vi porto dove lo skipass costa meno

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“Piste da sci vietate a maranza e comunisti”: sui social il dibattito più acceso di questo inverno è sicuramente quello che ruota attorno alla settimana bianca, diventata ormai una vacanza per ricchi. C’è chi pubblica video sugli sci vantandosi del proprio status sociale, chi sostiene che il prezzo dello skipass “fa selezione naturale” come si vede dai post degli utenti.

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Dopo tanti preventivi da brividi, ho sperimentato una vacanza sulla neve all’estero, in una delle tante località europee che offrono prezzi più convenienti rispetto alle Dolomiti. Dovrò rinunciare al bellissimo panorama del Plateau Rosa di Cervinia e agli indimenticabili tramonti sulle Tre Cime di Lavaredo, ma negli ultimi anni i prezzi in Italia sono lievitati così tanto da arrivare a 5mila euro per una settimana bianca.

Skipass più cari di una giornata di lavoro

In Italia lo skipass giornaliero mi costa più di un’intera giornata di lavoro. Davvero tanto se poi devo aggiungerci il conto dell’alloggio, del noleggio sci e scarponi e quello di una fetta di strudel da mangiare in baita. Per mete gettonate come Madonna di Campiglio i preventivi si aggirano sui 5mila euro a famiglia, scendendo di un migliaio di euro per comprensori più piccoli. Come Cimone ad esempio, dove lo skipass feriale costa solo 37 euro per gli adulti e 33 per i bambini, ma poi a gonfiare il totale ci pensano tutte le altre voci.

Alla settimana bianca però non rinuncio e così per la prima volta cerco qualche offerta all’estero. Se tanti italiani vanno nei paesi dell’Europa dell’est per risparmiare sulle cure odontoiatriche, sui trapianti di capelli e sui ritocchini estetici magari lì anche la vacanza sulla neve costa meno. Cercando su internet trovo la prima buona notizia: rispetto ai 79 euro di Madonna di Campiglio e agli 83 euro del Dolomiti Superski – il maggiore comprensorio sciistico d’Italia – in Transilvania, a casa di Dracula, lo skipass costa solo 32 euro al giorno. Sto parlando di Straja, località che vanta 13 impianti di risalita per 26 chilometri di piste.

Per una famiglia di quattro persone gli alberghi vicini agli impianti di risalita nella prima settimana di febbraio costano meno di 1.000 euro, il noleggio sci solo 300 euro. Ma potrebbe essere il viaggio la voce più salata? A sorpresa scopro che tra volo e treno ci vogliono all’incirca 400 euro per tutti e quattro. A scoraggiarmi sono le 12 ore di viaggio, anche se poi per la vacanza avrei speso in totale non più di 3mila euro (pasti inclusi). Così mi metto alla ricerca di una meta più ‘comoda’.

In Italia skipass anche da 15 euro ma…

Mi interessano comprensori sciistici con più di 45 chilometri di piste e così scopro che in Montenegro a Kolasin lo skipass costa solo 25 euro al giorno. In Bulgaria invece a Vitosha, siamo sui 28 euro mentre a Bansko, comprensorio molto più grande che ricorda Bormio, si spendono 56 euro. In quelli un po’ più piccoli si arriva addirittura a 15 euro, come nel caso di Sarıkamis in Turchia, nell’Anatolia orientale.

Piazzatorre -Post su X di ilmondosecondoluisa-2

Un po’ come a Piazzatorre in provincia di Bergamo, dove si spendono 28 euro nel weekend e 15 euro nei giorni feriali (nella foto sotto i prezzi degli skipass a Piazzatorre pubblicizzati sui social da un’utente della fazione ‘sciare con pochi soldi si può’). Ma allora perché non andare lì? Perché ci sono solo 15 chilometri di piste: una nera, una rossa e una azzurra, non proprio il massimo per chi scia da tanti anni.

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Per la mia settimana bianca all’estero scelgo Borovets in Bulgaria, località vicinissima alla Capitale con 58 chilometri di piste e 13 impianti di risalita. Tra volo e autobus si raggiunge da Roma con meno di 7 ore di viaggio, quattro in meno rispetto al pullman per Madonna di Campiglio.

