Cosa cambia per le sigarette elettroniche dopo aumenti al via ora per sigarette, tabacco e sigari

I rincari su sigarette tradizionali, tabacco trinciato e sigari, riflettono l’attuazione di nuove disposizioni normative previste dalle leggi di Bilancio 2023 e 2024. L’adeguamento delle accise comporta incrementi di prezzo variabili tra i 20 e i 30 centesimi a pacchetto, con l’obiettivo di aumentare le entrate fiscali e incentivare la riduzione del consumo di tabacco. Le modifiche interessano oltre 100 marche di tabacchi lavorati, mirate a bilanciare esigenze di salute pubblica e tutela economica. 

Marche più popolari e relativi aumenti

Gli aumenti delle accise colpiscono numerose marche di sigarette, tabacchi e sigari, con variazioni di prezzo che coinvolgono anche i brand più noti. Tra le sigarette tradizionali, le linee Marlboro hanno registrato incrementi medi di circa 20 centesimi, portando il costo di un pacchetto standard da 20 unità a 6,50 euro. Anche Philip Morris, Chesterfield e Merit hanno subito aumenti simili, restando nel range tra 5,50 e 6,50 euro per confezione, a seconda delle specifiche varianti. Le sigarette Diana, più economiche, si assestano intorno ai 5,30 euro.

Per quanto riguarda il tabacco trinciato, sempre più diffuso tra i fumatori, i rincari interessano brand iconici come Pueblo, Marlboro e American Spirit. Una confezione da 30 grammi di tabacco Marlboro ha raggiunto il prezzo di 7,70 euro, mentre il Pueblo Blue si attesta sui 7,50 euro. Anche il Golden Virginia è coinvolto, con un prezzo analogo di 7,50 euro per 30 grammi. Gli aumenti risultano proporzionali rispetto alle grammature, colpendo in misura maggiore i prodotti di fascia premium o biologici.

Nel segmento dei sigari, marche come Antico Toscano e Mastro Tornabuoni hanno registrato incrementi rilevanti. Nello specifico, una confezione di sigari Antico Toscano da tre pezzi ha raggiunto i 13,30 euro, attestando il prodotto tra le scelte di nicchia. Anche i sigari Nostrano del Brenta presentano aumenti indicativi, legati sia a una crescente domanda interna che all’adeguamento delle accise.

Gli aggiornamenti tariffari riguardano un totale di oltre 114 marche, ciascuna con variazioni specifiche visibili sul sito ADM. Questi rincari si estendono anche ai prodotti per dispositivi senza combustione.

Impatto sugli altri prodotti

Gli aumenti non si limitano alle sigarette tradizionali, ma interessano anche una vasta gamma di altri prodotti legati al consumo di tabacco e nicotina. Tra i prodotti maggiormente impattati si trovano i sigaretti, che registrano rincari significativi. Ad esempio, i sigaretti di fascia premium, come i Davidoff Mini Cigarillos, hanno subito aumenti proporzionali rispetto al prezzo delle sigarette tradizionali, influendo anche su prodotti più economici e brand meno noti.

Anche il tabacco da fiuto e da mastico, meno diffuso ma rilevante in alcune nicchie di mercato, ha visto un adeguamento delle accise. Particolare attenzione è stata riservata ai dispositivi senza combustione, come quelli utilizzati con sistemi di riscaldamento del tabacco. Prodotti come le cartucce Heets per iQOS o i bastoncini Neo per Glo hanno registrato un aumento tra i 20 e i 40 centesimi per confezione. 

Infine, anche gli accessori, come i filtri o le cartine per sigarette rollate, hanno avuto un incremento minimo, rendendo ogni aspetto del consumo di tabacco più costoso per i consumatori.