Case Atc di Via Foglizzo, terra di nessuno: degrado, insicurezza e un’amministrazione comunale assente

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Case popolari di via Foglizzo manifesto del degrado urbano a Settimo Torinese. Uno scenario desolante di spazi pubblici lasciati a marcire, sicurezza compromessa e un’amministrazione comunale, guidata dalla sindaca Elena Piastra la “chiacchierona”, troppo impegnata a raccontare grandi visioni future per accorgersi del presente.

E proprio mentre la trasmissione Carta Bianca di Bianca Berlinguer si prepara a dedicare un servizio sul degrado, le opposizioni consiliari hanno deciso di passare all’attacco.

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Lo fa la Lega, con il capogruppo Manolo Maugeri e il consigliere Moreno Maugeri. Hanno depositato una mozione che mette nero su bianco un lungo elenco di criticità e richieste precise.

I fratelli Maugeri

“Sopralluoghi effettuati nei mesi scorsi, in collaborazione con i residenti – scrivono –  hanno evidenziato problemi che vanno dalla mancata manutenzione degli spazi pubblici al totale abbandono delle strutture…”.

A questo si aggiungono le testimonianze raccolte durante una raccolta di firme, che ha visto una partecipazione massiccia da parte dei cittadini, ormai esasperati dal disinteresse istituzionale.

Tra le richieste inserite nella mozione, spiccano interventi che altrove sarebbero considerati elementari ma che a Settimo, evidentemente, diventano un’impresa titanica.

Si parte dal ripristino della segnaletica stradale su via Foglizzo, accompagnata dall’installazione di attraversamenti pedonali rialzati per garantire la sicurezza dei pedoni, in una zona dove la velocità delle auto è una minaccia costante.

Seguono l’intervento sulle pensiline delle fermate dei mezzi pubblici, oggi ridotte a scheletri privi persino delle tabelle con gli orari, e la rimozione di veicoli abbandonati, ormai parte integrante del paesaggio urbano.

L’aspetto più surreale riguarda l’illuminazione pubblica: nella mozione si chiede alla giunta di impegnarsi per un sistema che consenta l’utilizzo del campetto polivalente anche durante le ore serali.

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“Non si tratta solo di decoro urbano – spiegano i due consiglieri comunali – Gli spazi pubblici trascurati e l’assenza di manutenzione hanno trasformato l’area intorno al Parco Lama in un luogo insicuro. I cittadini denunciano la mancanza di punti luce nelle ore serali, la presenza di rifiuti abbandonati e lo stato fatiscente delle strutture, tra cui panchine rotte e aree verdi che di verde ormai hanno ben poco. La raccolta firme promossa dal nostro gruppo evidenzia un malcontento diffuso, che non risparmia critiche all’amministrazione comunale.”

La mozione, senza tanti giri di parole, rappresenta una sfida aperta alla sindaca Elena Piastra e alla sua giunta, accusate di ignorare i problemi reali della città. Un’accusa che, alla luce delle condizioni di via Foglizzo, appare difficile da smentire.

Se una delle zone più popolose di Settimo è ridotta così, cosa resta delle ambizioni di “Settimo bella da vivere” e di quei “pezzi” di città che a sentire “Piastra la visionaria” tutto il mondo ci invidia?

D’altro canto oramai lo sanno anche le pietre.  A Piastra di questa città non importa più granché. E’ impegnata a posizionarsi a Roma e a Torino in vista di futuri nuovi impegni. E quindi meglio atteggiarsi da “statista”, da “visionaria”, da una che ne sa. Meglio fare chiacchiere, confondere, ubriacare i cittadini di parole. Meglio le inaugurazioni di “alberi appena piantumati” che poi moriranno tutti, piuttosto che occuparsi del degrado, dei topi, delle strade rotte, dei marciapiedi scassati, degli impianti di illuminazione che non illuminano, della rete di teleriscaldamento che si trasforma in geyser e chi se ne impoppa delle periferie, in una città che è periferia a sua volta.

Le opposizioni non si limiteranno a chiedere interventi: vogliono risposte concrete. “Perché –  sottolineano i consiglieri Maugeri, – non si tratta solo di interventi di manutenzione, ma di garantire sicurezza e dignità ai residenti.”

Con la prospettiva di un servizio televisivo su Carta Bianca, la pressione sull’amministrazione è destinata ad aumentare.

La narrazione del degrado urbano del quartiere ATC raggiungerà un pubblico nazionale, mettendo Settimo Torinese sotto i riflettori per motivi tutt’altro che positivi. La speranza, per i cittadini, è che questa attenzione mediatica spinga la giunta a intervenire, anche solo per salvare la faccia.

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Ed è come se li sentissimo, in giunta, decidere quale strategia adottare. “E’ colpa del Comune di Torino che è il proprietario. E’ colpa dell’Atc che deve fare le manutenzioni…”.

E allora dove sono le formali “lamentele” dell’Amministrazione comunale. Le email, le pec, le ordinanze della sindaca?

Sullo sfondo la frustrazione dei cittadini, stanchi di promesse non mantenute e di una città che sembra aver voltato loro le spalle. 

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