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