Paolacci: «A Cerveteri gli impianti sportivi sono un miraggio»

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E Ladispoli invece raddoppia con il secondo Palasport.

di Emanuele Rossi

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Di eccellenze sportive e atleti che sognano traguardi ambiziosi ce ne sono sempre di più. Quello che a Cerveteri mancano, secondo il giudizio di molte realtà, e dell’opposizione politica che torna ad accendere i fari sula vicenda, sono le strutture sportive. Forse l’ultimo impianto realizzato è la palestra di Valcanneto che però non è omologabile per la Serie C del basket, come emerso alla vigilia del campionato.

Mentre le città limitrofe, ed è il caso dei cugini ladispolani tanto per fare un esempio, si ingrandiscono e puntano addirittura al secondo Palasport, con i lavori avviati da Città Metropolitana di Roma Capitale.

«Abbiamo tante eccellenze sportive ma non si costruisce un impianto sportivo da 20 anni. Così non riusciremo mai ad avere una progettualità e garantire un futuro alle associazioni». Le parole del consigliere comunale di Cerveteri, Gianluca Paolacci, sono la riprova di come Cerveteri sia orfana di impianti che diano la possibilità ai gestori di crescere e guardare al futuro, investendo. «Lo stadio principale Galli è risorto grazie alla famiglia Lupi – prosegue -, abbiamo un centro di equitazione a Borgo San Martino, dove si potrebbero svolgere gare internazionali, se solo l’amministrazione si decidesse di concedere l’autorizzazione per realizzare una struttura adatta per ospitare i cavalieri, con un indotto che si estenderebbe negli agriturismi del territorio».

Riflettori puntati sul campo delle Due Casette. «Grazie a Piero Mataloni – attacca – il consigliere di minoranza -, è diventato da una stalla di fieno a un tappeto in erba. Per non parlare delle altre strutture private. Questa Giunta deve uscire dal suo letargo e guardare allo sport con più interesse, visto che non vi è una piscina comunale, un palazzetto dello sport e un campo sportivo».

Il manto del Galli tra l’altro è usurato e rischia di non ricevere l’autorizzazione per giocarci. Delle carenze strutturali se n’è già parlato nei mesi scorsi quando la squadra di pallacanestro, la ex Rim (ora Dcl Edilizia Bkl Ladispoli) è stata costretta ad emigrare in un’altra città perché il campo di gioco non era omologabile per la Serie C. E lo stesso anche la palestra di Valcanneto. Una sconfitta per tutti i tifosi e gli appassionati che non possono seguire i propri beniamini nella loro città.

Qui Ladispoli. Stavolta è tutto vero: gli operai sono entrati in azione per la realizzazione del Palasport di via Federici, nel cortile della scuola alberghiera. Sarà il secondo a Ladispoli dopo il PalaSorbo di piazza delle Primule. Le innumerevoli polemiche e un primo progetto naufragato anni fa sono già alle spalle: Città Metropolitana ha dato il via libera per costruire la struttura. C’è già più della posa della prima pietra.

Il cantiere è ben avviato e come recita il cartello potrebbe concludersi entro la primavera. Probabilmente però servirà qualche mese in più perché l’inizio dei lavori non è avvenuto nei tempi prestabiliti. Poco importa per studenti e atleti, l’importante è che si possa contare su un impianto nuovo di zecca dove si svolgeranno gli allenamenti non solo dei giovani del plesso ma anche delle associazioni sportivi, nonché le gare ufficiali previste nei campionati di basket, volley e altre discipline.

Il progetto esecutivo è stato approvato con una spesa di quasi un milione e 800mila euro. Il palazzetto sportivo sarà omologato, almeno in una prima fase, per competizioni fino alla categoria di Serie C, prevedendo quindi anche un nuovo blocco spogliatoi, l’infermeria, i servizi igienici, il magazzino e un collegamento funzionale coperto largo oltre un metro che permetterà a studenti e giocatori di raggiungere il campo.

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L’avanzamento dell’opera si può notare anche dal cavalcaferrovia Nove Novembre oltre che dal parcheggio del plesso scolastico. «Prendiamo atto che, nonostante le difficoltà di varia natura – dichiara la dirigente dell’Alberghiero, Loredana Saetta -, i lavori di costruzione della palestra sono stati avviati. Ci auguriamo che per il prossimo anno scolastico gli studenti dell’Istituto alberghiero possano disporre della palestra così indispensabile per l’attività didattica. Ringraziamo Città Metropolitana per l’impegno e la collaborazione».



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