Sandro Mugnai, artigiano di 54 anni di Arezzo, sarà processato con l’accusa di omicidio volontario per i fatti avvenuti la notte dell’Epifania 2023 a San Polo, di Arezzo. Secondo l’accusa, l’uomo avrebbe sparato e ucciso volontariamente il vicino Gezim Dodoli, 57 anni di origine albanese, che stava demolendo con una ruspa la sua abitazione mettendo in pericolo la famiglia riunita in casa. Il processo si aprirà il 15 marzo.
La vicenda ha seguito un iter giudiziario complesso: inizialmente Mugnai era stato arrestato per omicidio, ma scarcerato due giorni dopo per legittima difesa. Successivamente il fascicolo è stato riformulato, passando da un’accusa di eccesso colposo di legittima difesa a quella più grave di omicidio volontario, dopo ulteriori accertamenti e una perizia balistica disposti dal Pm Laura Taddei.
Il giudice dell’udienza preliminare, Stefano Cascone, ha disposto il rinvio a giudizio, ritenendo fondate le argomentazioni della Procura. La difesa, rappresentata dagli avvocati Piero Melani Graverini e Marzia Lelli, ha scelto di affrontare il processo in Corte d’Assise, rinunciando al rito abbreviato, considerato meno adatto per dimostrare le ragioni dell’imputato.
Mugnai sostiene di aver agito per proteggere la propria famiglia, negando di aver sparato due colpi preliminari contro le auto parcheggiate, circostanza che il giudice Claudio Lara ha indicato come incompatibile con la legittima difesa. Durante l’udienza dello scorso 14 gennaio al Tribunale di Arezzo, era emersa la richiesta di costituzione come parte civile da parte della sorella della vittima, che si aggiunge alla moglie e ai figli di Dodoli già rappresentati.
I fatti di San Polo e il dramma della lite con Dodoli
L’episodio che ha portato al processo è avvenuto la sera del 5 gennaio 2023 a San Polo di Arezzo. Gezim Dodoli, secondo quanto ricostruito, avrebbe fatto irruzione nel piazzale di Sandro Mugnai a bordo di una ruspa, distruggendo alcune auto e dirigendosi poi verso l’abitazione dell’artigiano. La lite tra i due, aggravata da precedenti tensioni di vicinato, sarebbe degenerata in pochi istanti. Mugnai, armato di un fucile regolarmente detenuto, ha sparato cinque colpi colpendo a morte Dodoli.
Solidarietà e sostegno
Parallelamente, la comunità di San Polo ha espresso solidarietà al proprio concittadino, organizzando anche fiaccolate a sostegno. La vicenda ha attirato l’attenzione del generale Roberto Vannacci: l’eurodeputato è stato in visita a casa Mugnai esprimendo pubblicamente il suo supporto a Mugnai, ribadendo la legittimità della difesa. Saranno parte civile nel processo la moglie e la sorella della vittima. Il caso, per la sua complessità e i risvolti emotivi, si preannuncia ricco di dibattiti e colpi di scena.
Solidarietà di Fratelli d’Italia a Sandro Mugnai. “Il rinvio a giudizio di Mugnai per omicidio volontario è un errore. Fratelli d’Italia è dalla parte di chi si difende da un’aggressione”. Esordisce così la senatrice Simona Petrucci, commissario provinciale di Fratelli d’Italia. “Sandro Mugnai – prosegue – si stava difendendo durante una fortissima concitazione ed emozione nel vedere una ruspa scagliarsi contro di lui e contro tutto ciò che incontrava. Ogni suo tentativo di difesa non aveva alcun effetto, segno evidente che Dodoli non intendeva fermarsi. Sotto una grave minaccia come questa, la vittima non può porsi la questione se effettivamente il pericolo sia solo verso le cose materiali. Non è possibile escludere che vi sia anche una minaccia alla vita delle persone. Ecco perchè crediamo sia sbagliato ravvisare una sproporzione tra l’offesa e la difesa. La vittima, secondo i giudici, evidentemente doveva farsi schiacciare? La difesa in questo caso deve essere considerata legittima: non dimentichiamo che l’aggressore stava agendo con un mezzo pesante decine di quintali, con una furia cieca. Sandro Mugnai ha difeso, come poteva, la propria vita, la propria famiglia e i propri beni. Fratelli d’Italia Arezzo ritiene che Mugnai debba essere assolto, poichè si è difeso legittimamente”. In conclusione, Simona Petrucci annuncia che appena il sig. Mugnai accetterà di incontrarla, gli porterà la solidarietà di tutto il partito “in questo momento così difficile per un uomo che ha solo posto in essere una legittima difesa”.
Con la ruspa contro la casa dei vicini, preso a fucilate: ucciso un uomo di 57 anni – Foto
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