Il 2024 per la mountain bike è stato ricco di novità, eppure ci sono ancora tante aziende che sono “rimaste indietro” e che secondo noi in questo 2025 potrebbero “darsi una mossa” e andare a rinfrescare i loro modelli.
Parliamo di prodotti che sono stati lanciati ormai da qualche anno, fuori dai tempi canonici di rinnovamento, e che sembrano aver proprio bisogno di una rivisitazione visto che è passato ormai molto tempo dalla loro ultima progettazione.
Biciclette complete certo, ma anche componentistica. Non sappiamo esattamente cosa e quando, ma ci sono molti elementi che ci fanno pensare che in questo 2025 arriveranno un po’ di cose nuove di zecca, alcune molto attese, altre che in pochi si aspettano. Ecco cosa ci aspettiamo e cosa abbiamo captato dai nostri whistleblowing…
SHIMANO XTR ELETTRONICO FINALMENTE IN ARRIVO?
Da diverse stagioni si vocifera di questa possibilità, un nuovo Shimano elettronico e wireless. Si diceva lo avremmo visto alle Olimpiadi 2024, ma non è accaduto.
L’azienda giapponese nel suo range conta una serie consistente di gruppi trasmissione elettronici per il mondo strada e gravel, ma non per il mondo mtb, o almeno in maniera parziale perché in quello ebike per esempio si hanno esempi concreti.
Le tecnologie a disposizione di Shimano ci sono, il sistema Di2 è già collaudato anche in gravel con il gruppo GRX e tutti si aspettano che faccia il suo debutto nel mondo del fuoristrada. Per ora però non si è ancora visto assolutamente nulla, nessun leak, nessun indizio se non i brevetti depositati. Addirittura Shimano sembra che stia lavorando in ambito strada a una soluzione a 13 velocità proprio combinata al Di2 e se questo avvenisse anche per la mtb sarebbe una grande svolta. Il 2025 dovrebbe finalmente essere l’anno, ma ci tocca aspettare ancora.
SRAM NON STA MAI A GUARDARE
Non c’è pace in questo segmento, SRAM è uno dei brand che più al mondo ha voglia di innovare, lo fa frequentemente e lo fa sempre con un componente pronto a stravolgere tutto. Soprattutto lo fa sempre quando il suo diretto concorrente presenta qualcosa di nuovo e se Shimano presentasse una nuova trasmissione, non fatichiamo a credere che subito dall’Illinois arriverà una risposta.
Nel mondo gravel SRAM ha da poco lanciato il suo nuovo Red XPLR a 13 velocità, che è una rivisitazione futuristica del T-Type MTB e sembra praticamente pronto per essere montato su una MTB.
NON SOLO TRASMISSIONE, MA ANCHE FRENI
SRAM però sembra voler guardare a un livello diverso ancora, quello che riguarda la praticità e la sicurezza, dopo UDH potrebbe arrivare un UBM (Universal Brake Mount), un adattatore per il montaggio della pinza freno che consentirebbe di avere questo montaggio direttamente fissato all’asse, migliorerebbe l’allineamento della pinza ma ridurrebbe anche lo stress del telaio.
Questo però darebbe anche la possibilità di alleggerire le strutture telaio che non avrebbero più necessità di forme allungate dei foderi per creare sedi di fissaggio delle pinze.
TELESCOPICI? ADDIO DEFINITIVO AL CAVO?
Sembra dietro l’angolo la presentazione del nuovo telescopico di RockShox, il Reverb avrebbe un nuovo posizionamento della batteria e si presume anche un peso ridotto, si è visto più volte sulle bici dei rider e dovrebbe essere molto vicino al lancio.
Visto questo spingere dei due leader di mercato Rock Shox e Fox (con il suo Transfer Neo) sul mondo wireless, potrebbe essere il momento giusto per altri brand come KS e Magura per rinnovare i loro reggisella telescopici elettronici, in particolare Magura è stato il precursore di questo sviluppo e da molti anni il suo Vyron è sul mercato, quindi bisognoso di un aggiornamento.
