L’etica discutibile della pubblicità aggressiva dei casinò online

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La pubblicità dei casinò online è onnipresente. Spot televisivi, banner pubblicitari, influencer che promuovono siti di gioco d’azzardo: il settore investe miliardi in pubblicità per attirare nuovi clienti.

Tuttavia, la natura potenzialmente dannosa del gioco d’azzardo solleva interrogativi etici sull’opportunità di una comunicazione commerciale così aggressiva. Analizziamo la situazione.

La spesa pubblicitaria dei casinò online

I casinò online spendono oggi in pubblicità più di qualsiasi altro settore. Secondo dati recenti, gli investimenti pubblicitari dei principali operatori di gioco online in Italia, come Paston Casino online, sono arrivati a superare i 700 milioni di euro nel 2025.

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Saldo e stralcio

 

Operatore Spesa pubblicitaria 2025
Operatore 1 250 milioni €
Operatore 2 180 milioni €
Operatore 3 140 milioni €
Altri 130 milioni €

Si tratta di una crescita esponenziale: basti pensare che nel 2020 la spesa complessiva era di “soli” 400 milioni di euro.

Le critiche alle strategie pubblicitarie

Questa pubblicità così invasiva solleva forti critiche da parte di associazioni di consumatori e di esperti di salute pubblica.

Le strategie adottate dai casinò online sono considerate aggressive e mirate a convincere il pubblico che il gioco d’azzardo sia un passatempo innocuo. Niente di più lontano dalla realtà, denunciano gli esperti, dato il potenziale di dipendenza insito nel gambling.

Il gioco d’azzardo patologico in aumento

I numeri del gioco d’azzardo patologico sono allarmanti. Nel 2025 si stima che in Italia i giocatori “problematici” siano oltre 1 milione, vale a dire persone che spendono cifre eccessive nell’azzardo, trascurando altri ambiti della propria vita.

Anno Giocatori patologici Soldi persi
2020 800.000 19 mld €
2025 1.100.000 27 mld €

L’aumento dei casi di ludopatia è direttamente collegato alla maggiore offerta di gambling online e alla relativa pubblicità, sostengono gli psicologi.

Il ruolo controverso degli influencer

Un capitolo a parte merita il fenomeno degli influencer che promuovono casinò e siti di scommesse online presso il loro vasto pubblico di follower, spesso molto giovane.

Negli ultimi anni, la presenza di influencer e celebrità nella pubblicità dell’industria del gioco d’azzardo è notevolmente aumentata. Personaggi con milioni di seguaci su Instagram e TikTok firmano contratti di sponsorizzazione per promuovere casinò e bookmakers.

Si tratta di una strategia di marketing basata sulla credibilità di questi “opinion leader” presso il pubblico. Peccato che i contenuti promozionali da loro prodotti raramente menzionino i rischi delle attività pubblicizzate.

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Per questo, l’utilizzo di influencer nel gambling online è ritenuto un modo subdolo di aggirare le regole e raggiungere fasce di pubblico vulnerabili. Anche su questo fronte, gli esperti invocano maggiori restrizioni.

Il confronto con altri paesi

Per comprendere meglio la portata del fenomeno in Italia, è utile un confronto con l’approccio di altri paesi europei in tema di pubblicità dell’azzardo online.

In diversi stati come il Regno Unito, la Spagna e la Svezia sono già in vigore regolamentazioni più stringenti che limitano fortemente le strategie promozionali aggressive dei casinò digitali.

Ad esempio, nel Regno Unito dal 2022 è vietata qualsiasi forma di marketing diretto per i siti di gioco d’azzardo. Mentre in Spagna la pubblicità del gambling può occupare al massimo il 5% del tempo totale degli spot in tv.

Paese Restrizioni pubblicitarie gambling
UK Divieto pubblicità diretta
Spagna Max 5% del tempo spot tv
Svezia Fortissime limitazioni
Italia (Per ora) solo inviti generici alla prudenza

L’Italia si conferma dunque indietro rispetto ad altre realtà nel tutelare consumatori e cittadini dall’impatto problematico della pubblicità aggressiva in questo settore controverso.

L’appello per una regolamentazione

La situazione attuale ha portato numerose associazioni ed esperti a chiedere una maggiore regolamentazione del settore. Le richieste principali sono:

  • Divieto di pubblicità televisiva in determinate fasce orarie
  • Limitazioni stringenti alle sponsorizzazioni sportive
  • No alla pubblicità mirata ai minori di 21 anni
  • Messaggi di avvertimento sui rischi del gioco d’azzardo

Queste misure potrebbero contribuire a limitare una comunicazione commerciale troppo aggressiva da parte di un settore controverso. Starà alla politica intervenire a tutela della salute pubblica.

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Foto di Lucky Sanchez su Unsplash



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