Qui l’abbonamento agli impianti di risalita costa 51 euro e si scia anche di notte. Ma quanto spenderò per un’intera settimana bianca? Facciamo i conti.

Quanto costa una settimana bianca in Bulgaria

Volo Roma-Sofia andata e ritorno per tutti, più 30 euro a testa di biglietto per l’autobus fanno circa 400 euro solo per il viaggio. Per l’alloggio a pochi passi dalle piste si parte da 1.075 euro a settimana, 1.600 in mezza pensione (nella foto sotto le migliori offerte per i voli Roma – Sofia e per gli hotel in mezza pensione). Lo ski pack che comprende skipass per 6 giorni e noleggio attrezzatura per tutti costa attorno ai 1.000 euro. In totale siamo sui 3.000 euro, quasi la metà rispetto a una vacanza sulla neve in Italia.

Prezzi volo Roma Sofia e albergo a Borovets - Skyscanner e Booking

Ci sono addirittura tour operator italiani specializzati nei viaggi sulla neve in Bulgaria (nella foto sotto un’offerta di un tour operator italiano). “Siamo sul mercato da 13 anni e 2 anni fa abbiamo lanciato la Bulgaria per le vacanze sulla neve. Un evento novità che ha dato una buona risposta e così quest’anno abbiamo aggiunto altre date”, dice a Today.it Nicolò Gaudio, direttore tecnico del tour operator Viaggi Eventi. “Proponiamo la Bulgaria non tanto per la questione legata alle tariffe ma per la logistica. Siamo a Bari e per andare a sciare sulle Dolomiti ci vogliono almeno 12 ore di viaggio mentre per raggiungere Bansko o Borovets al massimo 6 ore”. Loro hanno una clientela iper targettizzata su coppie e singole tra i 25 e i 45 anni, clienti che scelgono la Bulgaria anche per il divertimento. “Ci sono centri molto più grandi rispetto a quelli che si trovano sulle Dolomiti e così anche chi non scia ha un’ampia scelta di ristoranti, locali e spa in cui passare le giornate. L’entrata in discoteca costa 10 euro, una birra 5 contro i 10 euro che si pagano sulle piste italiane”. 

Non solo Romania e Bulgaria, a buon mercato ci sono anche Janské Lázne in Repubblica Ceca, Gudauri in Georgia, Kopaonik in Serbia. E poi Kranjska Gora, Maribor e Vogel in Slovenia, Szymoskowa in Polonia. Mentre in Andorra, piccolo principato indipendente situato sui Pirenei tra Francia e Spagna (esente da tasse) c’è Pal-Arinsal. La scelta per risparmiare è piuttosto ampia.

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Settimana bianca in Bulgaria - Facebook

Ma se nel nostro Paese lo skipass giornaliero costa in media il doppio di quello in Bulgaria, Romania, Montenegro e Turchia, a sua volta risulta essere tre volte meno caro di un abbonamento giornaliero negli Stati Uniti. Sciare un’intera giornata a Park City, nello Utah, costa 289 dollari, poco meno di 280 euro. Cifra che per noi europei è pazzesca considerando lo stipendio medio giornaliero, ma che per alcuni non lo è affatto. Reto Gurtner, presidente degli impianti di risalita di Laax in Svizzera, è convinto che sciare costa ancora troppo poco e che tra 10 anni il prezzo degli abbonamenti agli impianti di risalita nella sua località oscilleranno tra i 200 e i 300 franchi svizzeri, ovvero tra 212 e 317 euro. Meglio guardare ad Est quindi.

Certo in Bulgaria per rilassarmi dopo una giornata di sci non troverò le spettacolari terme all’aperto scavate nella roccia di Bormio, ma solo un moderno complesso di piscine termali naturali ai piedi del Monte Rila. Per consolarmi però potrò permettermi non una, ma ben due fette di una torta tradizionale bulgara accompagnate da una bella brocchetta di Rakija, bevanda tradizionale a base di uva, sognando però del vino italiano e una golosissima fetta di strudel trentino.



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