TRASMISSIONI A CINGHIA
Al meccanico direte di fare cinghia e cambio olio. Magari non ora, ma sembra che anche la tendenza dei gearbox e delle trasmissioni a cinghia possa diventare una soluzione concreta e sempre più utilizzata, non solo per le ebike, ma anche per il mondo delle mtb tradizionali.
Lo scorso anno Gamux ha usato in coppa del mondo di dh una bici con trasmissione a cinghia e gearbox di Pinion, ma sembra da alcuni primi prototipi che anche gli Atherton stiano lavorando a un progetto di questo tipo per le loro bici.
L’obiettivo però principale è quello di creare un Fattore Q più possibile vicino a quelli standard e non sembra una missione facilissima perché significherebbe ridurre le dimensioni di tutti i componenti interni degli alberi nel carter del gearbox, i rumours però sembrano indicare una diffusione pronta a svilupparsi su larga scala.
IL MONDO DELL’AUTOMOTIVE ENTRA A GAMBA TESA
Le biciclette fanno sempre più gola al mercato dell’automotive, non tanto le bici complete ma piuttosto come parti e componentistica.
Si parla da anni di un impianto frenante di Brembo (dopo il tentativo andato un po’ a vuoto della metà degli anni 2000), mentre è realtà sempre più strutturata e importante quella di Raicam, azienda italiana multinazionale specializzata nel mondo dell’automotive, che ha lanciato degli impianti MTB davvero molto molto interessanti.
Proprio le conoscenze e il know how ingegneristico di aziende di questo calibro (molto spesso italiane) potrebbero portare a vedere grosse, anzi grossissime, innovazioni nel nostro mondo a pedali.
NUOVE BICI? QUALCUNA POTREBBE ARRIVARE…
Abbiamo indicato il 2025 come l’anno in cui si vedranno probabilmente più biciclette con travel ridotto nel xc e marathon, le Supercountry come le abbiamo chiamate noi andrebbero ad affiancare le down country che sembra essere ancora il riferimento. Qui crediamo che molti progettisti possano avere in serbo per il 2025 curiose novità.
NUOVA CANYON LUX?
Canyon è tra quelle più papabili di innovazione, visto che la sua Lux è sempre sulla cresta dell’onda in Coppa del Mondo, ma soprattutto visto che ha lanciato lo scorso anno la Lux Trail, piattaforma nuova, che non fatichiamo a vedere declinata proprio in chiave SuperCountry con travel ridotto, magari con qualcosa di innovativo (e divisivo) come il sistema di controllo dello sterzo KIS.
NUOVA BMC FOURSTROKE?
In questo 2025 il progetto Fourstroke di BMC compie 4 anni. Bici modernissima con geometrie assolutamente all’avanguardia e la scelta dei soli 120mm di escursione quando erano ancora in pochi a crederci.
L’azienda svizzera potrebbe voler dare una spolverata al progetto visto che contava tecnologie di assoluta unicità come l’AutoDrop, l’unico dropper sul mercato che si abbassa senza la pressione del rider sulla sella.
NUOVA MONDRAKER F-PODIUM?
Si attendono tante novità da Mondraker, dopo la chiusura del team Primaflor in pochi credono davvero ad un addio della Coppa del Mondo.
Gli spagnoli nel 2024 si sono concentrati molto nel rinnovo di gran parte della gamma e-bike, quest’anno potrebbero concentrarsi su quella delle mtb tradizionali, e potrebbero avere in serbo qualcosa anche sul lato prodotto XC, perché il modello F-Podium è un altro dei telai super moderni, rinfrescato nel 2023, ma non rivoluzionato e un totale cambio di look potrebbe forse avvenire proprio quest’anno.
NUOVA SANTA CRUZ BLUR?
Difficile dire che questa full abbia bisogno di una rivisitazione per le sue performance, il progetto è però ormai risalente al 2021.
Un telaio di riferimento, ma qualche marginalità di miglioramento c’è soprattutto se pensiamo ai passaggi cavi ancora esterni al tubo sterzo. Dopo quattro anni dal lancio ci si potrebbe aspettare qualcosa, anche se la chiusura del team internazionale non fa ben sperare.
