Quando calano i tassi, è l’ora dei Certificati Cash Collect su Bond

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Una particolare famiglia di Cash Collect quali i Fixed Cash Collect Convertible o Reverse Convertible su bond possono rivestire un ruolo interessante.

Questi prodotti consentono di investire sul mercato obbligazionario e di riscuotere una cedola garantita superiore al rendimento implicito del bond stesso a fronte della rinuncia a una protezione incondizionata del capitale

In collaborazione con Leonteq Team Italy e Giovanna Zanotti – Professore Ordinario Università di Bergamo e Direttore Scientifico ACEPI

Nell’attuale contesto economico e finanziario, i certificati di investimento condizionatamente protetti di tipo Cash Collect con sottostante obbligazionario potrebbero offrire rendimenti interessanti unitamente alla tutela dal rischio. 

Dopo più due anni di politiche restrittive, la Federal Reserve, la Banca Centrale Europea e altre importanti istituzioni omologhe, hanno avviato una politica di riduzione dei tassi di interesse a seguito dei buoni risultati della lunga lotta all’inflazione iniziata nel 2022. Questa nuova fase ha portato alla corrispondente diminuzione dei rendimenti obbligazionari governativi e corporate mentre i mercati affrontano nuovi scenari geopolitici e macroeconomici che stanno emergendo a seguito del risultato elettorale americano e le conseguenti aspettative sulle politiche monetarie e fiscali.

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In questo quadro di incertezza, l’ingegneria finanziaria ha sviluppato nuovi prodotti di investimento, con l’obiettivo di creare valore in un contesto di riduzione dei tassi di riferimento. I certificati di investimento sono strumenti che permettono la diversificazione del portafoglio offrendo possibilità di investire su indici, materie prime, singoli titoli azionari e panieri di azioni, ma anche su fondi, ETF, tassi di interesse e, più recentemente, anche obbligazioni. 

I certificati di investimento condizionatamente protetti di tipo Cash Collect con sottostante obbligazionario possono produrre flussi cedolari periodici o un pagamento unico alla scadenza o fixing finale unitamente alla protezione del capitale investito. 

Nell’attuale contesto economico, una particolare famiglia di Cash Collect quali i Fixed Cash Collect Convertible o Reverse Convertible su bond possono rivestire un ruolo interessante. Questi prodotti consentono di investire sul mercato obbligazionario e di riscuotere una cedola garantita superiore al rendimento implicito del bond stesso a fronte però della rinuncia ad una protezione incondizionata del capitale investito. Il sottostante del certificato è solitamente un’obbligazione governativa con una durata pluridecennnale e coupon di entità modesta. I Fixed Cash Collect Convertible hanno una durata media di 12-24 mesi ed un flusso cedolare annuo garantito (30, 90, 365 giorni o corrisposto a scadenza) che oscilla tra il 7% e il 10% rispetto al nominale.

Due scenari distinti che dipendono dal prezzo finale del sottostante rispetto al livello di strike definito al momento dell’emissione del certificato possono avere luogo alla scadenza di quest’ultimo. L’investitore riscuote c omunque in entrambi i casi lo stesso flusso cedolare. Se il prezzo del sottostante risultasse superiore al livello di strike, l’investitore riceverebbe il valore nominale del certificato e la cedola incondizionata, garantita e indipendente dagli scenari di mercato.

Nel caso in cui il prezzo del sottostante alla scadenza scendesse invece al di sotto del livello di strike, l’investitore riceverebbe come nel caso precedente il coupon garantito, ma in luogo di avere il valore nominale del certificato in cash, otterrebbe physical delivery, cioè una predeterminata quantità del sottostante pari al Conversion Ratio. Nella maggior parte dei casi, questo coefficiente consta di una parte intera e una decimale residua arrotondata per difetto. Il prodotto di quest’ultima con il livello di fixing finale è quanto l’investitore riceve in contanti. Il rimborso totale del certificato sarà quindi pari al rapporto tra il livello di fixing finale del bond e il livello strike del prodotto a cui sommare le cedole garantite.

Consideriamo il caso di un certificato con un Conversion Ratio di 1.667 il cui bond sottostante abbia strike pari al 60%. Se al fixing finale il prezzo dell’obbligazione dovesse essere pari al 50%, si attiverebbe la consegna fisica del certificato. 

L’investitore in questo caso riceverebbe il coupon garantito, 1 unità di bond sottostante del valore di 1 x 1000 euro (valore nozionale del sottostante) x 50% (prezzo dell’obbligazione alla scadenza) = 500 euro. La liquidazione della parte decimale del Conversion Ratio avrà luogo invece in forma di cash e sarà uguale a 0.667 x 1000 euro (valore nozionale del bond) x 50% (prezzo del bond alla scadenza) = 333.50 euro. 

Il rimborso totale del certificato ammonterà in totale a 833.50 euro (cioè il rapporto tra il livello di fixing finale e il livello strike) a cui sommare le cedole garantite. Il livello di strike è comunque tale che se a scadenza fosse pari al prezzo del bond, il certificato consegnerà al fixing finale una quantità di sottostante e un importo in cash che insieme equivalgono il valore nominale del certificato.

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Ecco la cosiddetta “asimmetria di rendimento”

La struttura opzionaria dei certificati di investimento a capitale interamente o condizionatamente protetto offre all’investitore la cosiddetta “asimmetria di rendimento”, un potenziale guadagno sotto forma di cedole e/o performance, ma anche la protezione delle somme versate rispettivamente totale o subordinata al verificarsi di determinati eventi sull’attività sottostante, quali il raggiungimento di determinati livello di prezzo o barriere di quest’ultima di solito distanti tra il 30% e il 50% rispetto a quelli registrati in fase di emissione del prodotto. 

I certificati di investimento sono infatti in grado di coniugare potenziale rendimento con vari livelli di protezione del capitale, investendo in singoli titoli o indici o panieri (basket) di azioni, commodity, obbligazioni, valute, tassi, e altri riferimenti. La coesistenza di protezione e rendimento in fasi rialziste, ribassiste o addirittura laterali dei mercati consente di strutturare un’ampia gamma di strategie già all’emissione.

I certificati di investimento sono strumenti che, sin dall’emissione hanno un comportamento a scadenza, sia in termini di protezione che di rendimento, predefinito e immutabile, totalmente trasparente all’investitore, dichiarato dalle condizioni finali (c.d. final terms) e riassunto nel KID (Key Information Document) che sintetizza come lo strumento rende in vari scenari di mercato. Questa è una caratteristica distintiva rispetto ad altri prodotti il cui successo o meno dipende spesso dalle scelte di investimento di un gestore.

In termini di protezione e di rendimento questi prodotti hanno inoltre un comportamento a scadenza predefinito, immutabile e trasparente di cui l’investitore trova riscontro nelle condizioni finali (final terms) e nella sintesi del KID (Key Information Document) che spiega ciò che accade in vari scenari di mercato. Questa chiarezza di funzionamento distingue i certificati da altri strumenti il cui rendimento dipende spesso dalle scelte di investimento di un gestore.





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