Valutazione di Mobili Antichi Genova: Valore Commerciale

La crescente richiesta di valutazioni di mobili antichi

Dopo aver parlato di corsi di restauro e di alcuni interventi di restauro da me eseguiti, desidero tornare a parlare della valutazione di mobili antichi, perché ultimamente sono numerosi coloro che mi contattano per usufruire di questo mio servizio.

I Clienti che mi hanno contattato non sono di solito esperti di antiquariato e, in molti casi, si ritrovano nella classica situazione dell’eredità. In questi casi si rende necessario produrre con una divisione equa tra gli eredi, oppure selezionare quali pezzi di arredo conservare (e magari far restaurare!) e quali invece non tenere: in questi casi risulta essenziale conoscere il valore commerciale dei diversi mobili antichi così da fare le giuste scelte o, nel caso, venderli al giusto prezzo senza svalutarli inutilmente.

Ed ecco perché sempre più persone si affidano ad esperti del settore come il sottoscritto per comprendere meglio cosa si nasconde dietro un particolare mobile. In seguito ad un primo contatto, sono solito eseguire un sopralluogo per analizzare con attenzione il mobile o i mobili da valutare, prendendo in considerazione non solo la loro fattura e il periodo storico, ma anche il loro stato di conservazione.

Tutto concorre al valore commerciale di un mobile ed è compito dell’esperto mettere insieme tutti i dati per arrivare ad una risposta più completa possibile.

Cosa si intende per valutazione commerciale? Un piccolo chiarimento

Prima di procedere oltre, desidero chiarire un aspetto relativo proprio il mio servizio, ovvero cosa indica la valutazione commerciale. La prima cosa da sapere è che la valutazione commerciale non esprime il valore di realizzo del proprietario del mobile, cioè non dice quanto guadagnerebbe vendendo quel mobile, ma rappresenta il costo che una pluralità di persone sarebbe disposta a pagare per quel preciso mobile in un determinato periodo temporale e in un’altrettanto determinata area commerciale.

Per semplificare sono solito dire che questo valore è il prezzo scritto sull’etichetta nel negozio di antiquariato.

Il tempo e il luogo possono far variare il prezzo in modo significativo: è ovvio che una valutazione commerciale fatta dieci anni fa non ha più valore oggigiorno. È anche ovvio che a Parma un mobile può avere un valore, ma averne uno anche molto diverso a Roma. In molte circostanze anche gli interventi di restauro hanno un rilievo significativo nella determinazione di un valore, perché un mobile restaurato ha comunque un valore inferiore a un mobile integro.

Piccola nota che tengo a comunicare per i miei Clienti: anche la qualità del restauro influenza il valore del mobile. Mi sono capitati più volte mobili che, passati sotto le mani di professionisti non così esperti, ne sono usciti quasi rovinati da un intervento che, invece, avrebbe dovuto preservare la loro bellezza e storicità.

Come si svolge una valutazione commerciale?

Per eseguire un’accurata valutazione commerciale è necessario seguire una serie di accortezze che ci aiutano a stabilire il valore del mobile in questione. Per prima cosa si deve definire lo stile del mobile e, possibilmente, anche il centro di produzione: queste indicazioni ci aiutano a capire se abbiamo davanti un mobile particolarmente pregiato o un mobile più recente. Se un mobile appartiene ad uno stile di secoli fa e porta con sé le tipiche caratteristiche delle botteghe degli antichi ebanisti, è quasi scontato che si è davanti a un mobile che deve essere trattato con i guanti bianchi.

Entrati in possesso di queste prime e importanti indicazioni, è il momento di procedere con una vera e propria ricerca che ci serve per esplorare nell’ambito commerciale quanto possano valere i mobili antichi di quella tipologia, stabilendo così una forbice economica di minima e di massima.

Parlando per esperienza personale, posso dirti che io affronto questa ricerca in due modi: uno più classico, affidandomi cioè ai negozi di antiquariato, e uno più moderno, ovvero ricorrendo alle comodità di Internet.

Attenzione ad un aspetto molto importante: non è possibile eseguire un’adeguata ricerca senza conoscere alla perfezione gli stili. Insomma, non ci si può improvvisare esperti! Faccio un esempio. Se devo valutare un cassettone ottocentesco in noce in stile Carlo X, dovrò orientarmi in quell’ambito per trovare la forbice economica prima menzionata, ma questo non basta. La ricerca del valore economico deve essere sempre collegato alla piazza di riferimento, cioè se il mio Cliente è di Milano devo andare a ricercare i prezzi per la piazza di Milano.

Appare subito chiaro quanto sia importante riconoscere gli stili, perché in caso contrario si correrebbe il rischio di sovrastimare o sottostimare un mobile, con conseguenti problemi per il Cliente.

Il mio compito, però, non si conclude qui. Nell’identificazione del giusto valore devo anche tenere conto dello stato di conservazione del mobile, aspetto che influenza notevolmente la valutazione in modo positivo o negativo.

Tutti questi dati, queste analisi e indicazioni vanno poi raccolte in un documento redatto appunto dall’esperto che dovrebbe contenere anche una descrizione dettagliata del mobile e, ovviamente, la data della valutazione.

Dalla valutazione commerciale non rientrano, per ovvi motivi, i mobili in stile ‘900 realizzati in fabbrica.

L’importanza di una valutazione mobili antichi professionale

Penso che adesso sia chiaro perché l’attività di valutazione mobili antichi non possa essere amatoriale o essere demandata a persone non professioniste. Si tratta di un’attività che si basa sul possesso di essenziali conoscenze e competenze, un’attività che richiede tempo per essere sicuri di arrivare al giusto valore e, quindi, un’attività che deve essere retribuita in modo adeguato proprio perché estremamente professionale.

In fase di definizione del valore economico di un arredo antico, l’esperto non deve farsi influenzare da fattori esterni, ma deve giungere alle proprie conclusioni, poco importa che esse siano o meno apprezzate dal committente. Capita a volte che il committente spinga per aumentare il valore identificato e quindi a sovrastimare il mobile: il vero esperto non deve accettare queste pressioni, ma deve seguire la sua professionalità e spiegare al committente perché non può assecondare le sue richieste.

Io abbraccio questo modo di operare e sono assolutamente convinto che i miei Clienti apprezzino la mia onestà e integrità intellettuale, soprattutto quando spiego le ragioni sottostanti la mia valutazione commerciale, una valutazione che sarà loro di grande aiuto per prendere le decisioni migliori. In presenza di mobili antichi di pregio, ma con molti problemi, consiglio anche ai miei Clienti quali sono gli interventi di restauro da eseguire per preservare il mobile, mettendomi a loro disposizione per un preventivo personalizzato.

Tra i miei servizi, quindi, non c’è solo il restauro di mobili in legno, ma anche tutta la parte di valutazione e stima, che accompagna i non esperti a comprendere meglio ciò che hanno tra le mano. Se anche tu desideri chiarimenti su un tuo mobile, non esitare a contattarmi.