Mongiardo, dopo la laurea in Giurisprudenza all’Università di Messina, migrò in Germania dove si laureò in Diritto Internazionale e successivamente in Francia dove conseguì la laurea in Economia e Management. Quindi, per 10 anni, a partire dal 1974, si recò a vivere sulla Costa Smeralda come direttore del marketing e braccio destro dell’Aga Khan, che ne seguì i consigli per realizzare il porto turistico a Porto Cervo. Nonostante fosse inserito ai vertici del potere economico, essendo stato anche il direttore del marketing della Procter&Gamble, nel 2013 ritornò in Calabria per trovare le sue radici, la sua vera identità e dedicarsi agli studi della storia della Calabria con metodo rigorosamente scientifico, ritrovando la vera identità di erede della civiltà italica e dei valori etici della Magna Grecia. Fu il primo a capire che l’Etica di Pitagora era in realtà la continuità dell’etica delle popolazioni autoctone che vivevano in Calabria circa 1500 anni prima di Cristo. L’ex ministro della Difesa Mario Mauro ha sottolineato – ribadendo quanto affermato dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella – che in atto ci sono ben 56 conflitti in corso nel mondo, anche se la guerrain Ucraina e quella in Medio Oriente suscitano maggiore sdegno visto l’elevatissimo numero di morti.
Maurizio Gasparri, capogruppo di FI al Senato, ha evidenziato l’apparente impossibilità di questa aspirazione alla pace che è comune a tanti, se non a tutti, “ma è necessario fare ricorso al rispetto della tradizioni e posizioni per contrastare la cultura dell’odio che viene alimentata dal fondamentalismo religioso”. Mons. Gaid ha sottolineato l’inciviltà dello scontro e la guerra come strumento inutile di distruzione della civiltà. «Sono rimasto particolarmente colpito – ha aggiunto mons. Gaid – quando mi è stato riferito da persone molto competenti e affidabili che anche le armi hanno una data di scadenza: per evitare ciò oggi, purtroppo, si mandano le armi per un rapido impiego nelle guerre procurando migliaia di morti, compresi donne e bambini». Ha concluso la sessione Giancarlo De Matthaeis, il quale ha ricordato le ingenti risorse che ogni anno si investono nel mondo per produrre armi da guerra e che se investite in altri settori offrirebbero all’uomo una vita ricca di benessere fisico, psichico e prosperità economica. De Mattheis ha voluto concludere ricordando nel suo intervento Lucrezio Caro, che nel “De Rerum Natura” descrive la guerra come una aberrazione della natura umana che nasce dalla paura e dall’ignoranza. “Lasciamoci ispirare – ha concluso – dalla saggezza di Lucrezio Caro per lavorare insieme per un mondo in cui la pace sia non solo possibile ma sia una realtà vissuta da tutti”. Oltre 120 persone hanno partecipato all’incontro romano per far conoscere e sostenere l’“Appello pitagorico al mondo per la pace e la distruzione delle armi” promosso dalla Nuova Scuola Pitagorica di Crotone guidata dal suo scolarca Salvatore Mongiardo. Il convegno si è svolto alla Sala Capranichetta dell’Hotel Nazionale, a due passi da Montecitorio. Ricco il parterre, fra cui il prof. Giuseppe Ippolito, già direttore scientifico dello Spallanzani, che ha debellato per primo al mondo l’Ebola e salvato la vita ai primi pazienti affetti da Covid 19, il famoso endocrinologo della Sapienza Sebastiano Filetti; Francesco Mazzitelli, responsabile delle Fondazioni della BNL; Raffaella Docimo, ordinario di odontostomatologia a Tor Vergata; Steven Nisticò, direttore della Scuola di Specializzazione in Dermatologia della Sapienza; il batterista Amedeo Ariano, considerato uno dei giganti del jazz a livello internazionale, e tante altre personalità qualificate del mondo della scienza, della cultura e dell’imprenditoria. Il progetto portato avanti dal prof. Mongiardo e dal prof. Giuseppe Nisticò, già Presidente della Regione Calabria, ha già trovato ampio consenso: l’appello per la pace sottoscritto lo scorso 12 luglio a Crotone alla presenza del Premio Nobel per la Medicina 2013 Thomas Südhof sta raccogliendo moltissime adesioni e l’incontro romano è servito a presentare l’iniziativa a livello nazionale, coinvolgendo protagonisti del mondo della cultura e della politica.