COSA FA ORBEA?
Quello di Orbea è un leak che l’hanno scorso ci ha tormentato. Nei paddock si è visto in più occasioni la presenza di un prototipo con una copertura nella parte tra il tubo sella e quello obliquo. Come a nascondere un elemento fondamentale nel funzionamento di un prodotto che potrebbe quindi avere una svolta verso l’ibridazione. Alma è il progetto hardtail dell’azienda spagnola e senza ombra di dubbio dovrebbe essere la piattaforma pronta ad essere rinnovata.
Ma siamo invece sicuri che Orbea lancerà la sua prima mtb da Downhill. Orbea vuole crescere anche nel gravity lo è la conferma l’ingaggio della Segrave che insieme a Martin Maes correranno in Coppa dh, ma il modello da dh ancora non esiste… i test effettuati in Coppa dal belga Maes con una Wild senza motore confermano proprio che il lavoro improntato si è basato sullo sfruttamento di una struttura massimamente resistente e pensata per i grandi carichi al fine di sviluppare proprio un telaio da DH. A questo punto la presentazione dovrà avvenire almeno al debutto di Coppa DH.
E LE AZIENDE ITALIANE? QUALCOSA SI MUOVE
In Italia i brand che potrebbero presentare proprio quest’anno importanti novità sono tanti, dopo Pinarello che è tornata alla ribalta con un modello vincente in Coppa, l’interesse nel mondo pedalato è diffuso.
Wilier ha nel progetto Urta Max SLR la sua punta, ma l’innesto di un atleta d’esperienza come Luca Braidot potrebbe portare a nuove prospettive di sviluppo proprio per il mezzo definitivo da cross country.
Olympia non si nasconde mai e si lancia in nuove sfide progettuali ogni volta che gli si presenta l’occasione. Il suo modello da XC e marathon F1-X ha segnato un grande punto di svolta, parziale integrazione dell’ammortizzatore e un design da grande innovatrice. Il 2025 potrebbe forse essere l’anno del restyle.
Sotto il controllo di Alete, Torpado ha iniziato una rivoluzione, l’ha fatto nel gravel e nel mondo ebike e forse è arrivato il momento anche del mondo pedalato. Pare che l’azienda stia lavorando a un nuovo prodotto di punta proprio per le competizioni che voglia creare uno stacco netto con il passato.
LeeCougan ci ha abituato a stupirci, hanno lanciato da poco la nuova Crossfire Trail, ma se in pentola avessero qualcosa di ancora più racing?
EBIKE: IN ARRIVO LE RISPOSTE AL NUOVO BOSCH?
L’anno scorso un terremoto ha scosso il segmento dei motori, Bosch ha lanciato una serie di prodotti davvero importanti che hanno portato aria fresca alle ebike. Ma alcuni dettagli sembrano propendere verso un’ulteriore svolta nel 2025.
Uno dei più attesi e chiacchierati è l’arrivo di una nuova generazione firmata Specialized che in effetti ha lanciato la sua ultima Turbo Levo nel 2022, ma sarà un semplice aggiornamento estetico o verrà coinvolto anche il motore?
A Eurobike 2024 TQ ci aveva mostrato un pacco batteria molto grande, che non aveva ancora, da 580 Wh abbinata al suo HPR 50. Batterie così grosse però vengono sfruttate solitamente per alimentare motori più potenti che è proprio ciò che manca all’azienda tedesca, che sia arrivato il momento di finalizzare la progettazione?
Di sicuro bisognerà guardare bene cosa succede nelle finestre di casa Porsche. Il suo pacchetto di acquisti fa pensare a rapide evoluzioni grazie alle capacità e al know how del marchio. Greyp e Fazua lavorano insieme alla progettazione del primo motore marchiato Porsche che uscirà nel 2026, ma crediamo che Fazua rimarrà un corpo staccato che sarà presente su diversi brand e sembra proprio che nel 2025 l’azienda possa uscire con alcune interessanti novità, un nuovo pacco batteria e un nuovo controller, per iniziare…
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