Il 22 gennaio la proposta di legge sulla semplificazione urbanistica ha passato il vaglio della commissione regionale competente. Nel giro di poche settimane, approderà in consiglio per l’approvazione finale.
La semplificazione urbanistica nel Lazio
Il testo, che ha iniziato il suo iter la scorsa primavera, è di iniziativa dell’assessore leghista Pasquale Ciacciarelli. Tra i temi sui quali interviene la legge, ci sono le opere di rigenerazione urbana, demolizione e ricostruzione, la partecipazione della Regione nelle conferenze dei servizi, i vincoli paesaggistici, ma anche il funzionamento dell’amministrazione e la trasformazione delle sale cinematografiche dismesse.
La nuova legge del centrodestra
In totale, si tratta di 21 articoli, senza nuovi oneri per il bilancio regionale. L’obiettivo dichiarato dalla giunta di centrodestra è la razionalizzazione delle procedure e la promozione della riqualificazione urbana: “Sono stati approvati tutti gli articoli della proposta di legge – ha spiegato Ciacciarelli -, confermando la volontà dell’amministrazione regionale di introdurre mirati interventi innovativi in materia di governo del territorio, con particolare riguardo alla zona agricola, al recupero dei sottotetti e in materia di rigenerazione urbana, introducendo nuove premialità per gli interventi di demolizione e ricostruzione”.
Maggiore premialità per chi abbatte e ricostruisce
Le premialità sono uno dei temi che faranno più discutere, dentro e fuori l’aula consiliare. Le disposizioni contenute nel testo, infatti, prevedono un incremento fino al 15% della volumetria, o della superficie lorda esistente per ogni singolo edificio, con un massimo che porta l’incremento al 30% quando si tratta di demolizione e costruzione. In questo modo, come già annunciato all’inizio del mandato da Francesco Rocca, la destra mette mano alla legge sulle rigenerazione urbana partorita dall’amministrazione Zingaretti, nel 2017.
Sottotetti come B&B
Inoltre, in sede di commissione Urbanistica è stata approvata una proroga al 31 dicembre 2024 per il recupero dei sottotetti. La precedente scadenza, stabilita da una legge nazionale, era al 1 giugno 2017: “Un adeguamento urbanistico importante – ha commentato Laura Corrotti – che mira a garantire ai cittadini laziali l’attuabilità della norma sul tema delle disposizioni per il recupero a fini abitativi e turistico ricettivo dei sottotetti esistenti, secondo quanto previsto dal decreto legge nazionale”. In sostanza, chi ha un sottotetto (un tempo adibito a lavatoio) potrà sanarlo e trasformarlo, addirittura, in B&B.
L’emendamento salva-Metropolitan
E ancora, uno degli interventi di cui è maggiormente dibattuto nell’ultimo mese è quello relativo alla trasformazione delle sale cinema. L’emendamento approvato in commissione è stato definito “salva Metropolitan”, perché permetterà alla proprietà dell’ex cinema di via del Corso di superare la legge regionale del 2022 e la recentissima sentenza del Tar del Lazio, ristrutturando i locali e adibendoli a mega store, riservando un centinaio di posti per la proiezione. Ma ovviamente non è una legge “ad personam”. Tutte le sale oggi chiuse, a Roma e non solo, potranno essere trasformate in questo modo, superando il limite del 30% riservato all’inserimento di attività commerciali.
Italia Viva: “Rischio anticostituzionalità”
Diverse le reazioni politiche. Marietta Tidei, Italia Viva, prefigura profili di incostituzionalità in alcune parti della legge: “Ci piacerebbe che qusta legge restasse in un quadro di coerenza normativa nazionale – ha spiegato durante un convegno tematico organizzato dal partito di Matteo Renzi -. Lo stesso ufficio legislativo della Regione ha fatto dei rilievi su possibili profili di illegittimità costituzionale, come il dimezzamento dei tempi per la Valutazione di impatto ambientale e la Valutazione ambientale strategica. Rischiamo un’impugnativa su questo punto e inoltre ci sono incoerenze con la normativa nazionale”.
Maggiore apertura di Tidei sulla parte della norma relativa alla “rifunzionalizzazione dei cinema chiusi – ha concluso la consigliera -. Siamo d’accordo perché bisogna prendere atto della realtà: a Roma più di 40 cinema sono chiusi da molti anni. Il testo unico del commercio non è riuscito ad avere il risultato che si pensava. Presenteremo un emendamento per prevedere una premialità ulteriore a chi decide di rimanere almeno in parte nel cinema”.
Pd: “Chi decide l’urbanistica nel centrodestra?”
Molto più critici dal Pd. Il capogruppo Mario Ciarla, insieme al segretario regionale Daniele Leodori e al presidente della commissione Trasparenza Massimiliano Valeriani sottolineano la quantità di emendamenti presentati dalla stessa maggioranza di centrodestra: “Sono stati presentati oltre 200 emendamenti alla proposta di Ciacciarelli, dalla sua stessa maggioranza. Quante sono le politiche urbanistiche del centrodestra? Chi decide? A quali interessi rispondono gli emendamenti presentati che nessuno è in grado di spiegare? Dopo i condoni e le leggi burla sulle cantine e i sottoscala che si trasformano in appartamenti, il Pd aveva chiesto un confronto con la maggioranza dí centrodestra. La commissione poteva essere il luogo deputato, tanto che l’opposizione aveva scelto di presentare pochissimi emendamenti. Si è scelto invece da parte della maggioranza di percorrere una strada diversa liquidando una proposta di legge così significativa in solo due sedute di poche ore”.
Il M5S ha invece deciso di abbandonare la commissione del 22 gennaio: “Ci opponiamo con forza alla proposta di legge che viene spacciata come una misura di ‘semplificazione urbanistica’ ma che, in realtà, è solo un’accozzaglia di norme messe insieme senza una visione strategica, una logica, un piano organico o un modello di sviluppo sostenibile”.
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