Anno giudiziario 2025: scontri politici e proteste al centro del dibattito sulla riforma della giustizia

Effettua la tua ricerca

More results...

Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors
Filter by Categories
#finsubito

Microcredito

per le aziende

 


BARI E LECCE – L’inaugurazione dell’anno giudiziario 2025 ha acceso il dibattito pubblico, trasformando quello che doveva essere un momento istituzionale in un confronto acceso tra magistratura e politica. Tra Bari e Lecce, le cerimonie di apertura nei distretti delle rispettive Corti d’Appello hanno visto protagonisti non solo magistrati e avvocati, ma anche parlamentari e rappresentanti delle istituzioni locali, che hanno commentato con toni forti la riforma della giustizia proposta dal Governo Meloni.

A Bari, scontro aperto tra PD e Lega
Nel capoluogo pugliese, il deputato barese del Partito Democratico Marco Lacarra non ha nascosto la propria preoccupazione: “L’anno giudiziario si apre in un clima di angoscia per le pessime riforme portate avanti dal Governo e per i continui attacchi alla magistratura. La destra sta inquinando la democrazia e l’ordine costituzionale, trascinando il Paese verso una pericolosa deriva securitaria e panpenalistica. La magistratura deve mantenere la propria autonomia e indipendenza e noi vigileremo affinché non venga minata dai quotidiani tentativi di delegittimazione”.

Di tono opposto l’intervento del deputato della Lega Davide Bellomo, componente della Commissione Giustizia della Camera. Bellomo ha lodato l’intervento del Presidente della Corte d’Appello di Bari, dottor Cassano, pur prendendo le distanze da alcune sue posizioni. “La riforma della giustizia in discussione rappresenta un’opportunità fondamentale per riequilibrare un sistema che barcolla da anni. Ogni componente del processo – accusa, difesa e giudice – deve ritrovare la propria armonia, perché solo così la giustizia può essere forte e credibile. È necessario ricostruire la fiducia dei cittadini e il provvedimento in discussione punta proprio a questo obiettivo, rafforzando il ruolo del giudice come terzo imparziale”.

Prestito condominio

per lavori di ristrutturazione

 

Proteste e polemiche a Lecce
Anche a Lecce, l’inaugurazione dell’anno giudiziario è stata segnata dalle tensioni. I magistrati del distretto della Corte d’Appello hanno abbandonato l’aula prima dell’intervento del professor Nicola Selvaggi, vice capo dell’Ufficio legislativo del Ministero della Giustizia, in segno di protesta contro la riforma proposta dal Governo.

“Questa forma di protesta – ha dichiarato il deputato di Fratelli d’Italia Dario Iaia – evidenzia un atteggiamento poco incline al confronto da parte dei magistrati e dell’Associazione Nazionale Magistrati. Gli obiettivi della riforma sono chiari: garantire la parità tra accusa e difesa, ridurre il peso delle correnti interne al Consiglio Superiore della Magistratura e superare le derive correntizie evidenziate dal sistema Palamara. Non si tratta di un colpo di spugna, ma di un passo avanti verso una giustizia più vicina ai cittadini. Rammento, infine, che la riforma sarà sottoposta a referendum confermativo, rispettando pienamente i principi della nostra democrazia”.

Loredana Capone: “Attacchi ai magistrati indeboliscono la lotta alla criminalità”
A margine dell’evento leccese, è intervenuta anche Loredana Capone, presidente del Consiglio regionale della Puglia, che ha ringraziato la magistratura per il lavoro svolto, pur evidenziando il rischio di uno scontro eccessivo tra politica e giudici. “Se oggi il Salento non è più percepito come una terra in cui si ha paura di investire a causa della criminalità, lo dobbiamo a un patto di legalità costruito tra istituzioni e magistratura. Tuttavia, gli attacchi violenti contro i giudici non fanno altro che creare terreno fertile per la criminalità, indebolendo la fiducia dei cittadini nella giustizia”.

Capone ha concluso con un monito: “Mi chiedo a chi giova un attacco quotidiano ai giudici e alla loro funzione. Quale fiducia possono avere i cittadini, se uno dei poteri dello Stato delegittima un altro che la Costituzione ha posto a presidio della giustizia? È necessario un dialogo costruttivo, che metta al centro i diritti delle persone e la lotta al vero nemico della nostra società: la criminalità”.

Un dibattito destinato a proseguire
Le cerimonie di inaugurazione dell’anno giudiziario 2025 hanno messo in luce fratture profonde tra magistratura, politica e istituzioni. Se da un lato il Governo difende la propria riforma come un’opportunità per riequilibrare il sistema giudiziario, dall’altro lato i magistrati e alcune forze politiche denunciano il rischio di un indebolimento delle garanzie costituzionali e dell’autonomia della magistratura.

Nei prossimi mesi, il dibattito sulla giustizia continuerà a tenere banco, in attesa del referendum confermativo che darà la parola ai cittadini su una delle riforme più controverse dell’attuale Governo.





Source link

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Mutuo 100% per acquisto in asta

assistenza e consulenza per acquisto immobili in asta

 

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Source link