IA: Inps, rafforzamento competenze per nuova visione welfare

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Si è svolto ieri a Palazzo Wedekind il corso di formazione “Evoluzione, trend e prospettive del lavoro: dalla ricerca di nuove competenze all’impatto dell’intelligenza artificiale e dei cambiamenti demografici”, organizzato dalla Federazione Nazionale Stampa Italiana in collaborazione con ForMedia. L’incontro ha approfondito i temi dell’evoluzione del mercato del lavoro, la trasformazione della comunicazione istituzionale e l’impatto dell’intelligenza artificiale sulla società e sul welfare.
Hanno preso parte all’evento: Marinella Perrini, responsabile Media relations Inps, Romano Benini, esperto per la Presidenza del Consiglio per l’attuazione del Pnrr e del ministro del Lavoro per le Politiche del Lavoro e la Comunicazione Istituzionale, Vincenzo Caridi, capo dipartimento per le Politiche del Lavoro, Previdenziali, Assicurative e per la Salute e la Sicurezza nei Luoghi di Lavoro del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, Massimiliano D’Angelo, direttore centrale Tecnologia, Informatica e Innovazione Inps, Elena Pasquini, responsabile tecnico- amministrativa dell’Ufficio Stampa del ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e Diego De Felice, direttore Comunicazione Inps. Collegati da remoto anche Natale Forlani, presidente Inapp e Massimo Temussi, Direzione Generale delle Politiche attive del lavoro. Ha moderato l’incontro Tommaso Polidoro, consigliere nazionale della Federazione Nazionale Stampa Italiana (Fnsi). “Questo corso rappresenta un’opportunità unica per analizzare i cambiamenti temporali, i trend di lungo periodo e gli strumenti previsti per il 2025”, ha sottolineato Marinella Perrini. E ha proseguito: “Consente inoltre di rafforzare il dialogo tra istituzioni come il ministero del Lavoro e l’Inps, con l’obiettivo comune di costruire consapevolezza pubblica. L’esperienza del SIISL, con oltre 5.700 menzioni su radio e TV e circa 5.000 articoli di stampa in un anno, dimostra l’importanza della comunicazione interistituzionale, che tuttavia può fare di più integrando un dialogo costruttivo con gli operatori dell’informazione». Per Vincenzo Caridi, “l’intelligenza artificiale è una vera rivoluzione industriale. Non possiamo parlare del futuro del lavoro senza considerare il suo impatto – ha osservato – stiamo lavorando per dotare il mercato di strumenti come l’Osservatorio sull’Intelligenza Artificiale e il Fascicolo Sociale Lavorativo, che permetteranno di ottimizzare l’incrocio di domanda e offerta, rafforzare percorsi formativi e valorizzare il capitale umano lungo l’intera carriera professionale».
Ha aggiunto Benini: «La domanda di competenze nel mercato del lavoro italiano è in forte crescita, in particolare per i giovani. Circa il 27% delle richieste riguarda laureati e il 30% profili post-diploma ITS Academy. Tuttavia, serve un ulteriore rafforzamento delle competenze, poiché la produttività e la competitività delle imprese dipendono dalla qualità delle risorse umane disponibili. È necessario sostenere non solo la quantità, ma anche la qualità del lavoro». Da parte sua, Massimiliano D’Angelo ha spiegato che: «l’intelligenza artificiale non è solo innovazione tecnologica, ma uno strumento fondamentale per migliorare la qualità dei servizi, liberare risorse umane da attività ripetitive e indirizzarle verso operazioni ad alto valore aggiunto. Attraverso sistemi standardizzati e piattaforme come il SIISL, possiamo migliorare il matching tra domanda e offerta e supportare percorsi di reskilling per i lavoratori”. Elena Pasquini, infine, ha ribadito l’importanza della comunicazione istituzionale “in un contesto complesso come quello attuale, la comunicazione deve semplificare senza perdere profondità. Messaggi chiari e integrati, attraverso canali analogici e digitali, sono fondamentali per ridurre la distanza tra cittadini e istituzioni, promuovendo un dialogo bidirezionale”.
A Diego De Felice sono state affidate le conclusioni: “Gli scenari economici e sociali stanno trasformando il ruolo dello Stato e quindi della Pubblica amministrazione. Questo cambiamento richiede anche una comunicazione istituzionale più proattiva, capace di ascoltare e rispondere alle esigenze dei cittadini, garantendo chiarezza e coesione sociale”. (AGI)
GAV





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