Organizzato con la collaborazione del Brutium, il Circolo dei Calabresi nel mondo guidato da Gemma Gesualdi, il convegno ha visto la partecipazione al tavolo dei relatori, moderato dal giornalista Santo Strati, oltre al Presidente Nisticò e al filosofo Mongiardo, di mons. Yoannis Lahzi Gaid, Presidente dell’Associazione Bambin Gesù del Cairo e già segretario particolare di papa Francesco, dell’ex ministro ed europarlamentare Mario Mauro, del commendatore Giancarlo De Matthaeis e del Presidente di Unipax, Orazio Parisotto. Il Presidente della Camera, Lorenzo Fontana, ha inviato un messaggio di auguri. Nisticò ha presentato la sua relazione introduttiva, dicendosi fiero, come ex Presidente della Regione Calabria, che l’Appello Pitagorico per la pace la distruzione delle armi sia partito da Crotone, la capitale della Magna Grecia, per essere diffuso in tutto il mondo attraverso l’Associazione Brutium di Roma. Nisticò ha ricordato che sotto la presidenza di Giuseppe Gesualdi, fondatore del sodalizio, negli anni 80-90, con la sua Accademia Roma di Biologia e Medicina, il Brutium era diventato un punto di riferimento della ricerca internazionale, avendo ospitato relazioni di diversi Premi Nobel come Renato Dulbecco, Rita Levi Montalcini, John Eccles, John Vane, Salvador Moncada. L’Accademia aveva organizzato in quel periodo diverse letture magistrali sulla storia della Magna Grecia grazie all’avv. Nicola Gerardo Marchese, storico calabrese di fama internazionale. Nisticò ha aggiunto ancora che nella Magna Grecia (VI-V secolo a.C.) Pitagora ha identificato i principi fondamentali che l’uomo deve praticare per una convivenza pacifica e felice. Ha poi citato con ammirazione il libro di Salvatore Mongiardo “Vogliamo vivere, basta armi, basta guerre”, pubblicato di recente dalla prestigiosa casa editrice Giuseppe Laterza. “Si tratta – ha detto Nisticò – di un libro ricco di profondi contenuti filosofici e storici che esprimono le concezioni più originali della storia del Meridione d’Italia e, in particolare, della Calabria”. Per quest’opera e le numerose altre pubblicate, Nisticò, come Presidente della Pericles International Academy, si farà promotore di un appello alla Fondazione dei Nobel di Stoccolma per il conferimento del Premio Nobel per la Letteratura all’autore. “Questo sarebbe – ha detto – un alto riconoscimento alla storia della Calabria, alla genialità dei suoi cittadini, all’amore e all’attaccamento ai valori universali della loro etica, come descritto nel Pentalogo di Pitagora, altro best seller di Mongiardo. La prolusione del prof. Nisticò è stata letta dalla moglie Elisabetta Baboro e ha suscitato la massima attenzione da parte dell’affollata platea. Il progetto è partito da appassionati di Storia della Magna Grecia: non è un Convegno politico né tanto meno partitico, ma la presentazione della concezione filosofica di Pitagora sulla pace e sulle armi. Pitagora fu un grande genio della Matematica e dell’Etica. Questa è stata rivisitata dal prof. Mongiardo, massimo esperto al mondo della storia della Magna Grecia e della civiltà italica derivata dalla fusione di re Italo e degli Enotri con la popolazione dei Lacini, gente autoctona che viveva in convivenza pacifica, con il divieto di uccidere gli animali e, a maggior ragione, gli uomini. Lacini ed Enotri vivevano insieme con la condivisione dei beni, erano vegetariani e si alimentavano nei “sissizi conviviali“ con erbe e piante vegetali e i loro frutti. Per i sacrifici agli Dei non uccidevano animali ma preparavano il “Bue di pane”, tradizione ancora conservata in numerosi centri della Lacina, in Calabria. Salvatore Mongiardo – ha ricordato Nisticò – è stato colui che ha scoperto con metodo sperimentale la connessione fra civiltà italica e quella della Magna Grecia grazie allo studio dei frammenti delle opere degli storici più famosi come Porfirio, Giamlico, Diogene Laerzio”. (AGI)
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